CRONACA

Frana, il Prefetto a Ischia: c’è la conferma, prepariamoci al peggio

Ieri mattina riunione congiunta tra CcS e CoC al Capricho alla presenza tra gli altri di Claudio Palomba e del sindaco metropolitano Manfredi. La prossima allerta meteo potrebbe portare ad una maxievacuazione, individuata l’area da delimitare. Ieri nessun corpo recuperato, i dispersi restano 4. Scuole chiuse su tutta l’isola fino a sabato

CcS (Comitato per il coordinamento alla Sicurezza) da una parte, CoC (Centro operativo Comunale) dall’altra. Ieri mattina, come annunciato, si è svolto presso la sede temporanea del municipio, nei locali ex Capricho, il summit per discutere delle strategie da approntare in seguito alla frana che ha sconvolto il Celario e Casamicciola Terme seminando distruzione, paura e purtroppo morte. Tra i presenti – nessuna delle istituzioni ha “marcato visita” – c’erano anche il prefetto di Napoli Claudio Palomba ed il sindaco metropolitano Gaetano Manfredi. Al termine tutti i convenuti si sono recati presso l’Hotel Gran Paradiso per una conferenza stampa seguita da un “esercito” di giornalisti provenienti da ogni angolo dello Stivale.

PALOMBA NON SI NASCONDE: PROSSIMA ALLERTA METEO PORTERA’ A MASSICCIA EVACUAZIONE

Il primo a prendere la parola è stato proprio il prefetto Palomba, che ha fatto immediatamente il punto sullo stato dell’arte: “Abbiamo terminato un incontro di natura prettamente operativa. Siamo qui per portare la nostra vicinanza alla popolazione casamicciolesi, al pari delle altre istituzioni qui presenti, oltre che per ringraziare tutti coloro che da venerdì notte stanno operando senza soste. In sede di riunione ci siamo soffermati sulla necessità dell’adozione di un piano speditivo provvisorio, che in qualche modo ci metta in sicurezza per eventuali nuove allerta meteo. Il territorio era già stato interessato da un fenomeno tellurico e dunque capirete che oggi l’agibilità non dipende solo dagli accertamenti fatti in quell’occasione ma pure dalla situazione idrogeologica. Per cui si sta individuando una perimetrazione per definire la cosiddetta zona rossa e la conseguente agibilità di determinate abitazioni”. Poi la notizia che un po’ tutti avevamo messo in preventivo: “Oggi stesso (ieri per chi legge, ndr) coordinati dalla Protezione Civile regionale si elaborerà questo piano che in caso di avverse condizioni meteorologiche porterà all’evacuazione temporanea della popolazione interessata non solo nel Comune di Casamicciola ma anche di eventuali palazzetti dello sport o strutture per accoglienza provvisoria”.

SCUOLE CHIUSE FINO A SABATO IN TUTTA L’ISOLA

Poi Palomba ha annunciato che – anche a causa di una viabilità precaria – le scuole resteranno chiuse fino a tutta la giornata di sabato: “Ma l’attività didattica – ha rimarcato – dovrà riprendere e farlo in presenza: non abbiamo affrontato il tema DAD, che peraltro richiede una copertura normativa, ma non vogliamo prenderlo in considerazione”. Il Prefetto non ha poi nascosto, ed era anche logico alla luce di quanto affermato, che il numero degli sfollati potrebbe ancora salire anche se lo stesso spera che l’aumento sia comunque temporaneo. “Ma non voglio creare allarmi, il nostro è comunque un lavoro anche di natura precauzionale”, ha aggiunto. Poi Palomba ha annunciato la disponibilità di dieci geologi in grado di garantire professionalità a tutti coloro che faranno parte della macchina organizzativa.

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PINA CASTIELLO: GOVERNO DARA’ SUPPORTO A SINDACI E COMUNITA’ ISOLANA

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Ha poi preso la parola il sottosegretario Pina Castiello, che ha ringraziato chi si è adoperato per i soccorsi e poi ha spiegato: “Questo deve essere un momento di riflessione e vicinanza alle famiglie così come agli sfollati che chiaramente in questo momento sono disorientati. Serve adesso un piano di ricostruzione di questa parte dell’isola già provato da altri eventi come l’ultimo terremoto. Il governo darà supporto ai sindaci isolani, in primis al commissario straordinario Calcaterra, che si muovono in trincea in una situazione decisamente complicata.

CALCATERRA: EMESSI AVVISI ED ORDINANZE, MAI IGNORATO ALCUNA ALLERTA METEO

A prendere la parola è stato poi il commissario straordinario Simonetta Calcaterra che ha detto di avvertire in maniera tangibile la vicinanza del prefetto e del governo. “Per noi questo è importantissimo – ha spiegato – perché consente di costruire una macchina in grado di aiutarci anche in previsione della necessità futura. Potremo lavorare su due fronti, l’assistenza alla popolazione e anche capire cosa fare nell’immediato per evitare che determinate situazioni si ripetano. In seconda battuta il commissario avrebbe poi risposto anche alle domande dei giornalisti che la incalzavano relativamente alle questioni delle mail trasmesse dall’ex sindaco Peppe Conte e rimaste inascoltate. “Abbiamo emesso un avviso alla cittadinanza preoccupandoci di farlo veicolare anche agli organi di stampa e firmato ben due ordinanze. Inoltre, oltre ad aver chiuso le scuole di ogni ordine e grado, abbiamo fatto lo stesso anche con campo sportivo e cimitero. Insomma, non credo si possa parlare di aver ignorato un’allerta meteo, gli atti dimostrano il contrario”. La Calcaterra ha poi rimarcato come la popolazione sfollata viene costantemente assistita e come a breve si cercherà anche di farli rientrare in sicurezza presso le proprie abitazioni per recuperare effetti personali di cui possano necessitare. Gaetano Manfredi ha poi spiegato come la Città Metropolitana si sia attivata per quanto di propria competenza, in primis la sicurezza delle scuole che ha visionato il Mattei, plesso che insiste sul Comune casamicciolese, oltre che coste e strade di competenza. La responsabile regionale campana della Protezione Civile, Claudia Campobasso, ha manifestato la volontà di voler finanziare un piano di protezione civile di ambito e dunque valido per l’intera isola oltre che di lavorare al predetto piano speditivo che porterebbe ad approntare anche aree dove ospitare eventuali sfollati.

