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Microzonazione, prime opere, condoni scuole: a Lacco Ameno lo Schilardi day

LACCO AMENO. Ricomincio da tre. Ebbene sì, è la prima cosa che ci è balzata all’occhio ieri mattina una volta giunti nella sala consiliare di Lacco Ameno. Carlo Schilardi, commissario per la ricostruzione post sisma, seduto con Giacomo Pascale e Giovan Battista Castagna che lo affiancavano, e poi tutt’intorno una pletora di tecnici dei due Comuni, di quello di Forio, ma anche del CNR e sia pure in lieve ritardo della Regione Campania. Schilardi è il volto nuovo, si fa per dire, Castagna e Pascale quelli che il “fardello” del terremoto se lo trascinano in verità da un bel pezzo. Doveva essere l’occasione per parlare di microzonazione, in primis, e poi di altre questioni, ma il lettore ci perdonerà se noi per una volta diamo la priorità al cosiddetto aspetto emozionale. Quello che ha visto Schilardi, specialmente al momento dei titoli di coda, vestire i panni del mattatore e del trascinatore, dicendosi a completa disposizione dei sindaci, pronto, deciso e risoluto a fare in modo che una serie di problematiche e processi siano celeri e non vittima dei tempi biblici tipici della burocrazia italiana. “Amo Ischia e amo la Campania, una Regione nella quale ho lavorato per 21 anni”, ha voluto rimarcare.

L’incontro presso la casa municipale del Fungo è stata anche l’occasione per leggere e illustrare nel dettaglio quella che era l’ordinanza madre della presidenza del Consiglio dei Ministri (di cui diamo dettagliato resoconto in altro servizio) avente ad oggetto l’assegnazione dei finanziamenti per gli studi di microzonazione sismica di terzo livello dei Comuni di Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio. Il senso di novanta minuti di discussione, il tempo di una partita di calcio, sono stati praticamente riassunti alla fine quando il prefetto Schilardi si è soffermato coi giornalisti. Ricordando innanzitutto che il decreto legge è tuttora ancora in fase di conversione, e che la sua stessa nomina è stata rimodulata sulla base del medesimo DL al punto tale che anche la predetta ordinanza resta allo stato una semplice bozza che potrà essere firmata solo a tempo debito, ossia la settimana prossima. “Abbiamo organizzato una struttura piccolissima di carattere tecnico giuridico, composta da sole tre persone – ha detto Schilardi – a Roma presso la presidenza del Consiglio ed un’altra a Napoli, anch’essa con uno staff limitato dal punto di vista numerico. E’ stato reclutato il personale, perché andava scelto da dipendenti in forza alla pubblica amministrazione, scegliendo fin qui quattro persone delle dodici-tredici che completeranno nel complesso la struttura. Ci siamo affidati al meglio che il mercato pubblico offrisse, con tecnici di valore, ingegneri, urbanisti, architetti e geologi. Di amministrativi nessuno, ci sono già io e due professionisti nella capitale che mi sono stati forniti dal Consiglio di Stato. Questo è lo stato dell’arte sul piano organizzativo”. Schilardi ci ha poi tenuto a sottolineare che “sul piano del supporto abbiamo evitato assunzione inutile di personale, perché il supporto stesso viene già messo a disposizione. Infine, per quanto riguarda alcune attività di rilevazione, andremo in convenzione con Invitalia, in limiti che però vedremo di ridurre al minimo”.

