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Musica in scena, l’orchestra dell’IC “V. Mennella” finalista con Rossini al Premio Teatro San Carlo

Gianluca Castagna | Napoli – «Un saluto particolare voglio farlo alla scuola di Lacco Ameno, duramente colpita dal sisma. Gli studenti hanno continuato a studiare, a suonare e quindi a sperare».
In queste parole, pronunciate dalla Sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli Rosanna Purchia, è racchiuso il senso più alto della partecipazione alla finale del Premio San Carlo dell’orchestra musicale dell’Istituto Comprensivo “V. Mennella”.
La musica, in un momento così difficile per la comunità, è diventata così strumento di rinascita e occasione di riscatto.

Trentasei giovani studenti di seconda e terza media (più tre percussioniste della prima) nel teatro più antico e prestigioso d’Europa, sul palcoscenico dove si sono esibiti e si esibiscono ancora i musicisti più importanti del mondo. La sensazione tangibile di percorrere gli stessi spazi attraversati da Verdi, Donizetti, Bellini, Paisiello e il giovane Mozart. Il tempio sacro dove Gioachino Rossini visse una delle sue stagioni più importanti e prolifiche.
Proprio al musicista pesarese è stata dedicata la nona edizione del Premio, a cui hanno partecipato tutte le scuole italiane con indirizzo musicale con una selezione durissima che ha portato nel celeberrimo teatro napoletano il meglio di quanto espresso dalle scuole del territorio.
Forte è stata l’emozione degli insegnanti e dei tantissimi genitori accorsi per applaudire i propri figli. Forte è stata l’emozione del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, che ha voluto accompagnare personalmente l’orchestra in questa giornata che molti non dimenticheranno. E forte è stata anche l’emozione della Preside Assunta Barbieri, che ha caparbiamente voluto che il suo giovane ensemble musicale, malgrado la mancanza di una sede adeguata, non rinunciasse a un’esperienza impegnativa, di spiccato interesse artistico e soprattutto di alto valore formativo.

«Sono molto felice dei risultati conseguiti», afferma la Dirigente Scolastica «E’ stato un anno complicato, difficile, mi sono battuta perché i miei studenti non venissero penalizzati dalla carenza di aule dopo il sisma. Abbiamo ripiegato su Villa Gingerò dove, con qualche accorgimento, siamo riusciti a svolgere tutte le lezioni di musica e a prepararci per le tante competizioni a cui abbiamo partecipato quest’anno e che ci hanno regalato immense soddisfazioni. Ringrazio il Sindaco Giacomo Pascale, Katia Massaro che ci ha concesso la disponibilità degli spazi del Museo dei cetacei e tutte le famiglie di questi splendidi giovani musicisti. Esibirsi nel tempio sacro della musica, dell’arte e della cultura, con orchestre scolastiche di livello altissimo, è stata un’emozione enorme. Per noi è già una vittoria.» «La cosa più bella – continua la Barbieri – è pensare che questi ragazzi non dimenticheranno mai questa giornata per tutta la loro vita. Potranno dire di aver suonato al San Carlo. E’ stato bellissimo vedere l’orgoglio di tanti genitori e tante nonne che nella loro vita non erano mai entrate al Teatro San Carlo e oggi sono riuscite a farlo».

