Moretta: Trasferire opportunità a tutte le piccole e medie imprese è vera sfida
Ad Ischia, il forum ‘Export e made in Italy: Internazionalizzazione come strumento per lo sviluppo delle imprese. Digitalizzazione, innovazione e sostenibilità per il rilancio del Sud’ promosso dall’Odcec di Napoli
“L’Italia ha bisogno di ripartire e i segnali sono incoraggianti. Dobbiamo continuare a sviluppare quelli che sono i nostri trend di sviluppo che avevamo già manifestato prima della crisi. Ad oggi la crescita del prodotto interno lordo del nostro Paese è tutta legata all’export che per noi è strategico, la vera scommessa è quella di trasferire questa opportunità a tutte la gamma delle imprese soprattutto alle piccole e medie imprese che fanno fatica ad affacciarsi su questo percorso. Il Sud è un’opportunità, molti processi di internazionalizzazione aiutano il Mezzogiorno perché riducono le distanze quindi offre una capacità di affermarsi pur non avendo grandi risorse”.
Lo ha detto Vincenzo Moretta, numero uno dei commercialisti partenopei, aprendo i lavori del forum “Export e made in Italy: Internazionalizzazione come strumento per lo sviluppo delle imprese. Digitalizzazione, innovazione e sostenibilità per il rilancio del Sud’, promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, all’Hotel Regina Isabella di Lacco Ameno a Ischia.
“I dati forniti dall’Istat + 4,6 sono incoraggianti e dimostrano quanto l’export sia una pedina importante per il rilancio del Paese insieme al gioco di squadra tra istituzioni, professioni e il mondo delle imprese. Il Sud è indispensabile per rimettere in corsa il Paese – ha sostenuto Moretta – e l’export rappresenta la ricetta per renderlo protagonista esprimendo tutte le potenzialità. Accompagnare le aziende nei processi d’internazionalizzazione prospetta grandi opportunità di ripresa per il Mezzogiorno che può affermarsi riducendo le distanze pur non avendo grandi risorse”.
Secondo Luigi Di Maio, ministro degli Affari Esteri, “proprio nell’anno della contrazione degli scambi l’export italiano ha fatto meglio di quello degli altri Paesi come Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Il 2021 sta dimostrando un trend inequivocabile, nel primo quadrimestre si è raggiunto un + 23,9 % di crescita rispetto ad un anno fa. Il mese di aprile – ha evidenziato il ministro – ha visto il boom dei prodotti italiani all’estero facendo registrare il record assoluto di export del nostro paese superando il 2019 che era stato l’anno d’oro. Siamo il primo Paese dopo la ripartenza post- pandemica per valore di export. E’ un momento di grande fiducia delle imprese nel sistema economico. Anche la Campania fa la sua parte in questa ripresa confermandosi la prima del Sud per esportazioni in tutto il mondo”.
Laura Castelli, viceministro dell’Economia, dal canto suo, ha rimarcato che “l’export è ripartito con forza. E’ necessario continuare con le ‘misure’ che abbiamo impostato sull’incentivazione alle aziende facendole diventare strutturali e indicando alle aziende come si fa a muovere i primi passi. L’Italia è un Paese che ha eccellenze incredibili ed esporta tantissimo, e proprio dall’export arrivano i segnali di ripresa più forti. La Campania è una delle regioni che più delle altre riesce ad esportare, il Pnrr parla al Sud e cerca di compensare quel gap che in questi anni si è manifestato. La cosa migliore in questo senso è accompagnare le aziende a diventare grandi”.
Per Matteo Lorito, rettore della “Federico II” di Napoli: “L’Università deve fornire alle aziende gli strumenti che sono l’intelligenza, la competenza e la preparazione dei suoi laureati che devono essere in grado di entrare nelle aziende e immediatamente aiutarle a internazionalizzarsi e anche a utilizzare nuove tecnologie. L’Università – ha proseguito – si sta riformando interamente e la pandemia è stato un grande acceleratore. Dobbiamo aumentare il numero di laureati ma anche il grado di assorbimento nelle aziende soprattutto al Sud”.
“In Campania abbiamo investito molto in internazionalizzazione ma anche sulle leve abilitanti che sono l’innovazione, la ricerca e il capitale umano – ha sottolineato Valeria Fascione, assessore alla Ricerca, Innovazione e Start Up della Regione Campania – lavoriamo a un piano che contempli queste leve in maniera sinergica, in raccordo con il governo, e che sta registrando ottimi risultati. La Campania parteciperà all’Expo di Dubai – ha annunciato Fascione – il primo grande evento globale durante il quale porteremo non solo il nostro immenso patrimonio culturale ma anche l’ecosistema della ricerca e innovazione. Le nostre filiere tecnologiche, l’aerospazio, l’automotive sono un palinsesto che ci permetterà di competere a livello internazionale”.
Nel corso della mattinata si è svolta hanno partecipato alla prima tavola rotonda, moderata da Edoardo Imperiale (direttore generale di Campania Digital Innovation Hub, Confindustria), Giacomo Pascale (sindaco di Lacco Ameno); Francesco Del Deo (sindaco di Forio e presidente nazionale delle isole minori), Carlo Ferro (presidente Ice); Mauro Alfonso (CEO Simest); Marco Bellezza (CEO Infratel); Simonetta Acri (Chief MID Market Officer Sace SpA,) Alessandro Solidoro (Consigliere nazionale dei commercialisti, delegato all’internazionalizzazione), Achille Coppola (segretario nazionale dei commercialisti italiani)
Alla sessione pomeridiana , invece, sono intervenuti Antonio Capaldo, presidente CDA Feudi di San Gregorio; Giuseppe Di Martino, Pastificio G. Di Martino; Fiammetta De Simone, De Simone Fratelli Srl; Aurelio Fedele, Componente CDA La Doria SpA; Giovanni Lombardi, presidente Gruppo Industriale Tecno; Costanzo Jannotti Pecci, CEO Palazzo Caracciolo SpA Industria Alberghiera; Giancarlo Carriero, presidente Convention Bureau Napoli; Carlo Palmieri, vicepresidente Pianoforte Holding – Yamamay e Carpisa; Giancarlo Lanna, componente CDA Adler Sia – Automotiv e Aero Spaziale e Andrea Foschi, consigliere nazionale dei commercialisti italiani.