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Impennata di positivi, caos per tamponi e vaccini: l’isola in tilt

Il covid “esplode” con tutte le conseguenze del caso: attualmente si contano 600 positivi soltanto tra Ischia e Forio, e il bilancio al prossimo report rischia di essere davvero pesante. Intanto però il sistema va in tilt: alle 7.30 di ieri mattina erano già terminati i numeri per la somministrazione delle dosi

Se non siamo all’anarchia, signori di certo ci troviamo fuori la porta d’ingresso della stessa. L’isola d’Ischia sta vivendo davvero giornate infernali, a tratti surreali, a causa del covid con l’ASL Napoli 2 Nord che non riesce a gestire più una situazione che forse oggettivamente (se proprio vogliamo trovare un’attenuante) ingestibile comincia ad esserlo per davvero. Tutta colpa della variante omicron e della conseguente impennata dei contagi che come per incanto ha profondamente mutato lo scenario facendo scattare un allarme anche dalle nostre parti. Il report settimanale dell’Associazione Ingegneri, esaurite le festività natalizie, dovrebbe “uscire” venerdì ma andando a guardare alcuni dati parziali emergono già numeri spaventosi. E’ il caso del solo Comune di Ischia dove dal 27 dicembre al 2 gennaio si sono registrati addirittura 202 nuovi positivi al coronavirus. 81 di questi, peraltro, si sono contati proprio nella giornata di San Silvestro e parliamo di numeri mai nemmeno lontanamente sfiorati in quattro ondate di pandemia. E se a Ischia gli attuali positivi (attuali al 2 gennaio, ovviamente) sono 268, non è che a Forio le cose vadano meglio visto che il conteggio parziale ne conta 266. Insomma, due Comuni hanno già abbondantemente superato la soglia dei 438 registrati al termine del bollettino varato giovedì scorso. Siamo praticamente a 600 con quattro Comuni non ancora conteggiati: non ci vuole molto a capire che l’aria che tira è di quelle pessime, funeste.

Traffico ingestibile al casello tampone, e intanto scoppia il caso dei guariti: i dati non vengono caricati in piattaforma e così in tanti restano senza super green pass

Una situazione, questa, che peraltro viene testimoniata dalla coda incredibile di auto che anche nella giornata di ieri si è riversata presso il casello tampone ubicato di fronte all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, con i vigili urbani che hanno fatto il possibile per gestire un traffico anche quello ad onor del vero davvero incontenibile. E da fonti interne iniziano ad arrivare voci di penuria di tamponi, con le scorte che starebbero per esaurirsi e questo renderebbe il quadro ancor più a tinte fosche. Inutile parlare di quello che succede all’esterno di farmacie e centri privati, basta fare quattro passi a piedi o un giro in auto per rendersene conto. E ovviamente adesso l’allarme rosso è scattato anche presso l’hub vaccinale di Fondobosso: non appena si è parlato di un provvedimento di istituzione dell’obbligo del super green pass anche per lavorare, immediatamente una folla di isolani si è “convertita” al vaccino e le code sono esponenzialmente aumentate. Al punto tale che ieri mattina alle 7.30 i numeri a disposizione per vaccinarsi erano già andati esauriti. Con una serie di materiale sanitario e di cancelleria (garze, ovatta e finanche carta per la stampante) andato esaurito.

Il problema fondamentale è quello legato alla carenza di personale dinanzi a un’emergenza che adesso inizia ad interessare non più poche centinaia di persone. La coperta è corta, inutile girarci intorno: i medici dell’USCA che fanno i tamponi sono gli stessi che somministrano e vaccini e che avrebbero anche il compito di caricare in piattaforma gli attestati di fine isolamento per chi è guarito dal covid. Un adempimento, questo, indispensabile per riuscire ad ottenere il super green pass. Il problema è che le cose da fare sono tante, le risorse umane poche e così il sistema va in tilt e molte persone restano prigioniere tra le mura domestiche o impossibilitare a svolgere diverse mansioni anche della normale vita quotidiana per avendone pienamente il diritto. In questo quadro della disperazione, l’unica nota positiva arriva dall’ospedale Rizzoli, dove il numero dei ricoverati non registra un preoccupante aumento. Se, come recita l’antico adagio, chi si accontenta gode, allora prendiamola per una notizia rassicurante. Almeno questa.

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Rossy

L’isola sta andando in tilt, c’è caos per i vaccini. Ma quello che dico io non ci si potrebbe organizzare bene in modo che non si creerebbero file lunghe e confusione? Con la prima e seconda dose gli ischitani hanno ricevuto la chiamata. Ora con la terza perché non si fa la stessa cosa? Quanti ne siamo sull’isola, penso che siamo stati tutti registrati per quanto riguarda il vaccino. Quindi per non creare confusione che ogni cittadino va quando gli pare perché non usiamo la chiamata?

Beta

Infatti… In costiera amalfitana sta già funzionando così: la prenotazione sul portale soresa è obbligatoria solo per le prime dosi, per le seconde e terze si viene convocati in automatico.
Il caos si sta verificando invece per i tamponi!
Per la serie: Elementare caro Watson…

Rossy

Il titolo dell’articolo è:” Caos per tamponi e vaccini”.E’ Sempre ELEMENTARE caro Watson?

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