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Maxi rissa a Forio, si stringe il cerchio

ISCHIA

. Continuano le indagini da parte degli uomini del Commissariato di Ischia, agli ordini del vicequestore Alberto Mannelli. Nella maxi rissa scoppiata nella notte tra il 5 e il 6 luglio a Forio risultato coinvolte circa venti persone.  Di queste, oltre la metà sarebbero state individuate dalla Polizia. A quanto si è appreso, un paio di persone sarebbero state denunciate per tentato omicidio oltre che per favoreggiamento personale, confermando così le indiscrezioni che erano filtrate nelle primissime ore. I restanti invece risponderebbero del reato di rissa. Grazie alle investigazioni a largo raggio, già nella mattinata di sabato gli uomini della Polizia sono riusciti nell’improba opera di identificazione, acquisendo i filmati di diverse videocamere di sorveglianza poste nella zona incriminata. Per chiudere definitivamente il cerchio intorno ai responsabili, gli uomini del vicequestore Mannelli sono in attesa di un cenno da parte della Procura della Repubblica: una cautela che si spiega con la necessità di mettere a punto ogni particolare dell’indagine senza trascurare alcun aspetto, e riuscire così a inchiodare gli autori di una rissa che in quella folle notte aveva assunto dimensioni esagerate, da vero e proprio far west. Un inferno scoppiato proprio nel cuore della movida foriana, che il giovedì sera attira gran parte dei giovani da ogni parte dell’isola. Come si ricorderà,  erano da poco trascorse le tre di notte, e all’interno del disco pub Lucignolo si stava consumando una serata dance all’insegna della musica latino-americana. E che vedeva la presenza, come da prassi consolidata, di diversi giovani di nazionalità dominicana. A quell’ora nel locale entrò  anche un gruppo numeroso di giovani isolani. Pochi attimi dopo si è scatenato il parapiglia: all’inizio si era pensato al classico detonatore di tante, troppe situazioni analoghe, cioè allo sguardo di qualcuno posatosi su una ragazza che avrebbe innescato l’inconsulta reazione di un gruppetto di persone. Poi tra le ipotesi si è fatta strada anche quella della deliberata “spedizione” per eseguire una sorta di “regolamento di conti” con una persona che si trovava nel locale. Sia come sia, la rissa che ne è conseguita ha incendiato non solo il locale ma anche la strada antistante fino alla zona del porto: calci, pugni, ma anche coltellate e pezzi di bottiglia usati come ulteriore arma. Alla fine il bilancio di quello che è sembrato un episodio di guerriglia urbana è stato comunque pesante: i feriti più seri, com’è noto, sono due diciannovenni, un ischitano pregiudicato che ha subito l’amputazione della falange del mignolo della mano destra, e un dominicano ferito da alcune coltellate che hanno provocato una lesione al polmone. Altri due ragazzi rimasero invece feriti in maniera lieve.

 

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