Metano, anche da Lacco fumata bianca: approvata la progettazione esecutiva

LACCO AMENO. Anche il Comune di Lacco Ameno ha approvato il progetto esecutivo per la metanizzazione del proprio territorio. Un progetto che fu redatto dalla società cooperativa Cpl Concordia per “la realizzazione e gestione del sistema di trasporto e distribuzione del gas metano”. In realtà, la proposta di delibera approvata dalla Giunta Pascale fu sottoscritta non dall’attuale responsabile dell’Ufficio lavori pubblici, ma dal suo predecessore, l’architetto Vincenzo D’Andrea, e comunque sono passati quasi tre lustri da quando, nel 2004, l’amministrazione del Comune di Casamicciola, ente capofila del progetto, rese noto con avviso pubblico la prima fase del project financing per l’esecuzione dell’ambizioso progetto. L’approvazione della proposta di delibera da parte dell’esecutivo lacchese arriva a oltre due anni di distanza dal via libera del Ministero dello Sviluppo Economico, il quale nel febbraio 2016 comunicò che Lacco Ameno avrebbe potuto beneficiare della priorità di finanziamento nell’ambito della concessione dei contributi finalizzati alla metanizzazione dei comuni del Mezzogiorno, così come stabilito dalla delibera del CIPE (Comitato Interministeriale per lo Sviluppo Economico) del 28 gennaio 2015, riguardante proprio l’assegnazione delle risorse per il completamento del programma teso a portare il metano in tutto il sud Italia. Potè dunque avere seguito il project financing proposto dalla Cpl Concordia, la società cooperativa salita alla ribalta delle cronache oltre tre anni fa, coinvolgendo nella bufera giudiziaria anche l’allora sindaco di Ischia Giosi Ferrandino. Secondo il Ministero, Lacco Ameno sin dal 2004 rientrava a pieno titolo nell’elenco degli enti ammessi a beneficiare delle agevolazioni finanziarie previste dalla legge 266/1997. All’epoca alcuni comuni tuttavia rimasero fuori dai finanziamenti a causa dell’esaurimento dei fondi disponibili. L’ente del Fungo rilanciò la propria candidatura, ma c’era un ostacolo: la presentazione della relativa documentazione era stata infatti presentata in ritardo. La Giunta Comunale aveva deliberato il via libera al progetto definitivo delle opere il 22 ottobre 2015, con una settimana di ritardo rispetto al termine fissato nella delibera Cipe. La circostanza indusse il Ministero a richiedere lo scorso dicembre il parere dell’Avvocatura Generale dello Stato, che nel gennaio 2016 si dichiarò concorde con l’orientamento del Ministero nel «ritenere che il progetto trasmesso dal Comune di Lacco Ameno non possa essere escluso dal finanziamento per la sola inosservanza del termine in questione». Il paese del Fungo potè quindi accedere al finanziamento sul progetto definitivo presentato dalla Cpl, oltre alla successiva gestione del servizio di distribuzione del metano (concessione ottenuta tramite procedura a evidenza pubblica). Sull’importo totale del progetto, che la società stabilì in 5 milioni e 670mila euro (per una spesa totale di quasi 6 milioni e 700mila euro), il Ministero dello Sviluppo ritenne ammissibile alle agevolazioni un importo complessivo pari a 5 milioni e 440mila euro, di cui il 46% (2 milioni 611mila) come contributo in conto capitale (in pratica a fondo perduto), e il 54% (2 milioni e 800mila circa) come finanziamento diretto del Concessionario (la CPL stessa). L’investimento, così suddiviso, rappresentava però un “preventivo di spesa”: l’ammontare esatto sarà infatti stabilito con precisione solo quando le opere saranno ultimate, “sulla base delle quantità di lavoro realmente eseguite e dei costi effettivamente sostenuti”.
Di recente, a maggio, la Cpl ha integrato la documentazione progettuale tecnico-amministrativa relativa al progetto esecutivo con l’aggiunta di alcuni elaborati: i gruppi di riduzione finali, il piano delle interferenze, il piano di manutenzione, il crono programma, il fascicolo dell’opera e il piano di sicurezza e coordinamento, rideterminando la previsione di spesa ammessa a contributo a euro 5.223.755,44. Dal punto di vista tecnico, la metanizzazione di Lacco Ameno sarà attuata in parallelo con il limitrofo Comune di Casamicciola Terme, grazie al sistema di trasporto del gas che la Cpl Concordia ha già realizzato per il comune di Ischia, circostanza che agevola la possibilità di estendere a tutta l’isola l’alimentazione. A Bacoli è situata la cabina principale di prelievo, decompressione e misura: da lì parte una condotta d’acciaio che poi a livello sottomarino attraversa il Golfo fuoriuscendo in prossimità del comune d’Ischia. Un’ulteriore tubazione raggiunge Lacco Ameno. Nonostante le passate vicissitudini giudiziarie, continua il processo di metanizzazione dell’isola. A Lacco nessuno si spinge in previsioni dettagliate, tuttavia pare che i lavori dovrebbero partire il prossimo inverno.