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Minacce, offese, cadute di stile: così si archivia la parentesi Moggi a Ischia

Di gioco, ormai, non c’è più nulla. Una volta il calcio era il gioco più bello del mondo. Oggi, è qualcosa di ben diverso. E ciò che è successo a Ischia ne è la dimostrazione. Lo Juventus Club Ischia ha diffuso una lunga lettera in cui ha raccontato quando accaduto conseguentemente all’organizzazione all’evento di venerdì scorso quando è stato ospitato l’ex direttore generale della ‘Vecchia Signora’ Luciano Moggi. Un racconto di pura follia. Uno di quelli che, purtroppo, non è difficile trovare in rete. Per i leoni da tastiera basta poco per scatenare il proprio astio stando ben nascosti dietro un computer o uno smartphone. “A distanza di due giorni dall’evento che ha visto protagonista Luciano Moggi in una serata definita “Spettacolare” anche dal pubblico non di fede Juventina, non si può tralasciare il putiferio mediatico che in un Paese, dove la Carta Costituzionale tutela la democrazia prima di ogni altra cosa, è assolutamente inaccettabile”. Così comincia lo sfogo dei soci dello Juventus Club Ischia. E continuando: “Noi, con tutte le cautele del caso, nelle settimane precedenti al #LucianoMoggiDay, abbiamo deciso di adottare uno strumento infallibile: il silenzio! Adesso, consideriamo più che legittimo il nostro Sfogo. La nostra pagina social è Stata presa di mira da centinaia di Insulti tra messaggi, audio messaggi e commenti dove, ci hanno augurato le peggiori cose. Dal male del secolo all’augurio di un maremoto ad Ischia passando per la morte di tutti bambini presenti sull’isola. Solitamente, consideriamo come massima espressione del razzismo la discriminazione del colore della pelle, ma il clima in cui ci avete fatto vivere quella che noi consideravamo una festa per i soci è stato di un livore indescrivibile.
Allora ci chiediamo: quello che noi abbiamo subito non è discriminazione? Si tratta anche questo di razzismo? È un tentativo di emarginazione?  Siamo seri e andiamo oltre i canoni dell’etimologia”. E continuando: “Non hanno fatto altro che fomentare la piazza, alludendo allo Scandalo e tirando in causa argomentazioni villane, costruendo così attorno a noi un’atmosfera a dir poco infuocata.
Abbiamo così deciso, di chiedere l’intervento della Forza Pubblica e grazie al cinismo del direttivo tutto, fortunatamente è andato tutto per il meglio! Anche oltre l’immaginazione”. Da condannare senza se e senza ma gli attacchi gratuiti, violenti e volgari rivolti agli juventini. La visita di Luciano Moggi allo Juventus Club di Ischia sin dall’annuncio ha creato polemiche e spaccato gli sportivi. Se per tanti (soprattutto juventini) l’ex dirigente della Juventus è stato un bravo direttore tecnico, dall’altra c’è chi contesta Moggi per la sua condanna ottenuta nell’ambito di Calciopoli.  Per i tifosi della ‘Vecchia Signora’ è stata una grande serata. Luciano Moggi sull’isola d’Ischia ha ricevuto una grande accoglienza dal popolo juventino che gli ha riservato una serata dedicata a “La Rosa dei Venti”. Ma la serata era, a detta degli organizzatori “una serata privata, solo su invito”.  Ed allora perché pubblicare le locandine sui social? L’avremmo voluto chiedere agli organizzatori e porgere qualche domanda a Luciano Moggi, ma non ci è stato possibile. “La serata è riservata ai soci dello Juventus Club Ischia”, ci hanno detto. Poco male. Chi ha partecipato alla serata si aspettava la verità del direttore su calciopoli, aneddoti e curiosità del calcio e della Juventus. Nella realtà è stata una serata soft interrotta solo da qualche coro pro Juve e pro Moggi. L’ex dirigente della Juventus da Calciopoli ne è uscito con le ossa rotte: è stato radiato dal calcio. A marzo 2017 il Consiglio di Stato ha emesso la propria sentenza rendendo definitiva l’esclusione dal mondo del calcio dell’ex dirigente bianconero. Più specificatamente ha stabilito che la decisione della Corte federale della Figc (11 maggio 2012) resta insindacabile e per Moggi rimane così valida la “preclusione a vita alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Federazione calcio” poiché il ricorso presentato è “inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice statale”. Ma i soci dell’Ischia Juventus club hanno omesso questo ‘dettaglio’ definendo Moggi come “Il dirigente più competente al mondo”. Una definizione che ha fatto storcere un po’ il naso anche agli addetti ai lavori oltre che ai tifosi “moderati”. Una definizione esagerata ed evitabile. Non solo per le polemiche che ha suscitato (con tanto di minacce telefoniche per gli organizzatori) ma anche, e soprattutto, perché non bisogna dimenticare che Moggi è stato radiato dal calcio.

…Giovanna Ferrara

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