CRONACA

Per i “risparmiatori” ischitani e vacanzieri si profila il problema della possibile perdita delle spiagge libere

Ischia contava 13 spazi liberi sufficientemente capienti per un gran numero di bagnanti. Casamicciola annovera solo 3 spazi, Lacco Ameno 5, Forio 7, Sant’Angelo 2, Barano 4

In tempo di continua crisi economica anche Ischia ne patisce gli effetti, negativi naturalmente, per cui va giustamente di moda senza sosta la politica del risparmio. Sull’isola non si va per il sottile. Boutique alla moda e stabilimenti balneari sono le attività che maggiormente segnano il passo. Ischitani e turisti gà si fanno i conti in tasca per la prossima stagione turistica e pensano di doversi limitare nelle spese per la prossima estate 2020 privandosi del superfuo. Niente spese pazze e nemmeno svaghi da far soffrire il proprio portafogli. Chi andrà al mare, probabilmente vedrà ridotti i propri spazi di spiaggia libera abituati come si era a servirsene. Non tutti gli ischtani lo facevano, ma buona parte e molti villeggianti, da Ischia a Sant’Angelo evitavano la sedia a sdraio, ombrellone e cabina-spogliatoio a pagamento presso stabilimenti balneari organizzati, per utilizzare invece quegli spazi di spiagge libere che per fortuna i comuni isolani assicurano alla collettività, mantenendoli lontani dai continui assalti dei privati pronti ad impossessarsene previo concessione dell’Ente pubblico (il Comune ha respinto con decisione le insistenze dell’Hotel Miramare e Castello per la spiaggia libera del Muro Rotto ).

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I tratti di spiaggia libera sull’isola oggi in buona parte corrosi dal mare sono tanti, per altro, finchè esistenti, anche abbastanza curati dai Comuni che ne detengono la proprietà. Ischia ad esempio, dalla spiaggia di San Pietro a Cartaromana, lungo il Lido e la Mandra, conta 13 spazi liberi sufficientemente capienti per un gran numero di bagnanti. Casamicciola annovera solo 3 spazi, Lacco Ameno 5, Forio 7, Sant’Angelo 2, Barano 4. Questi bagnanti al risparmio, chiamiamoli così, attrezzati di tutto punto, con sedia, ombrellone, materassino elioterapico, palette e secchielli per i bambini di solito occupano con soddisfazione le spiagge libere dell’isola facendo registrare nelle proprie tasche un risparmio complessivo per decine di migliaia di euro al giorno. Il che, se incide negativamente sull’incasso dei titolari degli stabilimenti balneari organizzati, e quindi sull’economia del settore, fa felice di contro chi adotta la linea dello “spendere meno” per far quadrare i propri conti. Quest’anno probabilmente non sarà così. La natura ha fatto ciò che ha voluto riducendo le certezze e le speranze. Ma le cose potrebbero cambiare se le spiagge dell’isola con possibili scossure di primavera, torneranno come prima.

michelelubrano@yahoo.it

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