INGV e subsidenza, ecco i risultati dell’isola

Nel mentre la crisi bradisismica in atto nei Campi Flegrei sta diventando l’ultimo stress test per amministratori, protezione civile e centri di competenza, in tema di emergenze e rischi, l’Osservatorio Vesuviano ha pubblicato i bollettini mensili di settembre 2023 per Vesuvio, Campi Flegrei e Ischia. Un bollettino canonico che traccia il quadro delle attività monitorate dai principali centri d’indagine dell’Istituto nazionale che su Ischia ha molteplici stazioni e programmi in atto. In particolare, per Ischia, la prima, solo in ordine di tempo in questo ultimo periodo, ad essere flagellata dalle sciagure. Come spiegano gli esperti dell’Istituto “nel corso del mese di settembre 2023 non si osservano particolari dinamiche all’Isola d’Ischia. Non sono stati registrati terremoti. Dal punto di vista deformativo, l’isola è caratterizzata da una generale subsidenza, più evidente nel settore centro-meridionale, con una velocità media alla stazione GNSS di Serrara Fontana di circa -7 mm/anno – infine spiega INGV- Le misure termografiche non evidenziano significative variazioni di temperatura massima e modifiche nella distribuzione areale del campo fumarolico nei punti misurati”.

Nei giorni scorsi gli esperti dell’istituto hanno effettuato alcune ispezioni sull’isola, in particolare nella zona di Crateca e via Dei Carri tra Casamicciola Terme è Lacco Ameno, la zona di Montecito dove notoriamente vi è un sito fumarolico tra i più studiati, specie nell’ultimo periodo. Una presenza ormai costante sul territorio isolano, in attesa di possibili sviluppi.La scienza studia mentre il malato muore.L’isola resta dunque, anch’essa, osservato speciale numero uno. Al centro di studi e meeting. E dopo tutto quel che è capitato e sta capitando, non potrebbe essere altrimenti.