CRONACA

«Nessuna psicosi, ma ora più che mai restiamo a casa»

L’ansia di Barano, costretta da ieri a fare i conti con dieci casi di positività al Covid-19. Il sindaco Dionigi Gaudioso si appella ancora una volta al buon senso dei suoi concittadini e spiega che i soggetti, tranne il ricoverato in ospedale, stanno tutti bene. Ma c’è lo spettro dell’effetto domino

Il giorno dopo è quello della paura, comprensibile peraltro, della riflessione e – almeno a detta di chi il territorio lo conosce a menadito – anche di chi forse con un pizzico di imprudenza (allo stato dell’arte magari anche più di un pizzico) continua a far finta di nulla e persevera in atteggiamenti che andrebbero evitati. Ma è chiaro che ieri mattina Barano si è risvegliata con un fardello pesante, quello di sette nuovi casi di positività che portano il totale a dieci.

Il che, su un comune di circa novemila anime, è un dato da tenere in debita considerazione. E che secondo alcune stime, che ci auguriamo possano rivelarsi sbagliate, potrebbe essere destinato a crescere. Se il ragazzo tornato positivo dalla vacanza alle Filippine ha finito col contagiare la madre, è verosimile che gli ultimi sette casi siano da circoscrivere a parenti o comunque persone estremamente vicine al 70enne baranese tuttora ricoverato ed intubato presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. In condizioni stazionarie ma che in ogni caso restano preoccupanti. All’interno del nucleo in questione, come detto, ballano almeno altri sette-otto tamponi che non sono stati ancora processati e che potrebbero rendere la statistica ancor più “deflagrante”.

Chi ha appreso nella serata di venerdì l’amaro responso dei tamponi dal Cotugno di Napoli è stato il sindaco di Barano, Dionigi Gaudioso. Il quale certo non avrà dormito chissà quanto e al risveglio, in mattinata, sui suoi canali social ha comunicato con i suoi concittadini scrivendo: “Mio malgrado, debbo comunicarvi che il numero di contagi da COVID-19 nel nostro Comune è salito. Ad oggi sono dieci i casi accertati di positività: solo uno dei soggetti contagiati è in ospedale e le sue condizioni sono delicate, mentre le altre persone sono in isolamento domiciliare e la loro situazione per il momento è sotto controllo. A tutti loro formulo gli auguri per una rapida guarigione ed ai familiari esprimo la mia vicinanza in questo momento difficile. Naturalmente, per motivi di privacy, non posso comunicare i nomi delle persone contagiate. L’invito che rivolgo alla Cittadinanza è sempre il medesimo: non fatevi prendere dal panico, ma abbiate la consapevolezza che il problema è serio e non va affatto sottovalutato. Siate responsabili e non siate egoisti: la nostra salute e quella dei nostri cari è nelle mani di ognuno di noi. Perciò, uscite di casa solo se strettamente indispensabili ed una persona a nucleo familiare. Evitate di fare la spesa quotidianamente. Solo se ci atteniamo scrupolosamente alle regole possiamo uscire da questa situazione. Restate a casa, approfittatene per leggere un libro, per coltivare un hobby, per dedicare più tempo ai vostri cari”. Poi la conclusione: “In ultimo, desidero rivolgere un ringraziamento a coloro che stanno continuando a lavorare per garantire ai cittadini la continuità dei servizi essenziali ed ai volontari. Da parte mia vi assicuro il massimo impegno per fronteggiare questa emergenza. Insieme ce la faremo. Andrà tutto bene!”.

Abbiamo contattato telefonicamente il sindaco baranese nella giornata di ieri ed al telefono lo abbiamo trovato assolutamente lucido e determinato. Non lo ammette al cronista, e in fondo fa anche bene, ma l’impressine è che fosse preparato a questo “tsunami” di casi positivi sul suo territorio. “Quello che mi preoccupa è vedere ancora folla eccessiva in alcuni momenti e in determinate location, come ad esempio in prossimità dei supermercati. Non è il caso di abbandonarsi a psicosi o isterismi, nemmeno se i casi dovessero aumentare anche se voglio sperare possano rimanere circoscritti. Ma, lo ripeterò fino alla nausea, quello che voglio rimarcare è che bisogna stare a casa, muoversi il meno possibile. Adesso più di prima, mi affido al senso di responsabilità dei miei concittadini”. Poi spiega che i soggetti risultati positivi al Covid 19 “stanno tutti bene, eccezion fatta per la persona ricoverata tuttora al Rizzoli”. Aggiunge di aver parlato anche con la famiglia del giovane tornato dalle Filippine e postosi immediatamente in isolamento: “Il ragazzo sta bene, non ha più alcun sintomo, la madre ha qualche linea di febbre ma pure è in buone condizioni”. Gli chiediamo se alla luce degli ultimi eventi teme un possibile effetto domino e lui risponde in maniera lucida e nel contempo fatalista: “Non posso escluderlo ma nemmeno confermarlo, speriamo che tutto vada per il meglio. I protocolli da attivare? Sono competenza dell’ASL, che opererà come sempre nella maniera migliore e più opportuna”. Intanto nel pomeriggio di ieri è arrivato un sospiro di sollievo, in attesa degli esiti notturni: su 258 tamponi esaminati in terraferma, non si rilevano casi di positività per la nostra isola. Con l’aria che tira, quasi roba da accenderci un cero. Ma è troppo presto per sperare che sia già tempo di quiete e che la tempesta sia alle spalle.


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