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Morti sospette e sanità al collasso, irrompono i Verdi

“Ispezioni immediate negli ospedali campani per capire perché si verificano tante morti sospette e per individuare e punire il personale, sanitario e non, che svolge il suo lavoro senza il rispetto delle più elementari regole etiche e morali, rendendo inutile il lavoro di chi vuole impegnarsi per offrire un servizio sanitario degno di questo nome”.
Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare di Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, citando il caso di Maria Diotallevi, la giovane mamma morta dopo essere stata dimessa con la diagnosi di influenza dal pronto soccorso dell’ospedale Rizzoli di Ischia, quello di medici e infermieri che si fotografano in sala operatoria con i pazienti intubati e sotto anestesia e la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Frattamaggiore, allagato per le piogge di fine ottobre e ancora inutilizzabile.
“Alla famiglia della ragazza morta va tutta la mia solidarietà, con l’augurio che sia fatta chiarezza al più presto sulle eventuali responsabilità, mentre chi si è fatto il selfie con gli ammalati in sala operatoria deve essere identificato e punito con una sospensione” ha precisato Borrelli per il quale “per le direzioni degli ospedali non dovrebbe essere difficile risalire a chi non ha avuto alcun rispetto per la dignità dei pazienti”.
“La sanità campana deve essere rivoluzionata, ma, intanto, bisogna intervenire nelle situazioni più evidenti e cominciare a dare segnali anche individuando e punendo i colpevoli di episodi come questi accaduti in questi ultimi giorni” ha aggiunto Borrelli per il quale “bisogna continuare a lavorare con la massima velocità, come s’è fatto con l’approvazione in Commissione sanità del disegno di legge che porterà all’abolizione dell’Arsan”.
“C’è tanto lavoro da fare perché la precedente amministrazione ha lasciato un’eredità spaventosa fatta di carrozzoni, inefficienza e incapacità” ha concluso Borrelli fiducioso perché “la strada intrapresa va nella direzione auspicata dai cittadini che chiedono una sanità migliore e di non essere costretti a emigrare o a pagare per potersi curare”.

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