Missione compiuta
Sulle isole di Ischia, Procida e Capri completata la raccolta firme: raggiunta quota 10.000, soglia necessaria per poter chiedere alla Regione Campania una legge che riconosca le perle del Golfo di Napoli come realtà disagiate soprattutto in un settore come quello della Sanità. Questa mattina il deposito dei moduli, poi inizierà l’iter che prevede l’istituzione di una commissione che valuti la proposta e il successivo voto in consiglio regionale

Alla fine, la missione è stata portata a termine con successo. Certo, forse non con l’ampiezza e la risonanza (numerica) sperata dai più ottimisti, ma il risultato concreto è stato raggiunto. Questa mattina, una delegazione della Commissione Sanità, istituita inizialmente dal Comune di Ischia e ben presto estesa alle altre municipalità dell’isola verde, nonché ai Comuni di Capri, Anacapri e Procida, si recherà presso gli uffici della Regione Campania per consegnare ufficialmente i moduli contenenti le firme raccolte. L’obiettivo di questa iniziativa è ottenere una legge regionale che riconosca alle tre perle del Golfo di Napoli lo status di “realtà disagiate”, un riconoscimento che consentirebbe di accedere a risorse finanziarie aggiuntive e a servizi potenziati nel settore sanitario. Da troppo tempo, infatti, la sanità su queste isole soffre di gravi carenze, sia in termini di personale che di servizi offerti ai cittadini. La raccolta delle firme ha rappresentato un passo cruciale per avviare un iter legislativo che possa finalmente portare a un miglioramento concreto della situazione. L’ultimo fine settimana è stato caratterizzato da un’intensa attività di raccolta delle adesioni, con banchetti organizzati nelle principali piazze e strade, oltre che nelle sedi municipali. Particolarmente significativa e caratterizzata da un buon riscontro di pubblico è stata l’iniziativa che si è svolta nel cuore di Ischia Ponte, dove cittadini e volontari si sono mobilitati per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di questa battaglia per il diritto alla salute. Nel tardo pomeriggio di ieri, il numero esatto delle firme raccolte non era ancora stato definito con precisione, anche perché in alcuni Comuni si stava ancora provvedendo all’autenticazione degli ultimi moduli. Tuttavia, ciò che appare certo è che la macchina organizzativa ha superato l’importante soglia delle 10.000 sottoscrizioni, necessarie per poter avviare il percorso legislativo. Si spera che questa iniziativa possa finalmente ridurre il divario che le isole hanno storicamente subito rispetto alla terraferma, una disparità che, nel settore sanitario, si è tradotta spesso in disagi significativi per i residenti.
Alcuni speravano addirittura di riuscire a raddoppiare il numero di firme, puntando su una partecipazione ancora più massiccia da parte della popolazione. Tuttavia, pur registrando un buon riscontro, la mobilitazione non ha raggiunto i livelli attesi da tutti. Eppure, considerando le difficoltà che il sistema sanitario locale affronta da anni, c’era da aspettarsi una risposta ancora più decisa da parte delle comunità isolane. Le cose sono andate diversamente e a questo punto inutile rimuginarci sopra. Ora che le firme stanno per essere depositate a Palazzo Santa Lucia, inizierà la fase di verifica e controllo, passaggio obbligato prima che il procedimento possa avanzare. Successivamente, sarà costituita una commissione regionale incaricata di valutare la validità della proposta, che, se ritenuta meritevole, verrà sottoposta al Consiglio Regionale per la discussione e l’eventuale approvazione come legge. A rafforzare l’iniziativa vi è anche il fatto che negli ultimi giorni i consigli comunali di tutti e nove i Comuni isolani hanno deliberato ufficialmente a sostegno di questa proposta di legge, consolidando così l’unità d’intenti tra le amministrazioni locali e aumentando le possibilità di successo dell’intero progetto. Questa battaglia rappresenta un momento cruciale per il futuro della sanità sulle isole del Golfo di Napoli. Ora non resta che attendere i prossimi sviluppi e sperare che le istituzioni regionali riconoscano l’urgenza di questa richiesta, ponendo finalmente le basi per un sistema sanitario più efficiente e adeguato alle esigenze di chi vive su questi territori.


Ma che cosa si chiede con la predetta proposta di legge? La stessa è divisa fondamentalmente in cinque articoli, che riepiloghiamo a beneficio dei lettori così come è stata trasmessa all’ente regionale: “La Regione Campania riconosce l’Arcipelago delle isole campane, Ischia Procida e Capri luoghi di particolare attrazione turistica e di pregio ambientale come zone disagiate sotto il profilo della fruizione dei servizi sanitari. Il riconoscimento di cui al comma 1 ha l’obiettivo di migliorare la qualità di vita e l’erogazione dei servizi sanitari sulle isole sia per i cittadini residenti che per i cittadini italiani e stranieri che le scelgono come meta di turismo”. Nel secondo articolo si entra invece su quelli che sono gli AMBITI DI INTERVENTO che vengono così individuati e trascritti nella bozza spedita a Palazzo Santa Lucia: “Gli ambiti di intervento per il raggiungimento delle finalità e obiettivi di cui all’articolo 1 sono: a) sviluppo e miglioramento della mobilità da e per le isole per favorire l’accessibilità ai luoghi di cura e di interesse sotto il profilo sanitario di tutto l’arcipelago; b) miglioramento delle condizioni di viaggio per il personale sanitario medico e paramedico, per i familiari dei pazienti, per i pazienti e quanti devono accedere ai servizi sanitari; c) potenziamento dei servizi sanitari intesi come presidi ospedalieri, diagnostici, residenze sanitarie assistite, medicina territoriale, con particolare attenzione ai servizi destinata ai malati oncologici. d) assegnazione di personale sanitario medico e paramedico con riconoscimento per il periodo di servizio svolto sulle isole in ragione del riconoscimento dello stato di disagio di condizioni che ne favoriscano la permanenza stabile o l’assegnazione per periodi non inferiori a cinque anni, salve motivate e documentate ragioni che rendano inderogabile il trasferimento ad altra sede”. A seguire, spazio alle MODALITA’: “Per ogni esercizio finanziario, nell’ambito delle voci di spesa già esistenti nel bilancio regionale, la Giunta Regionale destina una dotazione finanziaria, distinta per ambiti di intervento previsti nell’articolo 2 lettere a), b), c), d) sulla base di un programma dettagliato da presentare alla Regione entro il 31 agosto di ogni anno e che sarà distinto per ogni isola. Detto programma sarà redatto dai Comuni delle isole di Ischia Procida e Capri, d’intesa con le rispettive AA.SS.LL. territorialmente competenti”. Il quarto articolo, invece, afferisce alle FORME DI FINANZIAMENTO: “Per l’attuazione di quanto stabilito nell’art. 2 della presente proposta, è stabilita la possibilità di accedere oltre che a stanziamenti regionali, anche a fondi nazionali ed europei, nonché a risorse specifiche”. A chiudere il quinto e ultimo articolo, relativo all’entrata in vigore e qui nella proposta si legge: “La presente legge è dichiarata urgente e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Campania ed entrerà in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti osservarla e farla osservare come legge della Regione Campania”.