POLITICAPRIMO PIANO

Michele Regine, le elezioni e il futuro da scrivere

A Forio si avvicina l’appuntamento con le urne, il presidente del consiglio comunale “benedice” l’investitura di Davide Castagliuolo e non risparmia una bacchettata alla minoranza («non bastano slogan e attacchi per vincere, occorre la proposta politica»). E sull’eredità che lascia Francesco Del Deo è chiaro…

L’attuale maggioranza proprio in chiusura del 2022 ha deciso di candidare Davide Castagliuolo a sindaco della maggioranza uscente. Una scelta che come giudica e valuta Michele Regine?

«Sicuramente sul nome di Davide sono stato uno dei primi ad essere assolutamente d’accordo, senza avere dubbi. Ho avuto modo di rappresentare anche ad altri tuoi colleghi come si tratta di una figura equilibrata e di esperienza. Fa politica da anni, conosce a menadito la macchina amministrativa, è vicino alla nostra maggioranza da sempre e – come ulteriore valore aggiunto – ha competenza sui bilanci. Ripeto, si tratta di un candidato che è una persona dalle indiscusse capacità tecniche e dotata di tutte le qualità che servono per fare il sindaco, non a caso nei suoi confronti c’è stata una considerazione positiva da parte di tutti. Poi…».

«Davide Castagliuolo ottimo candidato, c’è stato anche il mio ok. Ma non può essere sottaciuto che l’eredità che lascia Francesco Del Deo è davvero forte. Lui ha fato una sterzata netta alla politica foriana, che ne raccoglie il testimone dovrà assumersene oneri e onori»

Poi?

«E’ chiaro che all’interno della maggioranza c’erano e ci sono altre figure papabili alla bisogna, con diversi tipi di profili in grado di rimpinguare il novero dei potenziali candidati a sindaco. Ma al di là di ogni considerazione, non può essere sottaciuto che l’eredità che lascia Francesco Del Deo è davvero forte. Lui ha fato una sterzata netta alla politica foriana, chi ne raccoglierà il testimone dovrà assumersene oneri e onori, non sarà facile».

Ads

Con l’ok alla legge sul terzo mandato dunque il “Papa” sarebbe stato senza dubbio ricandidato, mi pare di capire.

Ads

«Certo le cose sarebbero andate chiaramente in maniera diversa, ma ormai credo che l’ipotesi del terzo mandato sia definitivamente tramontata. Tra l’altro al nostro interno avevamo fatto un discorso reso pubblico dallo stesso Francesco Del Deo: se il terzo mandato si fosse “materializzato”, avremmo riconfermato il sindaco uscente, mi pare ovvio».

«Dopo dieci anni si volta pagina e ci sarà una nuova maggioranza che amministrerà il paese. Tutto è ancora in “itinere”, mi regolerò come credo faranno tutti i consiglieri comunali, farò le opportune valutazioni e sceglierò il mio percorso che però, si badi bene, non sarà mai contro questa amministrazione»

A proposito di papabili candidati, a lungo sono stati nomi caldi anche quelli di Gianni Matarese e proprio di Michele Regine. Il primo al nostro giornale riferì di non essere disponibile a indossare la fascia tricolore, ma in quei momenti in cui impazzava il “toto candidato” qual era la tua posizione?

«Il sottoscritto ha sempre manifestato la sua volontà di non candidarsi. Non ho mai avanzato questa eventualità se non negli ultimi periodi quando si è palesata di nuovo questa possibilità alla luce della prossima tornata elettorale. Poi la squadra ai è stretta intorno a Davide e quindi la maggioranza in chiave assolutamente democratica ha deciso di optare su Castagliuolo».

A proposito di indiscrezioni maliziose, c’è chi sostiene che la scelta del candidato potrebbe essere un qualcosa di interlocutorio e non di definitivo. Come rispondi?

«Guarda, posso dirti che nella mia attività decennale con questa amministrazione mi sono sempre trovato ai livelli apicali in virtù del ruolo che ricoprivo (presidente del consiglio comunale, ndr). Insomma, per farla breve ne ho viste di cotte e di crude e mi sono fatto l’idea che non bisogna dare peso alle chiacchiere di paese quanto piuttosto verificarne la provenienza. Perché se poi certe voci vengono messe in giro da parte di chi ha interesse a creare difficoltà al proprio avversario, allora è chiaro che lasciano il tempo che trovano perché mirano solo a rompere l’altrui giocattolo. Ciò non toglie, comunque, che tutti gli attuali consiglieri e assessori faranno le opportune valutazioni relativamente alle prossime candidature e dunque sceglieranno come, dove e se schierarsi».

E che cosa farà Michele Regine?

«Mi ritengo una persona coerente con le persone reali. La mia volontà rimane quella di portare il mio contributo al paese lavorando per dare una risposta alle esigenze della comunità. Ora è chiaro che se non avessi già visto in passato un atteggiamento parimenti fattivo dei miei compagni d’avventura sarei già dovuto andare via e non averlo fatto credo sia abbastanza indicativo. Adesso però dopo dieci anni si volta pagina e ci sarà una nuova maggioranza che amministrerà il paese. Non ho la sfera di cristallo, siamo in una fase embrionale, tutto è ancora in “itinere”. Mi regolerò come credo faranno tutti i consiglieri comunali, farò le opportune valutazioni e sceglierò il mio percorso che però, si badi bene, non sarà mai contro questa amministrazione».

«La minoranza canta vittoria? Lo fanno tutti, è parte del gioco ma alla fine per vincere non servono slogan e attacchi ma servono le proposte. Sento parlare anche di un possibile terzo polo, ma la trovo un’ipotesi difficilmente realizzabile, anche per questione di tempi»

Intanto la minoranza sembra già cantare vittoria…

«Che canti vittoria fa parte del gioco, in fondo lo fa anche la maggioranza. Il problema piuttosto è un altro, bisogna capire che la politica non può essere fatta soltanto di slogan e di attacchi: insomma, occorre essere propositivi e convincere l’elettorato ad appoggiare programma elettorale e linea politica e siccome adesso non c’è ancora nulla di chiaro sugli schieramenti è difficile sbilanciarsi o azzardare pronostici. Ho sentito parlare anche di un terzo polo sulla cui composizione però nutro seri dubbi anche per questione di tempi. Ma alla fine, come sempre alle amministrative, la differenza la farà la bontà della proposta».

Dieci anni da presidente della civica assise foriana. Quali i momenti più esaltanti e quelli magari da dimenticare?

«I momenti esaltanti, devo riconoscerlo, sono stati davvero tanti. Penso a quando abbiamo ultimato il restauro del vecchio municipio, alla creazione del nuovo waterfront che ha contribuito in maniera rilevante ad accrescere l’indotto turistico, ai lavori alle scuole di Forio, alla risistemazione di piazza, fontana e lungomare di Citara. Senza dimenticare quando abbiamo finalmente dotato di un parco giochi i bambini di Panza. Certo, ci sono stati anche momenti esaltanti nei quali oggettivamente potevamo incidere di più: penso soprattutto all’attività ordinaria che andava un po’ potenziata e mi riferisco soprattutto a manutenzione delle strade e pubblica illuminazione».

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Controllare Anche
Chiudi
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex