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Napoli, nell’archivio perduto spunta un pezzo di Serrara Fontana

dalla Redazione

ISCHIA. La storia dell’isola che si intreccia alla storia d’Italia e, più in generale, con una delle pagine più oscure del ‘900. Negli archivi perduti recuperati dall’oblio del Real Albergo dei Poveri di piazza Carlo III emerge uno spaccato dell’isola che in molti ignorano ma che esiste e che viene tramandato di generazione in generazione. Quei documenti li ha scovati il Mattino nella struttura commissionata da Carlo III di Borbone e realizzato dall’architetto fiorentino Ferdinando Fuga, cui oggi è intitolato il palazzo. Tra documenti e registi accantonati in scatoloni ci sono due documenti risalenti al 1938 emessi dal comune di Serrara Fontana. È l’anno delle leggi razziali e sui due francobolli, annullati dalla Pretura di Ischia, campeggia proprio Vittorio Emanuele con la dicitura “Re d’Italia e d’Europa”.

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