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Mensa Scolastica, occorrono risposte chiare e precise

PROCIDA – Nei giorni scorsi è partito il servizio di mensa scolastica “autogestito” dai genitori e l’avv. Mariano Cascone, in qualità di genitore, è intervenuto pubblicamente attraverso i social ponendo in evidenza una serie di criticità. “Le famiglie (lasciate sole a gestire l’emergenza) – scrive l’avv. Cascone – sono state costrette a mettere una pezza al buco creato da altri. Personalmente ho approfondito la questione recuperando documenti ufficiali. Il risultato mi ha lasciato senza parole: la ditta (risultata aggiudicataria dell’appalto già dal 28.12.2017) a norma dell’art. 21 del capitolato aveva 30 giorni di tempo per rendere le cucine operative. Ma vi è di più: il Comune (sempre a norma dell’art. 21) qualora la ditta non avesse ottemperato a tale preciso dovere, poteva (e doveva) eseguire a propria cura e spese gli interventi necessari, addebitandone i costi alla ditta stessa (maggiorati del 10% a titolo di penale!). Di tutto questo – sottolinea l’avv. Cascone – ho chiesto con urgenza conto al Sig. Sindaco (e per conoscenza alla Preside) con una lettera pec del 4 novembre scorso, immaginando che, stante l’imminente avvio del turno pomeridiano e dei disagi che questa situazione arreca a famiglie e alunni, avrei ricevuto solerte risposta. Ad oggi silenzio totale. Pertanto, ritengo opportuno (anche ai fini della comune conoscenza) condividere con la cittadinanza la comunicazione da me inviata (che di seguito pubblichiamo). Forse, in tempi di social, per qualcuno può essere più incalzante un post su fb che una lettera pec. Ne avrei volentieri fatto a meno, ma purtroppo non mi resta altro da fare per sollecitare una risposta spero rapida visto che l’autogestione è già iniziata.

In ogni caso, da papà di due bimbe, in una situazione del genere il silenzio proprio non lo accetto.

Chiedo e pretendo che mi siano date risposte chiare in merito ai precisi quesiti sollevati, perché gli inadempimenti sono così clamorosi ed incredibili che meritano di essere chiariti fino in fondo.

Tutto ciò è profondamente ingiusto per noi genitori ma soprattutto per i bambini, già costretti allo stress dei doppi turni per chissà quanto tempo, ed ora privati per chissà quanto ancora della mensa. Noi genitori – conclude l’avv. Cascone – non ci siamo tirati indietro per tamponare il problema, noi ci siamo sempre. Ma a chi questo problema è da addebitare credo di avere il diritto di saperlo. In modo chiaro e senza infingimenti. Perché la chiarezza è alla base di una sana collaborazione famiglie/istituzioni. Mi aspetto risposte”.

“Il sottoscritto Avv. Mariano Cascone, nella qualità di genitore delle alunne Miranda e Vivara Cascone, in merito alle ultime notizie e comunicazioni pervenute relative al rinvio a data da destinarsi del servizio mensa scolastica per l’annualità in corso, comunica quanto segue.

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Premesso che:

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– con determina del Comune di Procida (NA) n. 118/612 del 09.08.2017 veniva indetta gara di appalto per il servizio mensa scolastica per 5 anni, dal 2018 /2019 al 2022/2023;

– con determina del Comune di Procida (NA) n. 194/1048 del 28.12.2017 veniva aggiudicato alla Global Service s.r.l. il detto servizio mensa;

– in data 19.09.2018 veniva sottoscritto contratto di appalto tra Comune di Procida e Global Service s.r.l. a distanza di ben 9 mesi dall’affidamento del servizio.

Considerato che:

– in data 30.10.2018 si teneva incontro con i rappresentanti dei genitori, alla presenza del Sig. Sindaco Dott. Dino Ambrosino e della Dirigente Scolastica Dott.ssa Giovanna Martano, dove veniva comunicato che, per non meglio specificate esigenze di adeguamento del Centro produzione pasti, il servizio mensa sarebbe partito non prima del prossimo mese di gennaio 2019, senza comunque indicare alcuna data certa.

Rilevato altresì:

– il grave, diffuso ed intuibile disagio che tale ritardato avvio del servizio mensa arreca ad alunni e genitori, anche alla luce delle oggettive difficoltà organizzative della modalità “autogestita” comunicata dalla dirigenza scolastica e di imminente avvio, che scarica unicamente sulle famiglie la gestione del disservizio;

– che a tutt’oggi non si ha alcuna certezza di quando tale servizio mensa effettivamente inizierà;

– che vi è incertezza assoluta anche sulle effettive e reali cause di tale ritardato avvio.

Letto il Disciplinare di Gara, il Capitolato di Appalto ed il Contratto di Appalto.

Tutto ciò premesso si chiede di conoscere:

– le ragioni per le quali la ditta s.r.l. Global Service, ad oggi, non ha eseguito le opere edili ed impiantistiche e non ha provveduto all’attrezzamento del Centro produzione pasti nonostante l’affidamento dell’appalto risalga al 28.12.2017 e nonostante l’art. 21 del Capitolato di Appalto preveda un termine di giorni 30 per effettuare tali interventi;

– le ragioni per le quali l’Amministrazione Comunale, a seguito dell’inadempienza della ditta, non ha provveduto a norma dell’art. 21 del Capitolato di Appalto ad eseguire a propria cura e spese gli interventi necessari addebitandone i costi alla ditta (maggiorati altresì del 10% a titolo di penale) potendo così consentire l’avvio immediato del servizio mensa ed evitare disagi ad alunni e famiglie;

– se è stato redatto, a norma dell’art. 20 del Capitolato di Appalto, il verbale di constatazione delle condizioni del Centro produzione pasti al momento della sua consegna alla ditta, chiedendo a norma di legge accesso agli atti;

– quali sono, nel dettaglio, i reali motivi (tecnici, strutturali ovvero di adeguamento del Centro produzione pasti) che hanno determinato un rinvio sine die del servizio mensa, nonostante l’espletamento della gara e l’aggiudicazione alla ditta risalgano a circa 1 anno fa;

– se è intenzione dell’Amministrazione Comunale risolvere il contratto con la Global Service s.r.l. per grave inadempimento, a norma dell’art. 85 del Capitolato di Appalto, ed affidare il servizio alla ditta seconda classificata in graduatoria, oltre a richiedere il risarcimento del danno derivante dal detto inadempimento.Di tutto ciò si chiede immediato riscontro alla luce della evidente sussistenza di un interesse diretto, concreto ed attuale a norma della vigente legislazione in materia.

Guglielmo Taliercio

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