CRONACAPRIMO PIANO

Minaccia i familiari con un coltello, finisce a Poggioreale

I carabinieri hanno arrestato un 25enne ischitano che aveva dato in escandescenze distruggendo una campana di ghisa e un ciclomotore. E’ stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile

Non è la prima volta e purtroppo abbiamo il sospetto che non sarà nemmeno l’ultima, visto che negli ultimi tempi il fenomeno legato agli episodi di violenza domestica cominciano ad essere sempre più frequenti anche sulla nostra isola. I carabinieri del Nucleo Radiomobile – guidati dal luogotenente Michele Cimmino e coordinati dai luogotenenti Sergio De Luca e Salvatore Schiano – hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia, minaccia grave e detenzione abusiva di arma da taglio un 25enne del posto già noto alle forze dell’ordine.

Tutto ha avuto inizio nella serata di domenica quando i tutori dell’ordine sono intervenuti presso un’abitazione ischitana dove veniva segnalata una persona in escandescenza che minacciava i propri congiunti con un coltello. Una volta giunti all’esterno dell’abitazione, i carabinieri incrociavano in effetti un paio di persone riferendo che il soggetto in questione li aveva minacciati brandendo un’arma da taglio prima di rifugiarsi nuovamente all’interno della casa al loro arrivo. Una volta dentro gli uomini del luogotenente Cimmino capivano che l’uomo si era rinchiuso all’interno della camera da letto e quando gli chiedevano di aprire la porta lo stesso opponeva un netto e categorico rifiuto asserendo che non c’era bisogno dell’intervento dei carabinieri e che lui non aveva commesso alcun crimine ed invitava così i carabinieri ad allontanarsi.

Poi l’uomo si convinceva ed agli occhi dei militari appariva visibilmente scosso ed agitato e pareva anche avesse fatto abuso di sostanze alcoliche. Poi, quando ha compreso che erano stati i suoi stessi familiari a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, iniziava ad inveire contro gli stessi con frasi irripetibili. A questo punto la questione proseguiva in caserma dove un parente del 25enne sporgeva regolare querela e qui emergeva il particolare legato al fatto che l’uomo dall’età di 17-18 anni faceva abitualmente uso di cocaina ed alzasse il gomito con gli alcolici: non a caso spesso da casa sparivano denaro e oggetti di valore, furti evidentemente commessi per procurarsi la droga. Il racconto poi si è fatto drammatico nel momento in cui il denunciante ha raccontato che nel momento in cui le richieste continue di soldi non venivano esaudite, il figlio non esitava a minacciare in maniera pesante il padre con una serie di atteggiamenti intimidatori, aggressivi e violenti, che spesso sfociavano anche nel danneggiamento di suppellettili e mobili che si trovavano in casa. Una vera e propria furia cieca, quella del 25enne, capace anche di arrivare a minacciare di morte il genitore il quale – pensate un po’ – aveva ormai preso l’abitudine di chiudersi a chiave quando andava a dormire per timore di essere aggredito in piena notte e magari nel sonno. Una serie di condotte reiterate e datate nel tempo, al punto che l’intervento delle forze dell’ordine si era reso necessario per casi analoghi già nel febbraio 2019 e nell’aprile 2020.

L’ultimo atto, dicevamo, domenica sera quando intorno alle 20 il 25enne ischitano è tornato a casa più alticcio del solito e ha cominciato a dare i numeri semplicemente per il pessimo funzionamento della linea internet. Un nuovo raptus di follia che lo aveva portato ad armarsi di un lungo coltello, minacciando di ammazzare chiunque lo avesse toccato: non solo, lo stesso aveva anche distrutto una campana di ghisa posta all’ingresso della casa e danneggiato seriamente un ciclomotore, fino a placarsi come detto all’arrivo dei carabinieri. L’ischitano, dopo gli adempimenti di rito, è stato condotto presso il carcere di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida.

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