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Nettezza urbana, a Panza sorgerà una zona di travaso

Dalla Redazione

FORIO. Si moltiplicano le voci secondo le quali sarebbe imminente l’allestimento di un’area di travaso dei rifiuti nella frazione di Panza, fra l’altro a pochissima distanza dai terreni della D’Ambra vini. L’eventualità ha da tempo ha messo in allarme la comunità locale: a Panza continua l’aria di “rivolta” contro la paventata decisione dell’amministrazione foriana, e tra oggi e domani è atteso un incontro per decidere l’organizzazione e le modalità di protesta. Fra l’altro, l’indomabile Augusto Coppola ha inviato una diffida al Comune di Forio, di cui riportiamo qui il testo integrale: «Io sottoscritto Augusto Coppola, nato a Napoli il 23/06/1959 e residente in Forio alla Via Montecorvo n. 35, sono proprietario  di più unità immobiliari, ubicate in Via Montecorvo, all’interno di un appezzamento di terreno esteso per circa 2.500 mq, riportato in catasto al foglio n. 36. P.lle nn.22-23. Detto fondo dista meno di 100 metri dal confine della proprietà Castiglione, interessata il mese scorso da interventi di pulizia ed altro, che non ritengo al momento di evidenziare. All’interno di questa proprietà, sono presenti diverse costruzioni, e sembra ormai certo, che questa amministrazione Comunale, ha intenzione di utilizzare una zona della stessa, quale area di trasferenza rifiuti provenienti dalla raccolta domiciliare effettuata nel territorio Comunale e/o centro di raccolta (che è diverso dal centro di trasferenza e che non lo comprende nel modo assoluto), e/o area di parcheggio dei mezzi (luridi e senza possibilità di lavaggio in loco) utilizzati per la raccolta. In particolare, queste attività, per quanto a conoscenza, dovrebbero svolgersi all’interno di un capannone in lamiera, privo di infissi e assolutamente inidoneo alla permanenza lavorativa degli addetti al servizio. Inidoneo, anche in considerazione delle modalità con le quali, il servizio di raccolta è stato sempre svolto: automezzi sporchi e maleodoranti (mai lavati), difetti di accoppiamento tra i compattatori e i furgoni, ecc, che unitamente alla non completa separazione nella raccolta, del rifiuto secco indifferenziato dall’umido, causano perdite di rifiuti e fuoriuscita di percolato, anche copiosa. Queste condizioni lavorative, in un capannone privo di idonei impianti di estrazione/condizionamento e trattamento dell’aria, risulterebbero esiziali per i dipendenti e il tutto si trasformerebbe nella ennesima bomba ecologica, a causa delle immissioni nell’aria di odori nauseabondi e insopportabili, in prossimità di numerose abitazioni, site a meno di 250 metri (limite di legge) e oltre. Senza voler poi considerare la stretta vicinanza (a confine!) di una importante industria di trasformazione alimentare e del più grande supermercato di Forio.  Si sottolinea che già il Comune di Forio ha dovuto far fronte in passato a richieste di risarcimento derivanti dalle immissioni provenienti da aree di trasferenza temporanee. Tutto ciò premesso e senza volersi dilungare oltre nella materia – cosa che se necessaria sarà fatta nelle opportune sedi giudiziarie, con richiesta di risarcimento, il sottoscritto, intima e diffida il Comune di Forio nelle figure in indirizzo dal mettere in atto questo  “progetto” di creazione di un centro di trasferenza e parcheggio dei mezzi addetti al trasporto della RSU in discarica, anche se in via temporanea, nella località su indicata, mettendo sin da ora in mora, ognuno per le rispettive responsabilità civili e penali».

 

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