Morte dopo il parto, la Procura nomina un nuovo consulente

Il pubblico ministero Ciro Capasso ha conferito l’incarico al genetista forense Ciro Di Nunzio: l’obiettivo è di accertare un’eventuale predisposizione della sfortunata Sara Castigliola ad una patologia emorragica

C’è un nuovo significativo step nell’attività d’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli e volta a far luce sulla tragica fine di Sara Castigliola, deceduta all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno poche ore dopo aver dato alla luce la sua prima figlia. Il pubblico ministero Ciro Capasso, infatto, ha nominato un nuovo consulente nella persona del prof. Dott. Ciro Di Nunzio, genetista forense, perché proceda ad una serie di accertamenti. Di fatto il prossimo 24 gennaio, alla presenza delle parti interessate (e dunque anche dei difensori dei soggetti attualmente iscritti nel registro degli indagati) si procederà ad un accertamento tecnico non ripetibile. Tutto nasce da una riserva espressa dai consulenti tecnici nominati lo scorso 5 novembre (si tratta dei dottori Giugliano, Buonomo, Arduini ed Arcangeli) poiché come si legge nel decreto di nomina del consulente “in relazione all’autorizzazione al prelievo nel corso dell’esame autoptico di materiale genetico sulle matrici biologiche, vi è la necessità di accertare un’eventuale predisposizione della paziente Castigliola Sara sul fronte della patologia emorragica, e letta la nota del dott. Pasquale Giugliano, medico legale, datata 14 gennaio 2022, con la quale chiedeva estendersi il collegio ad uno specialista in genetica forense, proprio allo scopo di compiere i suddetti accertamenti”.

Insomma, al di là dei tecnicismi, appare chiaro che l’intenzione è di quella di verificare se la sfortunata ischitana fosse predisposta ad una possibile emorragia, che viene ritenuta una delle possibili cause della sua prematura e drammatica scomparsa. Sara morì lo scorso 31 ottobre, giunse al Rizzoli per partorire in buone condizioni ma successivamente fu condotta in rianimazione proprio per l’insorgere di una emorragia che non le lasciò scampo. Oltre alla Procura, anche l’ASL avviò una indagine interna e sull’isola giunsero in un secondo momento anche gli ispettori del Ministero della Sanità. Per la cronaca sono allo stato dell’arte sei gli indagati: si tratta di Francesco Rando, Mimmo Loffredo, Mariantonia Galano, Silvia Galletti, Marcella Marino e Roberto Buonanno.

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