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Mobilità, Presutti: «Mi sono convertito alla bici elettrica e sono rinato»

L'imprenditore isolano percorre l’isola in sella alla sua bici e ne racconta i benefici

“Da un mesetto ho lasciato l’auto a casa e percorro l’isola in bicicletta. La mia è elettrica perché non sono più giovanissimo, ma credo che tutti possano fare come me”. Così Aldo Presutti titolare dell’Hotel Solemar spiega la piccola rivoluzione ambientale cui ha dato vita nel suo albergo. “Ancor prima dell’adozione dell’ordinanza che vieta l’uso e la commercializzazione della plastica, nella mia struttura abbiamo abolito ciò che non può essere riciclato. E non solo. Quando i clienti prenotano un soggiorno presso la nostra struttura li invitiamo ad arrivare sull’isola senza auto. Lo facciamo per il bene dell’isola. Congestionare ulteriormente le strade di Ischia è da folli. Le auto sono troppe e nel nostro piccolo cerchiamo di disincentivare l’uso delle stesse”. Presutti è imprenditore turistico che ha dato vita al movimento “Dai una svolta alla nostra isola” e racconta i benefici di cui ha giovato da quando percorre l’isola in sella alla sua bici. “Grazie alla bicicletta sto riscoprendo l’isola.

A bordo delle due ruote si vive l’isola in modo diverso. Consiglio a tutti di chiudere le auto in garage e dar vita ad una rivoluzione culturale. Fa bene alla propria salute ed a quella dell’isola”. Ieri il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, dalle colonne de ‘Il Golfo’ ha proposto di “ripartire dal quel progetto del 2002, aggiornarlo ai giorni nostri e candidarlo attraverso la Regione Campania per ottenere i fondi comunitari”. Il progetto venne redatto nel 2002 quando i sei Comuni insieme parteciparono ad un bando promosso dal Ministero dell’Ambiente sulla mobilità sostenibile. Con loro l’Università Federico II che diede una mano nella redazione del progetto che si classificò come primo in Italia con un investimento di 3miliardi di lire. I Comuni avrebbero dovuto cofinanziare questo progetto con una quota di 800milioni di lire. Negli anni, però, il finanziamento è stato revocato e nulla è stato fatto. “Dobbiamo recuperare quel progetto – propone Presutti- e cercare dei finanziamenti. Dobbiamo bussare alle porte della Regione Campania e dell’Unione Europea che non possono restare sordi al nostro grido di aiuto. Se non facciamo presto a risolvere il problema del traffico e della mobilità sull’isola, richiamo di annegare tra le auto”. Ed ancora: “Credo che sia necessario chiudere, almeno da giugno a settembre, ovvero nel periodo di alta stagione, il più possibile il transito veicolare. È necessario allargare le zone a traffico limitato e consentire il passaggio solo ai taxi ed ai bus. In questo modo i turisti torneranno a godere delle bellezze dell’isola. Oggi, invece, quasi non trovano più differenza tra il caos della città ed Ischia”. E conclude Presutti: “Dobbiamo intervenire prima che sia troppo tardi. Non possiamo perdere questa scommessa”. 

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