Mercato immobiliare sull’isola in ripresa, che balzo dal 2018
I prezzi delle abitazioni sono in netta ripresa rispetto stesso periodo dell’anno scorso. A Forio il prezzo è cresciuto del 9,8% e ad Ischia del 7,1%
Il prezzo delle case ha registrato nel terzo trimestre dell’anno una flessione dell’1,6%, dopo i mesi estivi, attestandosi a una media di 1708 euro/m2. La tendenza annua resta in chiaroscuro, con un calo del 3,2%. Questo il dato nazionale secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi idealista Italia: “In Italia i prezzi delle case continuano a diminuire per effetto della stagnazione economica e delle prospettive incerte sul fronte dell’occupazione e dei salari, mentre cresce l’affitto per la necessità delle persone di adattarsi a nuovi stili di vita all’insegna della mobilità lavorativa e personale. Tali dinamiche stanno trasformando la struttura sociale ed economica italiana provocando divari territoriali anche sul fronte dei valori immobiliari. I prezzi salgono nelle regioni più dinamiche del Nord Italia e in città come Milano e Bologna, dove stanno tornando ai livelli pre-crisi, mentre si registra una flessione nel resto del Paese. Tutto mentre il quadro generale rimane in chiaroscuro”.
Ischia
Il mercato immobiliare isolano gode di una buona salute. Secondo l’Idealista i prezzi sull’Isola sono in netta ripresa rispetto stesso periodo dell’anno scorso, come testimonia il +9,8% di Forio e il +7,1% di Ischia. Tradotta in euro significa un aumento di 307 euro a Forio e di 246 euro a Ischia rispetto al 2018
Solo Ischia e Forio hanno un’offerta sufficiente al momento da costituire rilevanza statistica. Ad ogni modo, per fornire una visione d’insieme, Barano presenta i prezzi più “accessibili” per chi vuole acquistare nella maggiore delle isole del Golfo di Napoli, 2.700 euro circa il valore del metro quadro.
Serrara Fontana e Lacco Ameno sono le zone con i metri quadri più esclusivi con circa 3.500 euro al metro quadro. “Dopo una lunga serie di ribassi i prezzi sembrano aver ripreso a salire con un certo vigore”, ha assicurato Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi idealista Italia.
Regioni
L’ultimo
trimestre ha visto cali in 13 regioni italiane su 20: Sono
le Marche (-3,3%) a osservare il trend peggiore del trimestre,
davanti a Lazio (-2,5%), Trentino-Alto Adige (-2,4%) e Piemonte
(-2,1%). Tra le aree regionali in ripresa si segnalano Puglia e
Friuli-Venezia Giulia, entrambe con un incremento pari al 2,1%,
seguite dalla Valle d’Aosta che guadagna l’1,8%.
La Liguria (2.487euro/m2) è la regione con i prezzi di richiesta più elevati davanti a Valle d’Aosta (2.469 euro/m2) e Trentino-Alto Adige con 2.336 euro al metro quadro, in un ranking che vede nella parte bassa della graduatoria Sicilia (1.074 euro/m2), Molise (935 euro/m2) e a chiudere la Calabria con 914 euro.
Province
I
mercati provinciali evidenziano le maggiori sofferenze, come mostrano
i cali diffusi nel 70% delle macroaree rilevate. Oltre la metà delle
variazioni negative del periodo restano superiori al 2%, con le
variazioni negative di maggiore entità ad Ascoli Piceno (-5,1%)
Teramo (-4%) e Pesaro Urbino e Rovigo (-3,6%). Dal lato opposto della
tavola i rimbalzi più elevati spettano a Brindisi (10,4%), davanti
alle province di Vicenza (3,7%) e Verona (3,3%).
Bolzano (3.425 euro/m2) si consolida come provincia con i prezzi delle case più sostenuti d’Italia davanti a Savona (3.084 euro/m2) e Firenze (2.790 euro/m2). Biella, con 670 euro al metro quadro presenta i prezzi più bassi davanti a Caltanissetta (759 euro/m2) e Isernia (796 euro/m2).
Capoluoghi
Anche
nelle 106 città capoluogo italiane monitorate il quadro resta
negativo, con i ribassi maggiori al Sud, in particolare a Vibo
Valentia (-7,2%), Isernia (-5%) e Siracusa (-4,8%). All’opposto
sono i capoluoghi del centro-nord protagonisti delle performance
migliori che spettano a Rieti (7,2%), seguita da Treviso (6%) e
Macerata (5,1%).
Tra i grandi mercati Milano (2,2%) continua la sua crescita vigorosa, Bologna (0,1%) tiene, mentre Firenze (-0,6%) segna una battuta d’arresto dopo una serie di rialzi. Continuano a scendere i prezzi a Roma (-1%), Napoli (-1,1%) e Torino (-1,3%), Palermo (-1,9%) e Catania (-1,8%).
Segnali di ripresa accomunano parecchi importanti centri del Nord, tra i quali si segnalano i recuperi di Verona (4,3%), Reggio Emilia (3,4%) e Bergamo (2,8%).
Venezia (4.445 euro/m²) rimane la piazza più cara, davanti a Firenze (3.891 euro/m²) e Bolzano (3.545 euro/m²), che precede a sua volta Milano (3.359 euro/m²). Nella parte bassa del ranking dei valori troviamo Ragusa (853 euro/m²), Caltanissetta (791 euro/m²) e il fanalino di coda Biella con 735 euro al metro quadro.
L’indice dei valori immobiliari di idealista
A partire dal rapporto relativo al primo trimestre del 2019, abbiamo aggiornato la metodologia per l’elaborazione del nostro indice dei prezzi. Dopo l’integrazione di idealista/data, un’apposita divisione specializzata nella gestione di grandi volumi di informazioni e nel data modeling, è state introdotta una nuova metodologia di calcolo che rende la nostra analisi dell’evoluzione dei prezzi, specialmente in aree di piccole dimensioni, ancora più robusta che in passato. Per evitare salti nella nostra serie, i dati dal 2007 sono stati ricalcolati con la nuova metodologia.
Su raccomandazione del team statistico di idealista/data, aggiorniamo la formula per indicare il prezzo medio con maggiore certezza: oltre a eliminare gli annunci atipici e con i prezzi fuori mercato, calcoliamo il valore mediano invece del valore medio. Con questo cambiamento, oltre ad affinare ulteriormente il nostro indice rendendolo più rispondente alla realtà del mercato, omologhiamo la nostra metodologia con quelle applicate in altri Paesi per ottenere dati immobiliari.