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«Il Mattei pronto ad accogliere le scuole medie dell’Ibsen»

Si intravede finalmente un passo avanti nella risoluzione del complesso scacchiere scolastico isolano. Ieri mattina presso l’edificio del liceo Scientifico di Lacco Ameno, che ospita attualmente gli studenti dell’Istituto Enrico Mattei, si è tenuto un consiglio d’istituto in seduta straordinaria. Il Preside Antonio Siciliano, in compagnia dei sindaci di Lacco Ameno e di Casamicciola e degli esponenti della Città Metropolitana, il consigliere Domenico Marrazzo e l’ingegner Pasquale Gaudino, ha illustrato la soluzione che potrebbe riaprire in tempi tutto sommato brevi le porte dell’edificio scolastico intitolato al fondatore dell’Eni. Un risultato che innescherebbe un effetto tale da alleviare in maniera significativa i disagi vissuti dalla popolazione scolastica isolana sin dall’inizio delle lezioni. Con l’aiuto dell’ex Provincia, infatti, tra pochi giorni dovrebbero riprendere i lavori di messa in sicurezza dell’edificio, grazie all’impiego dei fondi Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) e con l’apporto della stessa ditta che stava già operando presso la struttura prima del sisma. In tal modo i lavori potrebbero essere conclusi per il periodo natalizio, in maniera tale da poter riprendere le lezioni già a gennaio.

Il preside Siciliano ha aperto l’incontro lodando la maturità degli studenti del Mattei, che lunedì scorso avevano dapprima proclamato lo stato di agitazione e poi l’autogestione nel plesso di Lacco Ameno. Il dirigente ha poi ripercorso sinteticamente gli avvenimenti da quel drammatico 21 agosto: i lavori di spicconamento diretti a rilevare l’effettiva gravità del danno prodotto dalla scossa sismica, e le successive perizie fino all’ordinanza di sgombero. «Tutte le istituzioni si sono attivate, dai sindaci alla Città Metropolitana, fino all’entrata in scena del Ministero dell’Istruzione come soggetto attuatore», ha dichiarato il preside prima di annunciare la svolta tanto attesa, la cui illustrazione è toccata all’avvocato Domenico Marrazzo, consigliere della Città Metropolitana con delega all’edilizia scolastica: «Porto i saluti del sindaco De Magistris – ha dichiarato Marrazzo – che ha sempre seguito con attenzione l’evolversi della situazione. Non è assolutamente mia intenzione cercare la polemica con altre istituzioni, anzi, rivolgo la mia ammirazione ai ragazzi del Mattei, che si stanno dimostrando eroici nel sopportare i molteplici disagi. Presso il vostro istituto vi erano già alcuni lavori in corso, per i quali chiedemmo una variante in corso d’opera, che di fatto ci è stata accordata. Il formale nullaosta dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, in modo da iniziare i lavori ai primi di dicembre, e restituirvi la scuola dopo la pausa festiva».

L’annuncio di Marrazzo è stato prevedibilmente accolto con favore dall’affollato uditorio, mentre il preside ha ripreso la parola per chiedere ai propri studenti di concludere l’esperienza d’autogestione e riprendere la frequenza, ma anche per lanciare una proposta diretta a favorire il ritorno su suolo casamicciolese: «Da lunedì chiedo da parte vostra un impegno per la ripresa delle lezioni. Inoltre, visto il momento di difficoltà dell’Istituto Ibsen, noi siamo pronti ad accogliere le dodici classi delle scuole medie, mettendo a disposizione almeno sei aule. Riusciremo comunque a ospitare i nostri “vicini”. Come ha sempre detto il sindaco Castagna, l’edificio del Mattei non appartiene a nessun altro se non alla Repubblica Italiana, quindi a tutti. È un impegno che prendo con i genitori degli studenti dell’Ibsen». Un applauso dei presenti ha salutato l’offerta del preside, che consentirebbe di sbloccare in maniera decisiva il rebus-scuola.

Paolo Tarallo, rappresentante d’istituto, ha raccolto l’invito del preside: «Noi studenti del Mattei non ci tireremo indietro,  e siamo orgogliosi di accogliere i nostri amici delle scuole medie. In questa breve esperienza di protesta organizzata abbiamo dimostrato la nostra maturità, mettendo in piedi iniziative volte a rendere produttiva la autogestione».

Anche il sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna, è intervenuto: «Sono felice per questo esito. Se il consigliere Marrazzo ha annunciato tali scadenze per la ripresa dei lavori, c’è da fidarsi. Viviamo certamente un momento difficile», ha dichiarato il primo cittadino, «ma proprio perché le scuole appartengono a tutti, nessuno può prendere decisioni in modo autonomo producendo ripercussioni negative su altri cittadini», ha proseguito Castagna, riferendosi al famigerato verbale del 21 novembre con cui le scuole di Ischia hanno deciso di mettere fine ai doppi turni riservando quelli pomeridiani solo agli studenti casamicciolesi a partire dal 22 gennaio. «Sentiamo parlare sempre più di un eventuale Comune unico: ecco, proviamo dunque per ora almeno a superare i campanilismi locali e a comprendere che il problema riguarda tutti. Mi complimento con i ragazzi del Mattei, per i quali l’autogestione che sta per andare in archivio sarà da ricordare come un’esperienza positiva in più».

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Il dirigente scolastico ha anche ringraziato il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale per l’ospitalità presso l’edificio del liceo Scientifico, e proprio il primo cittadino del Comune del Fungo ha contribuito a far intravedere un ulteriore alleviamento delle difficoltà e dei disagi vissuti dalle scuole isolane: «La risoluzione del problema del Mattei – ha dichiarato Pascale  –  è un passo che attenua il disagio di altri istituti. La scuola è il futuro della società, io l’ho sempre posta in cima alle priorità. La liberazione dell’edificio del liceo Scientifico permetterà di aiutare altre scuole di Casamicciola, come le elementari. Anche io ribadisco che quel documento del 21 novembre è assolutamente da ignorare. Noi abbiamo siglato un patto con lo Stato, la Città Metropolitana, la Regione, e nessuno può riunirsi come una sorta di setta segreta ed emettere simili comunicati, che non hanno valore. A tutti dovrebbe essere chiaro che i sacrifici condivisi diventano meno duri e più sopportabili, per tutti».

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Tra i genitori presenti, Gennaro Savio ha segnalato la circostanza secondo cui il verbale che decretava la fine della turnazione alternata nei plessi ischitani è già stato confermato dal Primo circolo didattico, acquistando quindi una sorta di ufficialità. Savio ha anche invitato la Città Metropolitana ad impegnarsi sul tema della manutenzione ordinaria della totalità dei plessi scolastici isolani, che in diversi casi versano in condizioni al limite della fatiscenza. Inoltre, a un’insegnante che si chiedeva perché la soluzione portata dalla Provincia non fosse stata applicata prima, evitando così disagi e rischi per la perdita delle professionalità necessarie alla didattica, il consigliere  Domenico Marrazzo ha spiegato che in simili casi di emergenza la legge impone dapprima la nomina di un Commissario, cosa che non poteva essere elusa. Solo in un secondo momento, ha spiegato Marrazzo, «ci siamo mossi su una strada alternativa, quella dei fondi Cipe, per dotarci di una seconda possibilità e provvedere con l’adeguata celerità». Giacomo Pascale ha concluso la seduta del consiglio, auspicando per il futuro maggiore comunicazione reciproca tra i Comuni isolani e la Città Metropolitana. Adesso non resta che aspettare per capire se queste confortanti prospettive troveranno concreta attuazione nelle prossime settimane. Sul fronte lacchese, a breve si annuncia un ulteriore passo avanti: giovedì prossimo sarà riaperta la scuola materna,  requisita a settembre dal sindaco per ospitare tutti i bambini del Comune in età d’asilo.

Francesco Ferrandino

Foto di Franco Trani

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