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MIMMO D’ISCHIA: «1969, UN ANNO CHE NON POTRÒ MAI DIMENTICARE»

DI VALENTINA FELICI

 

Ischia ha un valore inestimabile e ne sono la dimostrazione alcuni isolani che l’hanno resa ancor più preziosa e internazionale.  Alcuni di essi grazie alle attività aperte all’estero hanno ricevuto delle grandi soddisfazioni. E’ un isola con una grande intelligenza imprenditoriale, alcuni hanno sorpassato la gavetta sacrificata con determinazione e fiducia riuscendo a realizzarsi, altri invece non hanno avuto il coraggio di affrontare una grande visione dell’orizzonte e staccarsi dallo scoglio con facilità.

Abbiamo intervistato diverse personalità con grande spirito di autonomia lavorativa, ma lui ne è l’esempio più imponente e concreto, grazie alla sua esperienza ricca di date importanti, di conoscenze stellari e di risultati concreti non indifferenti.

Domenico Mattera, il famoso Mimmo d’Ischia conosciuto e stimato ristoratore affermato che ha realizzato a Londra i suoi progetti e oggi, affermato, felice e soddisfatto e’ tornato nella sua Ischia per riposarsi e godere della vita meno caotica.

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“Finalmente torno qui, nel posto in cui sono nato, ma dal momento in cui sono partito per la prima volta, sapevo di ritornare”.

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Il 1969 segna una data importante per Londra, l’ultimo concerto dei Beatles sul tetto della Apple Records diventò leggendario e nasce in Elitzabeth Street il rinomato ristorante omonimo “Mimmo d’Ischia” un fiore all’occhiello di London city, che per molti anni è stata passerella di personaggi importanti del calibro di Al Pacino; spesso e volentieri andavano a trovare Mimmo per passare serate in compagnia dal colore e sapore Italiano. Come si fa a dimenticare questo luogo, diventato simbolo dell’Italia in una Londra piovosa. Non è stato solo il locale ad attrarre gli amanti del tricolore, ma lo spirito di quest’uomo,  che col suo sorriso e professionalità ha lasciato un segno indelebile in una città cosmopolita ricca di grandi attrazioni culturali.

Mimmo d’Ischia, persona affabile, onesta e dalla vena sarcastica e’ tornato nella sua casa panoramica di Casamicciola per narrare un po’ della sua vita, perché lui si che ha da raccontare…

 

Mimmo, lei è una delle personalità più conosciute dell’isola; oltre alla sua bella e raffinata presenza, da tempo e’ l’esempio da cui molti giovani isolani traggono spunto per realizzarsi all’estero

 

Sono molto onorato di questo, e auguro a tutti giovani che vogliono intraprendere una carriera all’estero di credere nei propri sogni. Io sin dall’inizio ho sempre creduto e voluto ciò che inseguivo, oggi alla mia età credo di avercela fatta grazie all’onesta’ e alla fiducia in quel che facevo.

 

Sono passati  47 anni dall’apertura del suo ristorante a Londra, quanti ricordi…

 

Si, dal 1969, anno in cui abbiamo inaugurato “Mimmo d’Ischia Restaurant”, data che non posso dimenticare, è stato per me l’inizio di una favola; buon cibo, clienti, denaro, famiglia, divertimento, un insieme di legami che mi hanno portato a toccare la felicità con mano. Ricordo Londra negli anni 70, era una città colta, la gente si interessava un po’ di tutto, dalla musica al cinema senza trascurare le tradizioni, ecco perché in molti passavano a visitare il mio ristorante Italiano per eccellenza; in un certo senso,provando un cibo tipico era come essere trasportati temporalmente in un paese ricco di profumi, sapori e storia. Perché il cibo fa parte della storia ed io ho cercato di trasmettere per anni  la vera essenza della cucina autentica partenopea che all’epoca era molto desiderata e come oggi indiscussa.

 

Molti personaggi del grande cinema internazionale hanno gradito la sua cucina e soprattutto la sua accoglienza genuina. In molti sono rimasti suoi amici…

 

Si, mi sono sentito affiancato nell’apice della mia carriera da molti personaggi del quale ho un bellissimo ricordo. Da Arnold Schwarzenegger, Johnny Depp, Roger Moore, Sylvester Stallone Al Pacino a Bocelli. Tutto questo mi ha lasciato nel cuore un segno indelebile che ha il potere di evocare ricordi molto gradevoli legati al mio passato.

 

Come mai ha deciso di tornare in Italia, nella sua Ischia e lasciare un luogo che le ha portato tanta fortuna?

 

Ho deciso di tornare in Italia per raggiungere la tranquillità autentica nel luogo in cui sono nato e al quale sono molto legato. Ischia e’ l’isola da cui alcuni poeti famosi hanno tratto ispirazione per comporre le proprie poesie, perché è uno scoglio unico ricco di scenari atipici e di pace sacra. La vita dinamica Londinese mi ha concesso il via libera di ritorno alla mia isola che profuma di ricordi della mia infanzia e adolescenza che ad oggi abbraccio stretti con sentimento. Mi riposo coltivando i miei hobby tra cui l’ideazione e creazione di presepi del quale ho un’esposizione a casa e ne sono molto soddisfatto, oltre a leggere libri e seguire il tennis in TV lo sport di cui sono da sempre appassionato.

 

Londra? Per lei resta una città in cui ha piantato un sentimento vero…

 

Certamente, sono molto legato a Londra; la mia realizzazione massima l’ho ottenuta proprio lì e non potrei mai accantonare un ricordo così importante, ma ciò che oggi mi rende vicino a questa città è l’amore per i miei figli e nipoti che vivono lì. Questa intervista sarà l’occasione pubblica per comunicargli il mio grande affetto.

 

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