CRONACAPRIMO PIANO

Nessun rispetto per i pazienti oncologici: «Mattarella, aiutaci tu»

Accorata lettera indirizzata al capo dello Stato da Silvio Carcaterra, vicepresidente APO ed alle prese con tutti i disagi che si vivono sull’isola per l’assenza di strutture e apparecchiature necessarie per curare chi ha il cancro. L’odissea di lunghe e difficili trasferte raccontate al presidente della Repubblica cui si chiede un significativo intervento

Un grido di dolore. Non il primo, e conoscendo l’indole battagliera di Silvio Carcaterra, vicepresidente APO (Associazione Pazienti Oncologici), c’è da giurare che non sarà nemmeno l’ultima. Nel mirino ancora una volta tutte le difficoltà cui vanno incontro i pazienti ischitani che devono fare i conti con i limiti imposti dall’insularità che si sposano con l’assenza di una serie di apparecchiature e servizi che impongono troppo spesso di doversi recare in terraferma. E non crediamo ci sia bisogno di spiegare quanta fatica costi soprattutto nel momento in cui bisogna sottoporsi a determinate tipologie di cure o trattamenti. Stavolta Carcaterra il suo ennesimo appello lo ha indirizzato direttamente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cui ha trasmesso una lunga e dettagliata nota nella quale riassume tutto quello che non funziona in un “universo” troppo spesso sconosciuto ai più. Silvio esordisce scrivendo: «Egregio Illustrissimo Presidente Della Repubblica Sig. Prof. Sergio Mattarella, mi presento: sono Silvio Carcaterra, vivo ad Ischia (NA), ho 48 anni, sono coniugato e padre di una splendida bimba di 9 anni. La scrivo perché ritengo opportuno informarla in merito ai DISAGI DISUMANI a cui siamo sottoposti noi Pazienti Oncologici. La scrivo o meglio Le Parlo da Protagonista per cui vengo subito al dunque, sto combattendo contro questo “mostro” da circa due anni, e per tutto l’arco di questo periodo voglio rendere noto a Voi i disagi che attraversa ogni singolo paziente oncologico nell’affrontare il “cancro” tutto questo dovuto alle carenze e mancanze di strumentazioni tipo la “Pet-Tac” e Radioterapie”. Cerco aiuto in Voi affinché l’aspetto Sanitario sull’ Isola d’Ischia possa migliorare per poter permettere ai tanti Pazienti di almeno nella malattia di vivere una condizione più agiata e non di sofferenza cosa che ad oggi prevale».

Silvio Carcaterra scende poi nel dettaglio per far capire al suo illustre interlocutore tutti i problemi che si vivono quotidianamente sulla propria pelle: «Cito alcuni dei tanti disagi a cui dobbiamo far fronte ogni santo giorno e ogni qualvolta in occasioni di controllo della malattia stessa. Siamo stanchi di dover andare e venire da Napoli, la malattia ci debilita, ci priva di forze, le cure a prescindere dalle chemioterapie o Radioterapie sono tostissime per cui sia nel periodo invernale o estivo creano non pochi disagi, cattive condizioni meteo d’inverno, sole rovente d’estate, sono due aspetti da tener presente in maniera considerevole perché per il primo si rischia addirittura di non far rientro a casa, è il secondo è nocivo per la troppa esposizione al sole per cui si ripercuote sulla nostra salute. Altro aspetto importante è che ci sono Pazienti come me ad esempio che portano una busta extracorporea, quindi diventa ancor più difficile protrarsi per lunghi spostamenti, da non trascurare poi le spese per raggiungere i centri convenzionati, per gli esami del caso, dico questo perché diversi pazienti non possono affrontare le spese, poi non ne parliamo dell’esenzione la famosa 048 che ad oggi risulta ancora sospesa, è vergognoso perché ad un paziente con patologia grave non andrebbe proprio toccata, forse verrà messa in vigore nuovamente in primis si vociferava per il prossimo maggio adesso dalle ultime informazioni si è saputo che il famoso ripristino è slittato addirittura per luglio. Finora ho cercato d’interpellare in primis tutte le Amministrazioni Locali più quella di Procida, ho interpellato il Ministro Speranza, il Direttore dell’ASL Napoli 2 Nord Sig. Antonio D’Amore, i Direttori dell’ASL D’Ischia i Sig.ri Buono e Postiglione, il Governatore della Regione Campania il Sig. Vincenzo De Luca, il Pontefice Papa Francesco, le Amministrazioni Comunali d’Ischia e Procida, il Presidente dell’ANCIM Dott. Francesco Del Deo: ad oggi il risultato maggiore ottenuto è stato solo qualche incontro con le Amministrazioni Locali ed una risposta dalla Segreteria di Stato Città del Vaticano da parte dell’Assessore Mons. L. Roberto Cona il quale asseriva che non è compito loro intervenire».

E così parte l’appello ufficiale al Capo dello Stato, al quale il nostro concittadino si rivolge in maniera davvero appassionata: «Adesso mi rivolgo a Lei Presidente Mattarella affinché possa spendere qualche parola in maniera efficacie, magari con un sollecito al Ministro Speranza, al Governatore De Luca, al Dir. D’Amore, insieme ai Direttori Buono e Postiglione, quindi a tutti i sopra citati affinché curino l’aspetto sanitario dell’isola d’Ischia perché ad oggi si fa solo lo stretto necessario con strafottenza e superficialità, si pensa soltanto a potenziare strutture ospedaliere in terra ferma (che ben venga) riducendo il nostro unico plesso Ospedaliero A. Rizzoli presente sull’Isola D’Ischia alla normale amministrazione né di più e nè di meno come ho sempre ribadito spero di cambiare opinione, ma al momento è così. Ritengo ad oggi che sia di vitale importanza un altro aspetto che nessuno dei sopra citati prende in considerazione e cioè quello di rendere l’Isola d’Ischia “zona disagiata”. L’Isola D’ischia è una grande realtà, a differenza di come si crede o meglio si cerca d’interpretare ed è inaccettabile che ad oggi nel 2022 con settantamila abitanti nel periodo invernale quest’ultimi nel periodo estivo diventano duecentotrentamila se non di più, non aver un macchinario per la Pet-Tac e ne le Radioterapie, ancora si tarda nel porre fine a questo disagio sanitario a dir poco disumano».

«Siamo stanchi di dover andare e venire da Napoli, la malattia ci debilita, ci priva di forze, le cure a prescindere dalle chemioterapie o Radioterapie sono tostissime per cui sia nel periodo invernale o estivo creano non pochi disagi»

La conclusione di Silvio Carcaterra è davvero una accorata richiesta al Capo dello Stato: «La prego sig. Presidente Mattarella – scrive il nostro concittadino – di raccogliere questo mio Appello non solo per i pazienti oncologici ma bensì per tutta la comunità, ne abbiamo un disperato bisogno. Io penso che si tratti di un problema sanitario nell’interesse della salute di tutti; pertanto le Istituzioni Specifiche non dovrebbero sollevare eccezioni in termini di costi. Infine Sig. presidente Mattarella la prego ancora una volta, il Vostro aiuto è indispensabile, la Vostra parola può dare tanta speranza di prevenzione non solo per i pazienti oncologici, ma anche e soprattutto a coloro i quali godono di ottima salute, tutto ciò con l’augurio che in futuro si pianga di meno e si sorrida di più. Grazie».

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