DAL CELARIO A PIAZZALE DELL’ANCORA, ECCO L’AREA DI DELIMITAZIONE

Sul piano provvisorio di emergenza ha dato spiegazione come responsabile dei Vigili del Fuoco Antonio De Acutis, che così si è espresso: “Siamo presenti in forze, anche con personale specializzato ad operare in edifici pericolanti o crollati. Lavoriamo alla ricerca dei dispersi, arrivando anche fino a mare, stiamo setacciando tutto il territorio. Oltre all’attività operativa, stiamo anche studiando l’evento relativamente agli edifici coinvolti ed abbiamo attività di controlli dall’esterno dei vari immobili per capire se hanno subito o meno danni. Abbiamo individuato un’area di delimitazione”. Che, per la cronaca, è quella che parte dal Celario e di fatto arriva fino a Piazzale dell’Ancora, in pratica quella che è stata investita e/o attraversata dal fiume di fango e detriti. De Acutis ha anche sottolineato che gli edifici in fase di controllo sono circa un migliaio, anche se ovviamente molte abitazioni potrebbero non essere abitate e questo ha tenuto a sottolinearlo il Prefetto che ha pure aggiunto che “non è detto che debbano essere evacuati tutti”. Ma il piano speditivo sarà pronto entro il fine settimana. Dal canto suo il questore di Napoli Alessandro Giuliano ci ha tenuto a spiegare che è stata posta in essere anche un’attività di controllo delle case che sono state abbandonate al fine di evitare fenomeni di sciacallaggio, attività che proseguirà anche in caso di eventuali evacuazioni temporanee anche in collaborazione con le altre forze dell’ordine, la polizia municipale e quella metropolitana. Ha preso la parola anche il direttore generale della ASL Napoli 2 Nord, Mario Iervolino: “Sin dalle prime ore abbiamo attivato il PEMAF (Piano per il Massiccio Afflusso di Feriti) che poi non si è reso purtroppo necessario visto l’elevato numero di decessi. Abbiamo rafforzato la struttura del 118 arrivando anche triplicare la presenza di personale e ambulanze.

DEL DEO RIBADISCE: MOMENTO DI DOLORE, BASTA SCIACALLAGGIO. E POI QUELLA ERA ZONA BIANCA…

Poi è toccato ai sindaci con il primo cittadino di Forio, Francesco Del Deo, che non le ha mandate certo a dire: “Questo è il momento del dolore, di essere vicini alle famiglie delle vittime e non di fare sciacallaggio come sta facendo certa stampa. Ai giornalisti chiedo di smetterla di parlare di abusivismo solo per fare ascolti, voglio ricordarvi che nel piano idrogeologico l’area in questione era ritenuta zona bianca e c’erano anche alcune abitazioni autorizzate e dunque perfettamente legittime. Ripeto, concentriamoci sul vero problema che è quello del dissesto idrogeologico e sulle isole minori anche dell’erosione costiera: spero si possa avviare un qualcosa di serio con il Governo per la prevenzione, la manutenzione di alvei e boschi è importante soprattutto dopo l’abbandono della cultura rurale”. Del Deo al termine della conferenza è stato nuovamente compulsato sull’argomento che lo aveva visto attirare l’attenzione nel corso del suo primo intervento ribadendo che le case crollate si trovavano in zona bianca. Il primo cittadino col tablet ha mostrato la cartina rischio frana aggiungendo che “per quanto riguarda il Ptp (piano territoriale paesistico, ndr) è in zona cosiddetta RUA, ossia in recupero edilizio e quindi lì si poteva costruire. Ecco perché vi invito a dare notizie precise. E’ chiaro che adesso questa e altre zone vanno riviste, ma questo vale per Ischia come per altre zone d’Italia”.

RICERCHE VANE, RESTANO 4 I DISPERSI DELLA FRANA

Anche ieri si è scavato in via Celario e dintorni ma non c’è traccia dei quattro dispersi. Nonostante il solito immane lavoro non sono stati individuati e di conseguenza recuperati i corpi di Gianluca Monti, Valentina Castagna, Salvatore Impagliazzo e Maria Teresa Arcamone. Ormai praticamente nulle le speranze di poter ritrovare qualcuno in vita. Ieri mattina intorno alle 10.30 alcuni media nazionali – non si capisce dinanzi a quale “segnalazione” – avevano lanciato la notizia del ritrovamento dei due coniugi (Gianluca e Valentina) che però è stata ben presto smentita. Le ricerche ovviamente si allargano anche a zone prospicienti l’abitazione della famiglia Monti e la speranza è che possano essere ultimate quanto prima.

FOTO FRANCO TRANI

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