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Mennella, l’appello dei docenti a Mattarella: «Presidente, ci aiuti lei»

Casamicciola. Situazione ancora in bilico per l’istituto Mennella di Casamicciola Terme.  Ad un mese di distanza dall’incontro tenutosi presso la sede di via Lavitrano tra la dirigente scolastica, Giuseppina Di Guida, il corpo docenti e il sindaco del Comune di Ischia, Enzo Ferrandino per discutere  del futuro dell’istituto, si resta ancora in attesa del trasferimento dello stesso presso la sede dell’ex liceo classico di Ischia. Come si ricorderà, infatti, lo scorso mese di aprile, la Città Metropolitana di Napoli aveva indirizzato alla dirigente  scolastica una nota nella quale si sottolineava la volontà dell’amministrazione napoletana di assegnare alla scuola casamicciolese, i locali dove attualmente sono ubicati gli uffici del tribunale di Ischia. L’ Assegnazione tuttavia, come più volte esplicitato,  sarebbe stata subordinata al trasferimento dello stesso Tribunale alla Pretura dove in questi mesi sono stati avviati lavori di messa in sicurezza. Lavori che, allo stato d’arte, sarebbero stati finalmente  ultimati, ma nonostante ciò, nulla ancora sembra muoversi per consentire il  trasferimento degli uffici giudiziari nell’edificio in questione, né tanto meno per il trasferimento del Mennella presso la sede dell’ex liceo. Arrivati a questo punto la dirigente scolastica e  il personale sono quindi sempre più agguerriti, ma soprattutto stanchi di attendere  fatti concrete che sembrano non arrivare mai.

Così, nelle scorse ore,  dalla Di Guida sarebbe partita una nota indirizzata al Presidente del Tribunale di Ischia, al fine di conoscere quali saranno le tempistiche e gli adempimenti necessari per trasferire nel più breve tempo possibile gli uffici giudiziari alla Pretura.  Allo stesso presidente del Tribunale, inoltre, sarebbe stato richiesto un incontro per poter discutere proprio di questa situazione. «Attendo fiduciosa- ha dichiarato la dirigente di Guida a tal proposito – di essere ricevuta al più presto perché il diritto all’istruzione è un diritto sancito dalla costituzione italiana e mi aspetto che tutte le istituzioni contribuiscano a garantirlo». Summit o meno con chi di competenza della giustizia isolana, resterebbe comunque ancora poco delineata la risoluzione di alcune criticità all’interno dell’ex sede del Liceo di Ischia. Difatti, anche qualora gli uffici giudiziari si spostassero in breve tempo alla Pretura, per rendere effettivo il trasloco del Mennella nel plesso di via Michele Mazzella, si dovrebbero comunque eseguire anche lavori di ordinaria amministrazione e di più solida messa in sicurezza di un’ala dell’edificio ad oggi inutilizzata anche da tribunale. Insomma, il futuro della scuola casamicciolese, dopo mesi di attese, promesse, e parole,  è ancora a tinte fosche e personale e studenti sono ormai esasperati.  Così esasperati che, nelle scorse ore, proprio il personale docente ed Ata ha deciso di scrivere al presidente  della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo un suo intervento per una maggiore attenzione alla spinosa situazione della scuola in questione, ma soprattutto di fare chiarezza sul futuro dell’istituto e sulle reali intenzioni degli organi di competenza per l’effettivo trasferimento degli uffici scolastici da Casamicciola ad Ischia.

Il contenuto della lettera

«Egregio signor presidente, le scrivo a nome di tutti i docenti di tutti i docenti e personale ATA dell’Istituto Istruzione Superiore “C.Mennella” di Forio di Ischia (NA). Siamo consapevoli di rivolgerci a Lei in un momento molto delicato per l’intero nostro Paese, dove Lei è chiamato a esercitare tutta la sua autorevolezza per assicurare il cammino democratico della nostra Repubblica. Avere Lei come nostro Presidente garantisce il rispetto dei principi democratici e costituzionali su cui poggia la nostra democrazia. Grazie Presidente.
Ci appelliamo a Lei e chiediamo di rivolgere il suo sguardo verso il nostro piccolo problema per la grande attenzione che riserva verso la scuola italiana e i nostri ragazzi. Le parole pronunciate nel suo discorso d’insediamento a camere riunite sono per noi un riferimento: “garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro”.
A quasi un anno dal terremoto del 21 agosto 2017 che ha colpito l’isola di Ischia, il nostro istituto svolge la propria attività didattica attuando doppi turni. Il terremoto purtroppo ha privato il nostro istituto delle sue sedi e l’intera attività scolastica viene svolta in edifici insufficienti ad accogliere l’intera nostra comunità scolastica. Dalle istituzioni locali nei vari livelli, abbiamo ottenuto solo vaghe promesse di una idonea e definitiva sistemazione e con l’anno scolastico che volge ormai alla fine, purtroppo ancora nulla si intravede all’orizzonte. I notevoli sacrifici degli studenti e dei lavoratori della scuola che hanno assicurato il normale svolgimento dell’attività scolastica e non solo, che hanno portato il nostro istituto a essere eccellenza nell’intera regione Campania, sono vanificati da un comportamento di indifferenza delle istituzioni locali conseguenza anche di una loro scarsa comprensione di cosa rappresenta un istituto ( Nautico , Turistico e Professionale) come il nostro in una realtà isolana e più in generale del sud d’Italia. Si vuole negare il futuro a una intera comunità. Non iniziare il prossimo anno scolastico in condizioni di normalità significa la chiusura della scuola. I ragazzi saranno costretti a scegliere altre scuole , fuori dall’isola, e gli stessi docenti e personale ATA chiederanno di essere trasferiti in altra sede. Circa il 60% del corpo docente e del personale ATA è pendolare proveniente dai comuni della provincia di Napoli e dalle altre province campane. Ogni giorno sono costretti a partire prestissimo dalle proprie abitazioni per affrontare un viaggio che prevede anche una traversata del mare della durata di circa un ora , per poi rientrare la sera tardi. Lei comprenderà bene quali ripercussioni avrà sulle famiglie degli studenti e dei lavoratori il perdurare di una simile situazione. Iniziare il nuovo anno scolastico ancora proponendo i doppi turni , farà sì che ci troveremo di fronte a una scuola senza professori e alunni. La chiusura di una scuola nel nostro già maltratto sud rappresenta la sconfitta dello Stato. Ci rendiamo conto delle difficoltà di costruire fabbricati sul territorio di un isola , ma siamo consapevoli che la messa a disposizione di edifici idonei già esistenti non dovrebbe presentare difficoltà , basta la volontà politica delle istituzioni preposte.
Ci affidiamo a Lei Presidente , affinchè un suo intervento possa scuotere le coscienze e finalmente venga alla luce la verità sulla situazione del nostro istituto. Noi chiediamo nient’altro che la verità , noi vogliamo nient’altro che una maggiore dignità per i lavoratori e il diritto allo studio per i giovani».

Sara Mattera

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