CRONACA

Morte Vesmaili, l’esame: Claudia Sasso non era al cellulare

L’accertamento disposto sull’apparecchio dell’indagata non ha fornito elementi utili a ricostruire la dinamica dell’incidente della Superstrada, in cui perse la vita il giovane Xhemal

Non sono emersi elementi significativi nell’accertamento tecnico condotto sul cellulare di Claudia Sasso, la donna che al volante della sua auto nel tardo pomeriggio dello scorso 3 agosto investì il giovanissimo Xhemal Velsmali, rimasto ucciso sul colpo. L’esame dell’apparecchio era stato disposto dal pubblico ministero per cercare di ottenere indizi rilevanti nella ricostruzione della dinamica della tragedia.

Tuttavia, nell’arco di tempo delle ore indicate dal pubblico ministero, non sono state riscontrate attività tali da mettere in collegamento con l’incidente. In sostanza, dall’accertamento si dovrebbe poter escludere che l’uscita di strada sia stata causata dall’uso del telefono mentre la donna era alla guida dell’auto. Una circostanza che costituisce un elemento a favore della difesa. Quest’ultima, sostenuta dall’avvocato Biagio Di Meglio, ora valuterà in quale misura gli elementi fin qui emersi possano concorrere a formare motivo di ricorso al Riesame, o di eventuale istanza al Gip in relazione alla misura cautelare dei domiciliari, attualmente applicata all’indagata, che è accusata di omicidio stradale aggravato, «perché – come si legge nel capo di imputazione – con la condotta colposa imprudente, imperita e negligente di seguito indicata, nonché con violazione delle norme di cui al D.Lvo 285/1992, mentre percorreva alla guida dell’autoveicolo Peugeot 208 targato FC 780BV la SP 270 variante esterna in direzione Barano d’Ischia, all’altezza dell’intersezione con via Vicinale Fasolara.

Per colpa consistita nel non aver regolato la velocità con riguardo alle condizioni dei luoghi e della strada in violazione dell’art. 141 C.d.S., nel non aver rispettato la corretta posizione dei veicoli su strada, tagliando la curva, invadendo la corsia opposta e percorrendo contromano circa 27 metri in violazione dell’art. 143 C.d.S., nel non aver rispettato la segnaletica stradale orizzontale, essendo le due corsie divise da linea di mezzeria continua, in violazione dell’art. 146C.d.S.,Non avvedendosi in tempo della presenza del pedone Velsmali Xhemal – il quale procedeva lungo il margine destro della carreggiata verso Barano d’Ischia nella corsia opposta a quella di marcia della conducente -, tagliando la curva e proseguendo controsenso per circa 27 metri, colpiva il pedone, il quale veniva sbalzato sul muretto di recinzione e decedeva all’istante. Con l’aggravante di aver commesso il fatto a seguito di manovra di inversione del senso di marcia in prossimità o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi».

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