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Niente botti per riparare il campanile

di Sara Mattera

Ci risiamo. A pochi giorni dal Capodanno 2016 è già cominciata la solita guerra ai fuochi d’artificio e continuano a spuntare, come funghi, gruppi sui social network e iniziative di vario genere al fine di sensibilizzare le amministrazioni e i cittadini a ridurre l’uso dei botti, considerati pericolosi per l’incolumità delle persone.  E in questo guazzabuglio di iniziative anti-fuochi di artificio, che vengono sparati alla prima buona occasione, non solo durante il periodo di Capodanno, ma anche  per eventi minori, c’è chi avanza proposte alternative anche qui sul territorio isolano. Protagonisti di una proposta per  l’investimento dei soldi impiegati per l’acquisto dei fuochi di artificio in beni o servizi  di maggiore importanza, sono stati,infatti, i cittadini del Comune di Forio ed in particolar modo, quelli del territorio panzese. Da diversi mesi, infatti, il campanile della Chiesa di San Leonardo  di Panza non funziona più e  la situazione è rimasta invariata a causa della mancanza dei fondi per poterlo aggiustare. Ecco perché, nelle scorse ore, un abitante del posto ha lanciato un appello a tal proposito su Facebook.“Non so voi- ha scritto il cittadino-ma a me fa tanto strano che il campanile della nostra chiesa sia fermo da diversi mesi. E’ come se mancasse qualcosa in questo paese. Quei rintocchi che ogni 15 minuti ti annunciavano l’ora sono parte della nostra quotidianità. Purtroppo per aggiustarlo ci vuole una bella cifra e perciò colgo l’occasione per chiedere aiuto a tutti voi panzesi, di fare una colletta e di donarla al nostro parroco. Capisco che dopo le feste il portafoglio pianga, ma basta solo una semplice offerta per vedere dove riusciamo ad arrivare”.  All’appello, sono immediatamente seguite moltissime condivisioni e   cenni di assenso. C’è chi, però, ha colto l’occasione, forse anche in vista degli imminenti festeggiamenti di Capodanno, per proporre di abolire o comunque ridurre i fuochi di artificio nel suddetto territorio, destinando i soldi spesi per il loro acquisto alla riparazione del famigerato campanile. Una proposta, questa, che ha trovato l’appoggio di molti, soprattutto di chi, contrario ai fuochi d’artificio, reputa più utile investire i soldi spesi per i petardi, sparati per qualsiasi inutile  occasione, nell’acquisto o riparazione di beni o servizi  più utili e certamente anche meno pericolosi per l’incolumità delle persone.  Di questa idea, comunque, sembra che i cittadini del posto ne discuteranno nelle prossime ore e se non altro, c’è da dire che  proposta resta un’idea che potrebbe essere presa come spunto anche per altre situazioni simili.  I botti sparati con estrema facilità e per qualsiasi “sciocchezza” o evento, restano infatti un comune denominatore dei sei Comune dell’isola e diminuire l’uso dei fuochi di artificio, farebbe risparmiare un bel po’  di denaro, utile per altri servizi, anche alle stesse amministrazioni.  Restando, comunque, sempre in tema di fuochi d’artificio e di proposte alternative, non poteva mancare l’appello, in vista del Capodanno, da parte del Consigliere della Regione Campania, Francesco Emilio Borrelli e del conduttore de La Radiazza, Gianni Simioli che hanno proposto un premio a chi vieterà l’uso dei botti. “Daremo un riconoscimento ufficiale-hanno detto Simioli e Borrelli- a tutti quei sindaci che vieteranno la vendita e l’uso dei botti e dei fuochi di artificio illegali in questo periodo di Capodanno”. L’invito avanzato dai due, infatti, parte dalle esperienze già maturate in Italia, e in particolar modo nel territorio campano, da parte di alcuni sindaci che hanno attuato una politica di divieto dei petardi.  Proprio come il Comune di San Giorgio a Creimano, nel napoletano, nel quale, il sindaco Giorgio Zinno, per il secondo anno di seguito, ha firmato un’ordinanza con la quale ha proibito l’esplosione in luogo pubblico, su tutto il territorio, di prodotti pirotecnici, di qualsiasi tipologia, a salvaguardia della sicurezza dei cittadini, degli animali e dei bambini.  Per rafforzare poi il messaggio sono stati affissi in città anche manifesti con l’immagine di un bambino e con la scritta “Il futuro è nelle tue mani, non bruciare la tua vita”.  Un’azione, quindi, questa, che i verdi sperano sia presa ad esempio anche in altri comuni della Regione Campania , con l’obiettivo, oltre che di salvaguardare l’incolumità delle persone, anche di diminuire il livello di inquinamento nell’ambiente che ci circonda.  “Lo smog di questi giorni- hanno proseguito Borrelli e Simioli-unitamente ai fumi dei fuochi, potrebbe creare un miscela insostenibile per chi soffre di malattie respiratorie, ma anche per tutti i bambini e gli anziani”. Ecco perché i verdi  hanno chiesto un’ azione straordinaria che vada aldilà delle solite campagne discussione, messe in piedi negli ultimi anni.

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