Mazzate dance
Notte di violenza a Procida dove all’interno di un locale notturno si scatena una violenta rissa: arrestato il 30enne Vincenzo Almini, nove i giovani tra i 17 e i 30 anni denunciati all’autorità giudiziaria dopo essere stati identificati dai carabinieri della locale Stazione al termine di un’indagine chiusa a tempo di record

Una notte di festa si è trasformata in un incubo tra musica interrotta e panico diffuso. Erano circa le 4 del mattino di domenica 4 maggio quando, all’interno di un locale noto di via Roma, a Procida, una violenta rissa ha scosso la tranquilla atmosfera isolana. Il Procida Hall, che in quelle ore ospitava l’ultima parte di una serata danzante legata al Mak P 100 di due classi quinte dell’istituto superiore “Caracciolo” – evento battezzato “Inside Out”, in omaggio al film d’animazione – si è trasformato in teatro di scontri e disordini. Quella che doveva essere una celebrazione spensierata verso l’esame di maturità si è insomma conclusa nel peggiore dei modi. Quando i Carabinieri della Stazione di Procida, guidati dal capitano Tiziano Laganà e coordinati dal luogotenente Antonio Di Francia, sono intervenuti, la situazione era già degenerata, con momenti di forte tensione tra i presenti, in gran parte giovani. Tra il disordine e il fuggi fuggi generale, i militari hanno bloccato e arrestato un trentenne, Vincenzo Almimi, accusato di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, danneggiamento e rifiuto di fornire le proprie generalità. Secondo quanto ricostruito successivamente, Almimi, presumibilmente sotto l’effetto di alcol o altre sostanze, avrebbe aggredito alcuni partecipanti alla festa, provocando una reazione violenta che ha coinvolto anche altri presenti. Un’escalation improvvisa e brutale che ha rovinato la serata e richiesto un immediato intervento delle forze dell’ordine. Secondo quanto si è appreso, inoltre, l’uomo si sarebbe vantato di essere un lottatore di MMA (arti marziali miste) e questo avrebbe ancor più esacerbato gli animi con tutto quello che ne è conseguito.
Trasferito nel carcere napoletano di Poggioreale (sarà sottoposto a udienza di convalida alla presenza del suo difensore di fiducia forse già nella giornata odierna), l’arrestato è solo uno dei protagonisti dell’episodio. Le indagini avviate subito dopo dai Carabinieri hanno infatti permesso, nel giro di pochissime ore, di identificare ulteriori nove persone coinvolte nella colluttazione a dimostrazione di quanto la stessa sia stata violenta e “partecipata”. Grazie all’uso delle telecamere di videosorveglianza del locale e alle testimonianze raccolte tra i presenti, è stato possibile ricostruire la dinamica dei fatti e dare un volto a ciascun partecipante alla rissa. Si tratta di giovani tra i 17 e i 30 anni, tutti residenti del posto, fatta eccezione per alcuni che vivono fuori Procida. Per loro, oltre alla denuncia per rissa aggravata, è scattata la proposta di foglio di via obbligatorio che li allontanerà dall’isola per un periodo determinato. Per tutti i dieci soggetti coinvolti – Almimi incluso – è in corso la procedura di emissione del DACUR, il provvedimento che vieta l’accesso a locali notturni e luoghi di spettacolo, particolarmente utile nei casi in cui si verificano episodi di violenza legati alla movida. Una misura preventiva che punta a tutelare i frequentatori abituali degli spazi pubblici dedicati all’intrattenimento. La proposta sarà valutata dalle autorità competenti nelle prossime settimane.
L’accaduto ha inevitabilmente acceso un faro sul problema della violenza tra giovani, fenomeno che, purtroppo, non risparmia nemmeno le realtà più piccole e tranquille come quella procidana. A maggior ragione in una stagione ancora lontana dai flussi turistici più intensi, episodi come quello di domenica destano particolare allarme tra la popolazione. Le forze dell’ordine, da parte loro, ribadiscono la volontà di mantenere costante la sorveglianza dei luoghi della movida, non solo nei fine settimana ma anche nei giorni feriali, laddove si verifichino eventi che possano attrarre un alto numero di partecipanti. Ancora una volta, l’efficienza e la prontezza d’azione dei Carabinieri hanno permesso di riportare la calma in tempi rapidi e di assicurare alla giustizia i responsabili del disordine. Un risultato ottenuto grazie alla sinergia tra tecnologia – fondamentale il supporto delle videocamere – e il lavoro sul campo svolto dagli uomini dell’Arma. Il monitoraggio del territorio continuerà con la massima attenzione, anche in vista dell’avvicinarsi della stagione estiva, quando l’isola tornerà a popolarsi di visitatori e giovani in cerca di svago. L’obiettivo dichiarato è quello di garantire un clima sereno e sicuro, dove ogni momento di festa possa rimanere tale. A differenza di quanto, purtroppo, è accaduto in quella serata che doveva rappresentare solo un simbolico passo verso la maturità scolastica e che invece resterà impressa nella memoria per tutt’altre ragioni.