CRONACA

Negato il diritto alla salute dei cittadini delle isole campane

Dopo gli eventi degli ultimi giorni Federconsumatori Campania ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica. Giaquinto: “Riunione in Prefettura senza risposte”

Non si placano le forti polemiche che in questi giorni stanno riguardando alcuni servizi sanitari delle isole del Golfo di Napoli nello specifico il trasporto di ambulanze, con ammalati a bordo, sulle navi traghetto che collegano le isole con la terraferma a cui, ad oggi, viene negato l’imbarco.

Sull’argomento, dopo gli episodi che si sono verificati nelle ultime ore, Federconsumatori Campania si schiera accanto ai cittadini delle Isole di Capri, di Ischia e Procida per garantire l’imbarco delle proprie autoambulanze con pazienti gravi a bordo, ora negato dai comandanti dei traghetti delle compagnie di linea.

“Le compagnie di navigazione del golfo, senza alcun preavviso, – si legge in una nota dell’Associazione – hanno deciso di ottemperare in maniera arbitraria e forzosa ad un decreto datato 2001 in cui si danno disposizioni sulle navi traghetto ro-ro (trasporto veicoli e passeggeri) per la sicurezza a bordo, in cui si indica che nei garage dei traghetti nessun passeggero durante la traversata può rimanere. Tali prescrizioni fino ad ora non erano mai state applicate ai pazienti non deambulanti che rimanevano con i medici a bordo delle ambulanze anche e soprattutto per le terapie in atto a bordo del veicolo.

Ricordiamo che oltre ai trasferimenti di pronto soccorso, che dalle isole si recano d’urgenza verso gli ospedali della Città di Napoli, esistono trasferimenti per pazienti oncologici e di altre gravi patologie che hanno bisogno di cure e che hanno diritto alla mobilità sanitaria ed  un trasporto sicuro con le autoambulanze delle associazioni di volontariato che operano sulle isole!”

«Federconsumatori già si è attivata con un esposto alla Procura della Repubblica sulla questione, ma – dichiara il Presidente Regionale Rosario Stornaiuolo, a nome delle sedi di Ischia e Capri, Procida – questa storia è tanto assurda quanto gravissima. Si sta calpestando il diritto costituzionale alla salute ed alla dignità delle persone, i capresi, gli ischitani ed i procidani sono cittadini che su questo tema già devono affrontare uno svantaggio insulare, non imbarcare malati a bordo delle autoambulanze è disumano e combatteremo strenuamente questa assurdità. Proponiamo al Prefetto ed al Ministro di intervenire immediatamente in deroga a questo decreto e continuare come prima ad imbarcare e nelle more di obbligare le compagnie marittime a dotarsi a questo punto di ascensori e spazi, sale, per accogliere pazienti. Inoltre – conclude il presidente Stornaiuolo –  ricordiamo ai Comandanti delle unità navali che in presenza di autoambulanze di pronto soccorso con malati a bordo si rischia la denuncia per omissione di soccorso».

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A livello istituzionale, intanto, ieri si è tenuta una riunione presso la Prefettura alla presenza del Prefetto, dei sindaci delle isole, la Regione Campania, la Capitaneria e le compagnie di navigazione. “Fin da subito – ha sintetizzato il Sindaco Ambrosino in un post sulla sua pagina facebook -le ambulanze con pazienti potranno imbarcare sulle navi con ponti scoperti. Entro pochi giorni, la richiesta condivisa di deroga per consentire l’imbarco delle ambulanze con pazienti su tutti i traghetti”. Proprio sulle dichiarazioni del Sindaco è intervenuto Giuseppe Giaquinto di “Procida in Movimento” che ha commentato: «Le ambulanze su navi con ponti scoperti potevano già imbarcare le ambulanze prima dell’incontro in Prefettura. Peccato che di mezzi a ponti scoperti nel golfo di Napoli ne abbiamo uno che trasporta rifiuti, un altro che trasporta infiammabili ed un terzo che fa la tratta Procida Pozzuoli. Tutto il restante naviglio è a ponti chiusi. Molte delle navi in servizio non hanno neanche un ascensore per far salire chi ha problemi ai saloni superiori. Di questo se ne è parlato in Prefettura? Ancora un annuncio inutile a danno dei diritti sacrosanti dei cittadini delle isole campane. Qualcuno, piuttosto, si è interrogato su come mai questo problema non è scoppiato in altre isole d’Italia e su tratte servite da compagnie che operano negli altri arcipelaghi? In prefettura, in pratica, non hanno garantito, al momento, nulla ai cittadini delle isole campane. Questa la verità. Prima di fare annunci – conclude Giaquinto – sarebbe opportuno capire se si è all’altezza di rappresentare le esigenze dei propri cittadini e “battere” i pugni sul tavolo di fronte ad esseri umani che in queste ore vengono scaricati come sacchi dai mezzi di soccorso”.

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