LE OPINIONI

IL COMMENTO Il turismo e le riflessioni post pasquali

Come vogliamo definirla questa Pasqua? La presenza turistica, non registra certo numeri eccezionali, cè una flessione del 20% rispetto al 2019, anno di riferimento prima del Covid. Considerando che stiamo uscendo da due anni di pandemia e con una guerra in atto alle porte dellEuropa, non possiamo che sorridere ai 55.000 turisti che hanno transitato per Ischia per le loro vacanze pasquali. Mentre la vicina Procida registra un incremento del 20% rispetto agli scorsi anni, però incide la curiosità e gli eventi dellattuale capitale della cultura. Ed è la prima volta che si ricomincia a respirare di nuovo la riapertura dopo le restrizioni, si sente il fermento nellaria, legato alle tradizioni che hanno sempre caratterizzato questo periodo dellanno. Ritornano i Misteri del Venerdì Santo a Procida e lActus Tragicus a Forio, manifestazioni che richiamano migliaia di persone che si snodano tra le vie del paese, per seguire i due eventi che sono diventati nel corso degli anni sempre più seguiti. Anche i vip non mancano, cè chi come Simona Ventura ed il suo compagno Giovanni Terzi, hanno preferito trascorrere qualche giorno al Regina Isabella in tranquillità, rilassandosi nella spa del prestigioso albergo, anche Luca Zingaretti e sua moglie, lattrice Luisa Ranieri, reduce del successo di E stata la mano di Dio, candidato allOscar come miglior film straniero, sono stati intravisti per le strade e per vari locali ischitani. Maria Monse dellisola dei famosi, ha scelto la nostra isola per le sue vacanze, mentre ha fatto molto rumore la presenza ad Ischia della nota influencer trash napoletana Rita De Crescenzo. Certo che pubblicità a parte, non influenzerà positivamente in termini di qualità, non me ne voglia, è pur vero che cè posto per tutti ma se questi personaggi per così dire noti, padroneggiano sui social dalla nostra isola, per quanto mi riguarda sicuramente crea un danno allimmagine di notevoli proporzioni.
Ma come li abbiamo accolti i nostri turisti? Ho sentito Luca DAmbra, Presidente degli albergatori: Le presenze ci sono, i numeri si aggirano intorno alle 55000 presenze, molti dei quali sono state presenze veloci, il cosiddetto turismo mordi e fuggi. È assurdo che le corse degli autobus si sono fermate a mezzogiorno, non possiamo dire che ci siamo presentati preparati. Dovremmo ricordarci di tornare ad offrire un servizio adeguato, come ai tempi pre-covid, speriamo che diminuiscono anche i lavori pubblici con tutti i disagi che hanno causato. Purtroppo i ritardi sono dovuti anche per le norme anti covid e anche per la reperibilità dei materiali. Di conseguenza anche alcune strutture alberghiere hanno avuto dei ritardi nelle riaperture. Per quanto riguarda la fascia dei nostri visitatori, non sappiamo ancora quale ha prevalso, però il turismo italiano è più attento sulla spesa, quindi la crisi economica si fa sentire e speriamo che non diventa più evidente. In più si aggiungono i venti di guerra che spirano dal nord e che purtroppo incidono negativamente sulle presenze straniere, basti pensare che solo qualche anno fa, erano proprio i russi a trainare leconomia turistica ad Ischia, i tedeschi sono diminuiti dalleuro in poi e non abbiamo mai conquistato ad oggi gli Americani e gli Orientali che continuano a scegliere la penisola sorrentina.
Ma intanto dove ci stiamo avviando? Verso quale futuro stiamo programmando di proiettare la nostra isola? Una volta nelle strade dello shopping, cerano solo boutique di grandi firme, oppure monomarca con prestigiosi brand italiani e non, noi ischitani per risparmiare dovevamo andare a Napoli per trovare negozi come Benetton o altro, perché abbigliarsi ad Ischia era un lusso che non tutti potevano concedersi, adesso abbiamo tutti negozi che vanno dalla fascia medio-bassa, li abbiamo tutti, compreso Tezenis, fresco di apertura. E sappiamo che i brand più prestigiosi, aprono i loro negozi dopo aver fatto delle indagini di mercato e se sono spariti un po alla volta, dovremo chiederci il perché. Cosa facciamo adesso? Aspettiamo ancora un po, magari di sprofondare più giù o vogliamo tentare di rialzarci? A noi la scelta!

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