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Morti sospette in municipio, l’elenco si allunga

Nuova denuncia pubblica dell’ex consigliere comunale Luca Spignese che al già copioso elenco di decessi tra dipendenti comunali in servizio in Comune aggiunge i recenti casi di Gianni Mattera e Salvatore Califano. Le perplessità e gli interrogativi su numeri e statistiche che sono oggettivamente preoccupanti, poi l’atto d’accusa

Una prima denuncia pubblica, una replica di tenore scientifico a voler tenere lontane paure e sospetti. Adesso, però, sulle morti sospette tra i dipendenti comunali di Ischia, l’ex assessore e consigliere comunale Luca Spignese torna a farsi sentire. Sempre numeri alla mano, ricordando alla comunità ed agli amministratori locali che l’elenco di vittime – peraltro statisticamente già numeroso – si è ulteriormente arricchito. Il sospetto è che a generare questi decessi possa aver contribuito anche un eccesso di radon proveniente dal sottosuolo (ricordiamo che la sede delle ex Antiche Terme Comunali è di fatto annessa al palazzo municipale di via Iasolino). Nella sua nota trasmessa ancora una volta agli organi di informazione, Spignese è perentorio nella sua esposizione iniziale e scrive: “L’elenco delle persone decedute ancora in servizio o dopo aver lavorato presso il Municipio di Ischia aumenta. Una circostanza rilevata ed attenzionata da Luca Spignese, ex assessore ischitano. Negli ultimi giorni ci hanno lasciato altri due ex dipendenti: Gianni Mattera e Salvatore Califano: erano in pensione, ma non erano molto anziani, per cui ritengo che entrino a buon diritto nell’elenco dei lavoratori comunali scomparsi per malattie o eventi sia oncologici che cardiovascolari. Aggiornando l’elenco, risulta che dal 2011 al 2024 sono morti ben quattordici dipendenti del Comune di Ischia, molti dei quali ancora in servizio o da poco andati in pensione. Una media che, con questi ultimi due scomparsi, aumenta ad oltre un dipendente all’anno, su una popolazione media di circa 80 unità lavorative: una percentuale sconvolgente”.

“Perché tardano a intervenire ASL e Ispettorato del Lavoro, così solerti in altre situazioni? E perché la sede municipale non viene dirottata presso il Centro Polifunzionale?”

Che ci sia o meno un nesso, non c’è dubbio che le statistiche siano senza dubbio un qualcosa di anomalo. Luca Spignese prosegue: “Purtroppo i fatti e gli avvenimenti accadono lo stesso e non si curano del silenzio del sindaco Enzo Ferrandino, né stanno a sentire le rassicurazioni del prof. Agostino Mazzella, esponente della maggioranza appiattito sulle posizioni del sindaco. La gente che lavorava a via Iasolino continua a morire, sia in servizio che dopo pochi anni di pensione”. Poi Spignese riporta anche l’elenco dei deceduti aggiornato ad oggi: “Nel 2011 Franco Calise muore per un infarto. Aveva 57 anni. Nel 2012 Ciro Curci viene stroncato da un tumore. Aveva 54 anni. Nel 2013, a 62 anni, Giuseppe Serpe viene sopraffatto da un aneurisma cerebrale. Nel 2014 tocca ad Anna Maria Tedesco andarsene per un cancro. Aveva 59 anni. Sempre nel 2014, dopo pochi mesi di pensione, muore anche Raffaele Del Prete, a causa di un infarto. Nel 2015 Giovanni Di Scala, meglio conosciuto come ‘Houston’, ex vigile urbano, poi per lunghi anni distaccato presso gli uffici comunali, muore dopo una lunga lotta contro il cancro. Aveva 62 anni. Nel 2016 Ciro Di Scala, vigile urbano, si spegne a 60 anni per un tumore. Nel 2017 ci lascia anche Mario Liguori a 73 anni. Nel 2019, a 70 anni, appena andato in pensione, si spegne Franchino Mazzella per un cancro ai polmoni (e non era nemmeno un fumatore). Nel 2023 se ne vanno in due: Luigi D’Ambra, 64 anni, ancora in servizio, e Rita Barbaruolo, 72 anni. Entrambi per malattia. E quest’anno, 2024, ci salutano anche Anna Mazzella, 65 anni, per cancro; Gianni Mattera, 77 anni, per cancro; e Salvatore Califano, 75 anni, per problemi cardiovascolari”. La nota dell’ex consigliere comunale si chiude con una serie di perplessità, considerazioni e soprattutto interrogativi: ““Vorrei sapere – conclude Luca Spignese – quando e se il sindaco ed i suoi yes man prenderanno una posizione sulla vicenda. E soprattutto vorrei sapere perché l’Asl e l’Ispettorato del Lavoro, così solerti verso altri soggetti ed altre situazioni, in questo caso tardano ad intervenire. Che accade al Municipio di Ischia? Siamo di fronte ad un ambiente di lavoro insalubre? C’è qualche tipo di inquinamento ambientale locale? Perché non si sposta la sede municipale presso il  Centro Polifunzionale? Era una mia idea quando ero in politica: il sindaco la applichi, gli prometto che non ricorderò a tutti che era stata una mia pensata”.

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Carlo

Cosa dice il Responsabile della sicurezza? Ha verificato il livello di Radon? Ho prende solo la parcella? La stessa situazione di rischio è presente anche alle scuole medie e nell’ex tribunale.. ma nessun dirigente provvede a fare le misurazioni ?

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