Gli studenti dell’IC “V. Mennella” hanno eseguito, come da regolamento, una composizione di Rossini: l’Allegro con brio dall’Overture del “Barbiere di Siviglia”. L’effetto sonoro è straordinario; del resto l’acustica del teatro è tra le più belle al mondo. In platea e sui palchi del San Carlo, molti con gli occhi lucidi per l’emozione, mentre gli studenti tutti serissimi e concentrati come professionisti, hanno eseguito la partitura diretti dal Maestro Raffaele Ungaro e supportati dietro le quinte dagli altri professori di concerto: Renata Della Monica, Angelo Ricci, Giovanni Castagna. Una festa della musica che fa scuola, per una scuola che non ha mai rinunciato, nemmeno nei giorni più difficili, a fare musica.
«Nella categoria dove abbiamo partecipato (scuole secondarie di primo grado a indirizzo musicale) siamo stati selezionati solamente in due» commenta il Prof. Ungaro. «Distaccando qualitativamente, non di poco, tutte le altre scuole iscritte al Concorso. Un risultato che ci riempie di orgoglio e ci ripaga di tutti i sacrifici che abbiamo sostenuto nel corso dell’anno. L’esecuzione dell’Allegro con dall’Overture del Barbiere di Siviglia è tecnicamente avvenuta a freddo. Abbiamo dovuto tagliarla per il minutaggio consentito, quindi si parte subito con un tempo molto sostenuto, marcato, deciso. I ragazzi l’hanno eseguito saltando le prima 24 battute. Se questo non costituisce un problema per un musicista professionista, è stato molto impegnativo per un’orchestra di ragazzi. Che hanno saputo tenere a bada l’emozione di trovarsi nel più antico teatro lirico d’Europa, con un’acustica particolare che per loro ha rappresentato una novità assoluta».

Tantissimi applausi, alla fine dell’esecuzione, per gli studenti di Lacco Ameno. Un’esibizione di grande armonia dove ogni singolo ha trovato espressione nel suono collettivo, artistico e umano.
«L’orchestra del “V. Mennella”, come tutte le orchestre scolastiche – commenta la D.S. Barbieri – rappresenta un formidabile esempio di cittadinanza attiva. Lavorano insieme per un obiettivo comune. In questo caso, una competizione sana con al centro la musica. Un linguaggio universale, compreso da tutti, per questo l’emozione è stata così grande».
Una realtà destinata a sciogliersi, quando terminerà il ciclo di studi?
«Adesso i ragazzi vogliono andare in vacanza, e hanno ragione», confessa la preside. «A metà luglio però pensiamo a un’altra esibizione in occasione di una mostra sulla sismologia a Villa Arbusto». «Non so se tutti continueranno» chiosa. «Sull’isola d’Ischia abbiamo quattro scuole medie con indirizzo musicale, ma nessun un liceo musicale. Molti di questi ragazzi, terminata la scuola secondaria di primo grado, smetteranno di suonare. Un peccato, perché tra di loro ci sono veri talenti. Il mio sogno è quello di avere anche a Ischia un Liceo musicale come quelli che abbiamo visto esibirsi al Teatro San Carlo. Mi batterò perché questo possa avvenire, spero di riuscirci.»

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La soddisfazione dei genitori
Katja Mennella, «Gratificazione enorme dopo un anno di impegno e sacrifici 

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Trepidazione mista a grande orgoglio e soddisfazione. Sono questi gli stati d’animo dei tanti genitori che hanno accompagnato i loro figli alla finale del Premio San Carlo. «E’ vero, come mamme eravamo un po’ ansiose, forse più dei nostri figli» ci racconta Katja Mennella, madre di Vincenzo Zavota, uno dei 35 giovanissimi studenti dell’Orchestra “V.Mennella”. «Ma eravamo anche molto eccitate di vederli suonare in una cornice così prestigiosa. Non capita tutti i giorni e non è da tutti. Penso sia la prima volta che una scuola isolana si sia esibita in un contesto così importante».
«Siamo molto contente per i nostri ragazzi, che hanno vissuto un anno molto difficile, faticoso, per tutti i disagi del terremoto. Conciliare la didattica ordinaria con gli impegni e lo studio musicale non è stato facile per loro. Mio figlio, che suona il clarinetto e come solista ha vinto anche il Premio Mennella, è in terza media, tra pochi giorni dovrà sostenere l’esame e l’impegno, quindi, è stato enorme». E dopo? «Vincenzo ha la musica dentro, per questo ha scelto l’indirizzo musicale e credo che, in qualche modo, coltiverà questa sua passione anche dopo. Una passione che tra l’altro condividiamo. Io suono, quindi è nato nella musica, mi riprende perfino se sbaglio. Se continuerà? Voleva andare al Conservatorio, a 13 anni mi è sembrato troppo presto. Prima le superiori, gli ho detto, poi vediamo».

 

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