CPL: UNA FAVOLA INIZIATA NEL 1899 E “MACCHIATA” DALLA VICENDA GIUDIZIARIA ISCHITANA. Al netto degli scivoloni che hanno toccato la nostra isola e dei processi attualmente in corso, la CPL Concordia è un pezzo di storia dell’Emilia Romagna. Una storia che affonda le sue radici in un passato antichissimo, che risale addirittura al 1899, anno in cui inizia la “favola”. Siamo davanti ad un’azienda che prima della vicenda legata alla presunta storia di mazzette pagate ad Ischia per la distribuzione del metano, attività su cui è specializzata l’azienda modenese vantava palmares e numeri da Champions League. Basta soffermarsi sui 1.800 addetti e 70 società in tutto il mondo, numeri che non ammettono discussioni così come il fatturato che nel 2014 era pari a 461 milioni di euro. Eppure tutto nacque, il 23 aprile 1899, da 382 persone poco abbienti, anzi povere: si misero insieme braccianti, manovali e disoccupati, coloro che utilizzavano per lavorare le proprie braccia per scavare canali, costruire argini e muovere la terra. 115 anni dopo ci si ritrovava dinanzi ad un colosso mondiale ed all’avanguardia anche della tecnologia (energie, sia tradizionali che rinnovabili, e distribuzione di queste con la costruzione di reti e di impianti tecnologici). E tutto con bilanci cristallini e da fare invidia, chiusi sempre in attivo se si esclude l’eccezione del 2004, evidentemente visto il trend “annus horribilis” a tutti gli effetti. A far svoltare la cooperativa emiliana, a metà degli anni sessanta, il nuovo boom che si apre grazie all’intuizione legata alla costruzione delle reti di distribuzione del metano di cui il sottosuolo della pianura padana è pieno. Tutto ha inizio in maniera quasi casuale, grazie ad una commessa ricevuta dal comune di Castelfranco Emilia. Poi ci fu uno strepitoso e straripante effetto domino, che un giorno portò l’ex presidente Roberto Casari – tuttora cittadino onorario di Ischia – a raccontare ai giornali il segreto del successo: «La crisi del petrolio ci favorì, il gas cominciava a essere vantaggioso. Ma, più in generale, la crisi ci obbligò anche a riflettere sull’utilizzo della materia prima. È così che scoprimmo il tema del risparmio energetico e delle trasformazioni necessarie». Con il tempo Cpl divenne uno dei marchi italiani più noti. I fatti di Ischia contribuirono ad alimentare questa fama, ma forse tutti ne avrebbero fatto volentieri a meno.
BARANO D’ISCHIA. Un nuovo passo avanti nel tormentato iter per la metanizzazione del territorio comunale di Barano, opera che verrà realizzata dalla società cooperativa CPL Concordia in qualità di concessionario dei
lavori, è stato compiuto ieri. La Giunta comunale al completo (a nessuno è stato permessa un’assenza diplomatica) ha approvato il documento che permetterà alla CPL di chiedere l’accesso ai finanziamenti
necessari per cominciare i lavori che interesseranno il comune collinare. L’investimento per il progetto ammesso a contributo è di quasi otto milioni di euro, cifra che per il 47% sarà costituita dal contributo
statale in conto capitale (in pratica a fondo perduto) e per il restante 53% dal finanziamento diretto del concessionario CPL. In totale il progetto prevede un costo pari a poco più di nove milioni e duecentomila euro.
