CULTURA & SOCIETA'

Al Vatoliere l’unica Chiesa dedicata al grande Patrono Vescovo

La solennità di S. Alfonso Maria de’ Liguori martedì 1 agosto

di PASQUALE  BALDINO e i suoi Tralci

Molto formativo Triduo di preparazione nei festeggiamenti in onore di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori al Vatoliere (unica Parrocchia dedicata a questo Santo), frazione di Barano d’Ischia posta su un suggestivo ampio cratere chiamato “cosso” e che nei registri parrocchiali è nominata anche Crateliere. Il triduo con coroncina al Santo comincerà, come ogni anno, oggi 28 luglio sino alla solennità del 1° agosto con la processione al termine della S.Messa e alla reposizione della Statua del Santo napoletano. Ad annunciare la Parola di Dio don Antonio Scala. 

Di nobile famiglia Alfonso Maria de’ Liguori era nato a Napoli il 27 settembre 1696, primo di otto figli di Giuseppe Liguori e della brindisina Anna Maria Cavalieri. D’ingegno acuto a soli dodici anni s’iscrisse all’Università di Napoli e quattro anni dopo conseguì il dottorato in diritto civile e canonico, dopo aver anche sostenuto un esame col grande filosofo e storico Giambattista Vico. Una dura sconfitta nella sua carriera professionale di legale fece maturare in lui la consacrazione al Sacerdozio che avvenne il 17 dicembre 1726, all’età di trent’anni, nonostante la contrarietà del padre. Durante il terremoto a Foggia si recò in Capitanata ed a 36 anni lasciò definitivamente Napoli ritirandosi a Scala (in provincia di Salerno) e poi a Liberi (Caserta) ove fondò l’ordine dei Redentoristi. Geniale compositore, Sant’Alfonso è l’autore del celebre canto natalizio “Tu scendi dalle stelle”. Famosi sono gli eventi della sua miracolosa bilocazione a Roma per assistere Papa Clemente XIV che stava morendo. Alla fine si trsferì nella casa dei Redentoristi a Pagani ove morì il 1° agosto 1787 e l’urna contenente le sue Reliquie sono state sulla nostra isola da 19 al 29 maggio 2013 in occasione del 50° anniversario di fondazione della rettorìa della Chiesa di S. Alfonso al Vatoliere (1963-2013) ed il 25° di ordinazione sacerdotale del Parroco don Aniello Pascale. La Chiesa fu dedicata a S. Alfonso secondo la bella volontà del generoso e pio donatore del terreno che si chiamava appunto Alfonso D’Acunto. 

 “Ci prepariamo a celebrare la solennità di Sant’Alfonso M. de Liguori nostro celeste Patrono. La festa di quest’anno la vivremo nella celebrazione del cammino sinodale che la Chiesa universale sta compiendo. ‘UNA CHIESA CHE SI PONE IN ASCOLTO DELL’UMANITA’, PER SERVIRE’. Il nostro Sant’Alfonso ha fatto dell’ascolto la peculiarità del suo servizio. Stare in mezzo alla gente, ascoltandone le voci e raccogliendone le speranze,confrontarsi con la concretezza del loro vivere, costituisce il motivo del suo essere sacerdote prima e fondatore della Congregazione del SS. Redentore dopo. La celebrazione della sua festa segni il passo all’inquietudine per il bene da fare e orienti i nostri passi sulla via dell’amore tracciata da Cristo Redentore. Don Antonio Scala”

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