CRONACAPRIMO PIANO

Mercato delle ricette, arrivano le condanne

Emessa la sentenza a carico di sei persone accusate di associazione a delinquere, falso, truffa, ricettazione e corruzione. Il sistema perverso riusciva a garantire il rimborso dall’ASL di prestazione mai effettate grazie a false ricette mediche: 12 mila erano state rubate al distretto di Ischia

“Mercato” delle ricette, arrivano le prime sentenze. Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, Orazio Rossi ha emesso le prime sentenze nei confronti di sei persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere, truffa aggravata, falso, ricettazione e corruzione. Secondo la ricostruzione della Procura era stato messo in piedi un sistema che permetteva di avere il rimborso dall’Asl di prestazioni mai effettuate il tutto grazie a false ricette mediche, intestate ad ignari pazienti, rilasciate da medici di base compiacenti che venivano corrotti, così come i dipendenti dell’Asl. Le ricette in questione sono le 12 mila rubate al distretto di Ischia.

Le ricette in questione sono le 12 mila rubate al distretto di Ischia. Le condanne emesse dalla Procura casertana sono per Maurizio Martucci, Costantino Cantelli, Pietro Schiavone, Anna Sciortino, Raffaella De Sivo e Vincenzo Petriccione

Le condanne emesse dalla Procura casertana sono per Maurizio Martucci, dipendente Asl di 59 anni di Santa Maria Capua Vetere che rimedia 4 anni in abbreviato e difeso dall’avvocato Mauro Iodice. A conclusione del patteggiamento, invece, Costantino Cantelli, 39enne di Casal di Principe prende 2 anni (pena sospesa, assolto per un’ipotesi di corruzione in abbrevialo, difeso dall’avvocato Carlo De Stavola), Pietro Schiavone, 40enne di Mondragone. poco più di 3 anni, Anna Sciortino, 39enne di Scampia 1 anno e 8 mesi (pena sospesa, difesa dall’avvocato Domenico Dello lacono), Raffaella De Sivo 31enne di Marcianise 8 mesi (difesa dall’avvocato Mariano Ornarlo) e Vincenzo Petriccione, 39enne di Aversa 1 anno e 10 mesi (difeso dall’avvocato Anna Arcella). Altri imputati coinvolti in questa vicenda hanno invece scelto il dibattimento, tra cui l’imprenditore casertano della sanità Pasquale Corvino e l’editore televisivo Pasquale Piccirillo.

Secondo la ricostruzione della Procura, Corvino e Pietro Schiavone avevano messo in piedi un sistema che gli permetteva di avere il rimborso dall’Asl di prestazioni mai effettuate presso il Centro Minerva, il tutto grazie a false ricette mediche, intestate ad ignari pazienti, rilasciate da medici di base compiacenti che venivano corrotti

Secondo la ricostruzione della Procura, Corvino e Pietro Schiavone avevano messo in piedi un sistema che gli permetteva di avere il rimborso dall’Asl di prestazioni mai effettuate presso il Centro Minerva, il tutto grazie a false ricette mediche, intestate ad ignari pazienti, rilasciate da medici di base compiacenti che venivano corrotti, così come i dipendenti dell’Asl Martucci ed Albalonga che, secondo gli inquirenti, non effettuavano le decurtazioni dei rimborsi per il superamento dei tetti di spesa o per le irregolarità riscontrate nei controlli. In alcuni casi veniva utilizzato anche un ricettario risultato provento di doppio furto ai danni del distretto sanitario di Ischia, per un totale di 24mila ricette circa.

Ads
Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex