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Mare Monstrum, Ischia nella “Top 5” dell’abusivismo edilizio

I numeri sono impietosi. E, soprattutto, incontestabili. Nell’edizione 2016 di Mare Monstrum, il dossier Legambiente sui reati ambientali commessi in mare o nelle sue prossimità, Ischia figura tristemente nella top 5 dell’abusivismo edilizio sottraendo il poco lusinghiero piazzamento ad Alimuri. Legambiente definisce l’abusivismo edilizio ad Ischia «caso esemplare di sfregio alle coste del nostro paese», rimarcando ancora una volta quanto sia stato barbarizzato il territorio dell’isola a partire dalla metà degli anni ’90.

Se pensate che il giudizio sia eccessivamente negativo o di parte, fermatevi un attimo: la classifica di Legambiente, infatti, è stilata elaborando i dati forniti dalle Capitanerie di Porto e dalle forze dell’ordine.

La situazione riscontrata sull’isola, d’altronde, è lo specchio fedele della Campania, che si conferma maglia nera in Italia per gli ecoreati commessi sul mare. Sono 3.110 gli ecoreati accertati, cioè 6,6 reati per ogni chilometri di costa, abbastanza da vincere per distacco rispetto alle altre regioni e mettere insieme il 16,8% del totale nazionale, con 3.077 persone denunciate e 951 sequestri effettuati.

In materia di cemento selvaggio, poi la nostra Regione è pressoché irraggiungibile, con quasi il 20% dei reati accertati in Italia e con l’isola d’Ischia ad essere eretta ad esempio di quanto la costa ed il maree siano stati devastata dal cemento.

E la qualità del mare? Beh, se fino all’anno scorso la Campania era terza, preceduta da Calabria e Sicilia, quest’anno è “finalmente” prima con 794 infrazioni accertate, il 17,5% del totale nazionale, 850 tra persone denunciate e arresti, 299 sequestri.

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