ARCHIVIO 5

La “preghiera” di Trofa non impietosisce Enzo: gli “scissionisti” restano fuori

ISCHIA. Da una parte c’è chi teme il peggio, dall’altra chi consiglia il suo interlocutore di non nutrire preoccupazioni, dall’altra ancora chi prova a scardinare un muro per rientrare nei giochi magari facendo da “cavallo di Troia”. E poi, ultimo ma non ultimo, c’è chi ascolta con attenzione ma dice che per adesso non se ne parla proprio, perché in fondo chi tradisce una volta tradisce sempre e dunque è meglio lasciare che almeno per un po’ di tempo il polpo possa cuore nella sua acqua, volendo citare l’antico adagio. Eh già, perché la politica ischitana vive un periodo di stasi ma anche decisamente comico, specialmente se si pensa all’atteggiamento del gruppo consiliare Vivere Ischia, capace da fine maggio ad oggi di essere straordinariamente camaleontico. Dapprima un documento di sfiducia e di condanna verso l’operato del sindaco Enzo Ferrandino, mai concretizzatosi ufficialmente in un distacco dall’attuale maggioranza. Poi un mezzo riavvicinamento o qualcosa di più nel corso dell’ultima seduta di civico consesso – quella agostana – nella quale ci si è astenuti sul bilancio e si è votato a favore su un altro argomento del primo cittadino e dei suoi. Un atteggiamento che ha voluto rappresentare un messaggio per far capire che la porta è ancora aperta, che i margini per la trattativa e la riappacificazione ci sono eccome. Non è un caso che proprio in sala consiliare, al termine di quel consiglio comunale a tratti surreale, il capogruppo Pasquale Balestrieri in un’intervista all’emittente locale Teleischia fece notare il fatto che Vivere Ischia si fosse sempre sentita parte integrante della maggioranza e che se qualche addebito era stato mosso (chiamalo addebito, ndr…) questo era successo soltanto per pungolare l’amministrazione e sensibilizzarla a dare un’accelerazione per risolvere quelli che comunemente vengono definiti i “problemi del paese”.

Insomma, non ci vuole molto a capire che le idee in casa Vivere Ischia sono poche e pure confuse. Sarà che evidentemente Pasquale Balestrieri, Carmen Criscuolo, Maurizio De Luise e Massimo Trofa non sanno che pesci prendere senza che a guidarli ci sia il “padre putativo” Giosi Ferrandino: ma l’europarlamentare negli ultimi tempi è (comprensibilmente) impegnato a gettare le basi un po’ in tutto il sud Italia per tentare la caccia alla riconferma alla poltrona di Strasburgo con le elezioni in programma a maggio 2019 e dunque molto più vicine di quanto si possa credere. Evidentemente l’ex primo cittadino ha poco tempo da dedicare ai suoi che dunque “girano a vuoto”. O meglio, stanno cercando di scardinare la resistenza di Enzo Ferrandino rimediando però figure barbine con la pala. In molti ricorderanno le preoccupazioni – o presunte tali – di Luigi Boccanfuso, che anche nei giorni scorsi confrontandosi con alcuni esponenti della maggioranza non ha nascosto il timore della possibile defnestrazione della figlia dall’attuale giunta municipale per far posto a Carmen Criscuolo, unica quota rosa del gruppo dei cosiddetti “scissionisti” (o presunti tali, verrebbe da pensare a questo punto). Ma dalle stanze dei bottoni l’ipotesi continua ad essere categoricamente esclusa e non a caso lo stesso Enzo Ferrandino non molto tempo fa era stato categorico in un’intervista rilasciata al nostro giornale: “La Giunta non si tocca, non ci sono i presupposti per alcun rimpasto”. Vero che in politica tutto è mutevole, ma le strategie avrebbero imposto – in caso di situazione ballerina – un atteggiamento meno “perentorio”.

Le preoccupazioni di Boccanfuso sono dettate dal ruolo di ariete che da qualche tempo a questa parte ricopre Massimo Trofa, il quale di fatto sta svolgendo le funzioni di mediatore. Secondo quanto si racconta nei corridoi del palazzo municipale di via Iasolino il geometra praticamente ogni mattina si “apposta” fuori alla stanza del sindaco, aspetta di essere ricevuto e una volta dentro gli propone di far rientrare tutti i quattro in maggioranza, allargando così la coalizione di governo e blindando definitivamente un’amministrazione in questo momento decisamente risicata dal punto di vista numerico. Il problema è che Enzo Ferrandino lo ha respinto più volte al mittente in maniera chiara e netta: “Nessun allargamento, la maggioranza resta quella attuale”, il modo con il quale ha rimesso alla porta il suo interlocutore. Ed il discorso del primo cittadino non fa affatto una piega. Da una parte Enzo teme che si possano rompere le “giarretelle” con alleati quali Antonello Sorrentino e Antonio Mazzella, ritenuti più affidabili degli scissionisti, in base a quel principio secondo il quale chi tradisce una volta tradisce sempre. E poi, ritornando a quanto dicevamo in apertura, non manca il sospetto che il riavvicinamento possa essere una mossa per minare l’attuale maggioranza dall’interno. Insomma, “cca nisciun è fess”, sembra voler dire il buon Ferrandino. Che certo, si potrebbe prima o poi trovare incartato non riuscendo più a far fronte ai “desiderata” di un gruppo dove ogni singolo di fatto può chiedere ciò che vuole (forte di un “voto” pesantissimo e decisivo), ma se proprio un giorno si dovesse “cadere” evidentemente è meglio farlo con l’attuale scenario. Che dire, nella vita si campa pure di soddisfazioni. Sempre che le si voglia definire tali. E forse quattro anime in pena che vagano senza una meta fissa rientrano nella categoria.

 

 

Ads
Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex