CULTURA & SOCIETA'

Mennella”, inaugurata la mostra “Binario 21-Viaggio nella Memoria”

Saranno gli studenti a spiegare il significato dei 38 pannelli che ripercorrono la storia di alcune delle 605 persone tragicamente deportate al campo di sterminio Auschwitz- Birkenau

E’ stata Inaugurata ieri mattina la mostra sulla Shoah “Binario 21—Viaggio nella Memoria”, concessa dall’Associazione Figli della Shoah Italiana, ed allestita presso l’Auditorium della sede del Cristofaro Mennella in Via Michele Mazzella.

La Mostra è un viaggio nella memoria che ripercorre la storia di alcune delle 605 persone tragicamente deportate il 30 Gennaio 1944 al campo di sterminio Auschwitz- Birkenau da un binario fantasma il cosiddetto Binario 21 nascosto sotto la Stazione Centrale di Milano. Nei prossimi giorni saranno gli alunni del Cristofaro Mennella a guidare i visitatori attraverso 38 pannelli facendoli immergere nel disperato racconto di chi è riuscito a tornare. Sarà possibile visitarla dal fino al prossimo 4 febbraio, la visita durerà un’ora ed è divisa in due parti: la prima parte ripercorre le fasi della discriminazione razziale e della persecuzione degli ebrei in Italia; la seconda è formata dalle toccanti testimonianze di alcuni deportati. Ad aprire la mattinata le parole della Dirigente Giuseppina Di Guida che ha ricordato il ruolo fondamentale della scuola nell’educazione al ricordo.

Lo scopo è quello di promuovere una profonda sensibilizzazione dei ragazzi sulla tematica della Shoah e dell’antisemitismo e di educare al rispetto delle differenze contro ogni forma di violenza e discriminazione. Il prossimo 5 febbraio la scuola ospiterà Tullio Foà, testimone diretto della comunità ebraica di Napoli. Dopo la toccante intervista rilasciata per il docu film «Figli del destino» andato in onda su Rai Uno, Tullio Foà sarà a Ischia per raccontare di come riuscì a scampare alla persecuzione con la madre grazie all’aiuto di un commissario di polizia. Nato a Napoli nel 1933, è uno degli esponenti di quanto rimane della comunità ebraica di Napoli e uno degli ultimi testimoni diretti di uno dei periodi più turpi della storia dell’umanità e dello Stato italiano: quello delle leggi razziali.

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