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Napoli difende a spada tratta i litorali dell’isola d’Ischia

Anche i litorali di Forio e Lacco Ameno figurano nell’intervento

di Sara Mattera

ISCHIA – Tutelare e salvaguardare  le coste è  diventata  una necessità sentita da amministrazioni e associazioni italiane, soprattutto in un periodo, come quello attuale, in cui il nostro pianeta è sempre più minacciato dall’inquinamento e dagli abusi che l’uomo continua a perpetrare ai danni dell’ambiente. E la salvaguardia del mare e dei tratti costieri è diventata un obiettivo pregnante anche per la Regione Campania che, con spiagge sempre più in via di erosione, è interessata, purtroppo, da problemi di stabilità delle coste legati alla presenza di opere portuali ed edilizie che, nel corso nel tempo, hanno creato varie criticità ai litorali adiacenti. Sulla scia di queste problematiche, quindi, la Regione Campania e, in particolar modo, la Città Metropolitana di Napoli, ha approvato, nei giorni scorsi, una serie di interventi tesi a valorizzare e salvaguardare le coste dell’area flegrea.

Quindici, fino ad ora, sono gli interventi approvati dall’ente napoletano, per il triennio 2016-2018, alcuni dei quali riguardano anche la nostra isola e, in particolar modo, i Comuni di Forio e di Lacco Ameno. Tra i progetti in corso di realizzazione, infatti, troviamo, in primis, la messa in sicurezza del costone sottostante la strada costiera di Via Mazzella, nel Comune di Forio, la zona che conduce dal porto a Citara. Un’opera, quest’ultima, per la quale sono stati stanziati circa 600 milioni di euro e di cui si era cominciato a parlare nel lontano 2013 quando il costone in questione aveva iniziato a manifestare segni di cedimento, mettendo così a rischio l’incolumità umana. Per la messa in sicurezza della zona, quindi, appena qualche giorno fa, è stato pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori che prevedono – stando al progetto stilato e approvato nella Conferenza dei Servizi tenutasi lo scorso Ottobre – il rivestimento del costone pericolante con materiale lapideo. Il Comune di Lacco Ameno, invece, sarà interessato da opere di riconfigurazione delle scogliere, rifacimento dei manufatti e ripascimento del lungomare, per una cifra pari a circa 500 mila euro.

I tempi per l’attuazione di questo progetto, però, sembrano essere molto più lunghi di quelli del Comune di Forio. Difatti, al momento, il progetto è ancora nelle fasi preliminari e si aspetta ancora la sua approvazione definitiva e la convocazione della Conferenza dei Servizi. In questa lista progettuale stilata dalla Città Metropolitana di Napoli, rientra però anche il progetto inerente la protezione e riqualificazione del tratto di costa sottostante Cava Grado, nel Comune di Serrara Fontana (i cui lavori sono stati già avviati nei mesi scorsi) e la messa in sicurezza della Baia dei Maronti di cui abbiamo già parlato, nei mesi scorsi, in precedenti edizioni de “Il Golfo”.

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Sotto la lente d’ingrandimento dell’ente napoletano, però, non ci sono soltanto le coste della nostra isola, ma anche quelle della vicina Procida, per le quali sono previsti diversi interventi, tra cui la messa in sicurezza del versante di Punta Pizzaco, la sistemazione del versante in località Punta della Lingua, l’intervento di protezione del costone di Santa Margherita e il rafforzamento corticale del costone in località “Le Grotte”. I progetti in questione – ricordiamo – rientrano nell’ambito delle finalità dell’asse strategico n. 3 del Documento Unico di Programmazione 2014-2016 dell’ente denominato “Pianificazione territoriale, reti strutturali e sostenibilità ambientale” e attuato in collaborazione con i Comuni e la Regione  Campania,

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Insomma, l’amministrazione campana sembra essere sempre più decisa a salvaguardare i litorali costieri dell’area flegrea che rappresentano un patrimonio naturale di inestimabile valore, sempre più a rischio, però, di cementificazione. Un recente studio sulle trasformazioni avvenute negli anni lungo le coste italiane ha rilevato, infatti, che su 360 km di costa campana, oltre il 50% sono quelli urbanizzati e trasformati per usi residenziali e turistici. Il monito relativo alla salvaguardia dei paesaggi costieri italiani arriva, però, non solo dalla Regione Campania, ma anche da Legambiente che, di recente, ha realizzato anche un dossier al fine di incentivare le amministrazioni del Bel paese a tutelare le coste prima che sia troppo tardi.

 

 

 

 

 

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