CULTURA & SOCIETA'

MOLTO FREDDO, MOLTO SECCO CON LIME Infinite possibilità, molteplici idee ma futuro incerto e azioni inconcludenti

di Lisa Divina

Lo sanno tutti: Ischia è un’isola complessa che continua a brillare, ma di un bagliore stanco, riflesso di un passato glorioso che si sta sbiadendo nell’indifferenza e nella noncuranza. Abbiamo vanificato ogni valida opportunità, persa come acqua nel deserto. Siamo rimasti a secco. Abbiamo provato con il distretto commerciale, un’idea che poteva essere una svolta per l’economia isolana. Poteva. È stata colta solo da un comune ed è rimasta un’idea per gli altri cinque, ma forse anche l’idea si è persa nei meandri della burocrazia. Anche il Patto per lo Sviluppo ha fatto la stessa fine. Firmato su carta, si è poi trasformato in parole al vento. Un fenomeno raro! Forse era solo un’altra bella fantasia da aggiungere al catalogo delle utopie ischitane. I fatti, infatti, raccontano una storia lontana dallo sviluppo, fatta di attese, rinvii e rimbalzi infantili che hanno portato, ovviamente, a nessuna iniziativa concreta. Abbiamo glissato anche sul turismo termale, raccontandoci la favola: “le terme vanno da sé”, ma dove? Ischia ha la memoria corta, considerando l’esordio turistico che ci caratterizzò. Le nostre acque erano il fiore all’occhiello di Ischia. Il termalismo fu oro, ma oggi non splende più. Un tesoro naturale sprecato per tre quarti dell’anno, l’unica visione strategica è scoppiata in una bolla di sapone DMO. Intanto, abbiamo una viabilità folle.

Traffico caotico, strade congestionate, mezzi pubblici inadeguati. La viabilità sull’isola è una battaglia quotidiana. Nessuna pietà per residenti e turisti che affrontano code interminabili e disservizi costanti. Sembra che seguiamo un modello Mumbai. Dio ce ne scampi. Ma qui ci poniamo quesiti come: “prima il brand o prima il prodotto?” Si dovrebbe collaborare sinergicamente, in primis e soprattutto, creando un rapporto di crescita proporzionale tra l’immagine che vogliamo proiettare e il servizio da vendere. Quindi, senza un prodotto valido e senza servizi all’altezza, cosa stiamo realmente offrendo? Un nome vuoto, privo di sostanza. Infine, proprio perché ultimi all’appello, la ciliegina sulla torta è il silenzio stridente dei “politici” di turno. Impermeabili alle critiche, insensibili alla messa in discussione del loro operato. Non resta che dedurre che sono incapaci di darci risposte, probabilmente non sono all’altezza della domanda, impreparati e ignoranti sui quesiti sollevati. E il resto degli isolani? Toc toc, c’è l’orgoglio ischitano? No, è un sentimento non pervenuto! Forse è naufragato insieme alle opportunità mancate, disperso come un’eco lontano tra le colline e il mare. Ischia merita sicuramente di più di questi sedicenti corteggiatori politicanti tutt’altro che amanti della nostra terra. Merita azioni concrete, una visione strategica, rispetto per le sue risorse e per la sua gente. Merita di svegliarsi e realizzare i suoi sogni. È da tempo arrivato il tempo di smettere di aspettare risposte e iniziare a produrre soluzioni.

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