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«Nessun pericolo, ecco la verità sui lavori alla Siena»

Gentile Direttore,

da diversi mesi la stampa ischitana si interessa delle metodiche costruttive del noto parcheggio interrato della “Siena” e sofferma l’attenzione sull’”emungimento di acque sotterranee (dichiarato dall’articolista) di portata assolutamente eccezionale per l’isola di Ischia, valutata in 100 litri al secondo”. Da ultimo il giornale da Lei diretto, con un articolo pubblicato il 5 luglio, ha lanciato un nuovo allarme titolando: “troppi rischi alla Siena, si faccia chiarezza per la sicurezza pubblica”. È proprio giusto fare chiarezza ed evitare che ai cittadini vengano propinate notizie ed informazioni prive di qualsiasi fondamento fatturale e scientifico. Ci vediamo costretti pertanto, ai sensi della legge sulla stampa (L. 47/48 art. 8), a richiedere la pubblicazione con lo stesso risalto dato all’articolo sopra citato, della seguente rettifica e precisazione:

“La Turistica Villa Miramare S.p.A., munita del permesso a costruire rilasciato dal Comune di Ischia previo parere favorevole di tutti gli Enti legislativamente interessati, ha realizzato, in loc. Siena, tra Via del Seminario e Via Pontano, una sala ipogea polifunzionale, a vocazione culturale, ove sono in fase di conclusivo allestimento gli impianti audio, video e illuminotecnici per l’utilizzo prevalente ad auditorium-teatro. Sono state anche ultimate le opere di consolidamento del terreno nonché quelle di fondazione e contenimento delle aree circostanti e sono in  fase di avanzata esecuzione, avendo oramai quasi raggiunto la quota definitiva, gli scavi per l’alloggiamento di un parcheggio multipiano, anch’esso interrato.

È di tutta evidenza che le esigenze operative impongono di deprimere, temporaneamente, il livello dell’acqua sottostante – che è esattamente quello del mare – e a tale scopo, anche in questo caso con tutte le autorizzazioni di legge, viene captata l’acqua della falda marina e reimmessa in mare nella identica quantità. Nessuna presenza, quindi, di acque dolci e calde ma trattasi, come detto, di acqua di mare che, al fine di consentire l’effettuazione degli scavi prima e la realizzazione della platea di fondo poi, deve essere contenuta limitatamente, si intende, al periodo dei lavori. Ciò esattamente con la stessa tecnica usata per la costruzione della sala, oramai da tempo ultimata, e per la quale le pompe sono state spente e qualsivoglia emungimento è stato sospeso. Così anche per il parcheggio, al completamento del rustico e delle necessarie impermeabilizzazioni tutte le pompe di captazione saranno spente e rimosse. Va ulteriormente precisato che lo sversamento delle acque (marine) di falda nel mare è regolamentato da dettagliato disciplinare che, tra l’alto, prevede la effettuazione ripetuta di apposite analisi che ne confermano le caratteristiche volute dalla legge per la dispersione in mare.

Dalle stesse analisi si ricava la più volte segnalata origine marina delle acque stesse confermata, anche per iscritto, dal geologo Dott. Francesco Martone che ha eseguito le indagini geognostiche del sito. Desideriamo ribadire quindi che i lavori procedono con impegno e sollecitudine senza arrecare danno a chicchessia, meno che mai all’ambiente, al fine di dotare l’isola, entro la fine del corrente anno, di infrastrutture d’avanguardia capaci di contribuire alla riqualificazione del borgo storico di Ischia Ponte con la razionalizzazione dell’enorme traffico e della sosta dei veicoli nelle zone adiacenti oltreché con il lancio di programmi ludici, ricreativi, congressuali a forte contenuto culturale”. Ovviamente ci teniamo a disposizione per meglio illustrare lavori e programmi ove codesta testata lo ritenesse opportuno.

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Con i migliori saluti.

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Turistica Villa Miramare S.p.A.

L’Amministratore Unico

Generoso Paolo Santaroni

 

RISPONDE GAETANO FERRANDINO – Prendiamo atto della precisazione del dott. Santaroni, limitandoci a sottolineare come i rilievi mossi erano certamente non frutto di una arbitraria interpretazione del nostro giornale quanto piuttosto di una nota trasmessa per conto del Centro Studi Isola d’Ischia da Antonino Italiano agli uffici competenti della Regione Campania.

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