CRONACA

Giù i prezzi del carburante, anche l’isola “respira”

Entra in vigore il “Decreto misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” e la benzina cala di prezzo. Si paga fino a 30 centesimi in meno al litro, per fortuna anche nei distributori ischitani

Scendono i prezzi della benzina. Finalmente. Dopo due settimane nel corso del quale il prezzo di un litro di carburante è arrivato a toccare anche quota 2,60, si torna ai prezzi registrati oltre un mese fa. Il calo del prezzo si è verificato grazie al decreto legge approvato dal Governo con le misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina ha previsto la riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione. L’effetto delle misure consistono tra l’altro nella riduzione del prezzo di benzina e gasolio di 30,5 centesimi di euro al litro per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 marzo 2022 è stato pubblicato il decreto ministeriale 18 marzo 2022 e il decreto legge 21 marzo 2022, n. 21 con le «Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina» contenenti le norme che ne riducono il prezzo, che entrano in vigore da oggi, martedì 22 marzo.

È l’Osservaprezzi carburanti del Mise a decretare i prezzi migliori sull’isola: ecco quanto costa un litro di verde e di diesel in ciascuno dei distributori ubicati sul territorio isolano. I prezzi sono calati, è vero, ma restano comunque decisamente più alti rispetto alla terraferma

Lo sconto sarà applicato fino al 20 aprile. Un provvedimento, però, che non piace a tutti. È già arrivata, dura, la reazione delle società che distribuiscono e stoccano i carburanti. Assopetroli e Assoenergia hanno messo in evidenza che con il taglio delle accise i carburanti già immagazzinati con la vecchia accisa saranno venduti con la riduzione e quindi «subiranno una fortissima svalutazione rispetto al prezzo di carico» con un «danno enorme per il settore distributivo» che annuncia – se non ci saranno indennizzi – una mobilitazione. L’isola, invece, sorride. Grazie alla norma, infatti, già da ieri è possibile fare rifornimento in diverse pompe di benzina ubicate sull’isola comprando il carburante a poco più di 2 euro al litro.  

Il 24 febbraio, ovvero quattro settimane fa nel giorno dell’inizio della guerra, sull’isola si pagava fino a 2,239 euro per un litro di benzina. Il costo minore, invece, era di poco meno di 2 euro al litro con 1,989 euro. Aumenti così non si vedevano da tempo, anzi non si erano mai visti

È l’Osservaprezzi carburanti del Mise a decretare i prezzi migliori sull’isola. Per un litro di benzina al distributore Esso in piazza Salvatore Girardi a Lacco Ameno ci voglio 2,013 euro e per un litro di gasolio 2,033. Simili anche i prezzi dei distributori Ambrosino in via Cattolica a Barano e dello Stabia Oil Company in via Mazzella a Fondo Bosso con 2,049 euro per la benzina e 2,039 per il gasolio. Il prezzo maggiore si registra all’Agip di via Provinciale Forio-Lacco dove un litro di benzina costa 2,304, mentre il costo maggiore di gasolio è a all’Eni Station in via delle Ginestre dove un litro costa 2,324. I prezzi sono calati, non c’è dubbio, ma sono ben lontani da quelli della terraferma. Basta prendere il traghetto, attraversare il mare ed il costo della benzina diminuisce. Il prezzo della benzina al litro in uno dei primi distributori incontrati sulla terraferma è di circa 30 centesimi in meno al litro che su un pieno può raggiungere anche 20 euro. Nel corso delle ultime settimane il costo del carburante sull’isola ha fatto notizia con l’immagine di una pompa di Lacco Ameno con il listino a 2,60 al litro. Il 24 febbraio, ovvero quattro settimane fa nel giorno dell’inizio della guerra, sull’isola si pagava fino a 2,239 euro per un litro di benzina. Il costo minore, invece, era di poco meno di 2 euro al litro con 1,989 euro. Aumenti così non si vedevano da tempo. “Anzi, non si erano mai visti” è stata la voce unanime degli automobilisti isolani. Adesso c’è un mese di tregua con la speranza che, una volta terminato, non si torni a prezzi ancora più elevati.

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Foto Franco Trani

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