Il commissario per la ricostruzione, ovviamente, si è soffermato anche su quello che dovrà accadere dal punto di vista squisitamente pratico: “Abbiamo stabilito tutte le regole che si devono osservare in base all’art. 24 per la legalità, sono norme stringenti che è importante seguire con attenzione e che afferiscono il contenimento degli incarichi ed i rapporti tra Comuni e imprese. Abbiamo fatto un protocollo semplice, nell’ordinanza che sarà emanata per i danni lievi – la prima, peraltro, che avrà carattere ricostruttivo – saranno indicati gli adempimenti che dovranno essere attuati. Si troverà un link che spiegherà come per affidare incarichi o direzione dei lavori andranno rispettate determinate regole, che ovviamente saranno anche indicate nel dettaglio. Per quanto riguarda la microzonazione, invece, abbiamo approfittato del fatto che già si era lavorato da parte della Regione Campania di concerto con il CNR con una microzonazione di livello 1, già pronta: su quella ci siamo andati a poggiare, predisponendo la convenzione che andrò a firmare nei prossimi giorni (appena ne avrò la possibilità, decreto legge alla mano) e quindi ognuno dei tre Comuni potrà dare incarico a un tecnico che collaborerà con il CNR per la stesura di questo piano. Credo che tutto potrebbe essere pronto entro l’estate del 2019, al massimo in autunno, ma questo studio ci tornerà utile perché ci dirà come si deve considerare il territorio ai fini generali della sicurezza e delle costruzioni nuove da fare o vecchie che però devono essere recuperate”. Insomma, una serie di passaggi che richiederanno in ogni caso tempi tecnici. Schilardi ha poi aggiunto: “Naturalmente tutto quanto fin qui esposto va integrato con le norme locali e con un’altra serie di conoscenze e soprattutto regole che ovviamente il progettista dovrà necessariamente conoscere”.

Schilardi ha poi affrontato anche un aspetto particolarmente significativo: “Abbiamo già approntato un’ordinanza, predisposta in bozza – ha detto il commissario – che riguarda i cosiddetti danni lievi. Per i quali si intendono i danni che hanno colpito un immobile e non abbiano superato il trenta per cento del valore dello stesso, detto in termini semplici. Anche in questi casi sarà chiaramente elencato come conferire gli incarichi accedendo al solito link dove sarà possibile reperire anche una modulistica predisposta: quindi chi dovrà attribuirne per la ricostruzione di case che abbiano riportato danni limitati a questa percentuale, con una procedura prevista dal decreto legge e che è identica (anche allo scopo di evitare polemiche) a quella adottata per il centro Italia. Funzionerà così: il soggetto danneggiato dà l’incarico al tecnico, il tecnico deve essere scelto da una terna ed essere iscritto a determinati albi, e poi potrà procedere immediatamente ai lavori. Poi, nei sessanta giorni successivi dovrà produrre la documentazione comprovante che l’immobile o è condonato o è in via di condono e quindi in base ai requisiti riceverà o meno il contributo. Però credo che poter avviare subito i lavori sia un fatto sicuramente importante”. Il commissario per la ricostruzione ha poi voluto aggiungere che “la stessa ordinanza disciplinerà il recupero degli immobili dedicati alle attività produttive e mi riferisco ad esempio agli alberghi: anche in questo caso, se il danno non supera il trenta per cento, si potrà procedere con immediatezza riscontrando poi in seconda battuta l’ammissibilità o meno al contributo e in che misura. Infine, devo dire che non abbiamo fatto ancora nulla – ma ci dedicheremo non appena l’organico sarà un po’ più completo – ma quanto prima una parte dell’ufficio si dedicherà pienamente ad esaminare la questione delle scuole”. Già, le scuole, argomento particolarmente caro a Schilardi che decide di chiudere in bellezza: “Il mio desiderio, che è poi quello del presidente Conte e del vicepresidente del Consiglio, è quello di offrire una particolare attenzione ai ragazzi per evitare che subiscano disagi. Già so che da quest’anno non viaggiano più e che sono sistemati sul territorio comunale, anche se non in una condizione ottimale. Questo è un problema che dobbiamo risolvere, ma se consideriamo che a un anno dal sisma già esercitano l’attività didattica nella stessa zona è un risultato considerevole: basti pensare che in Italia ci sono terremoti aperti da venti o trent’anni, se non dobbiamo essere contenti quanto meno credo che non ci sia da lamentarsi…”.

Gaetano Ferrandino

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