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No alla violenza di genere, anche l’isola presente al tavolo napoletano

DALLA REDAZIONE

ISCHIA – Si è svolto nella mattinata di ieri il tavolo di lavoro voluto dalla dott.ssa Isabella Bonfiglio, consigliera di Parità della Città Metropolitana di Napoli. Erano tante le istituzioni presenti, provenienti da diversi Comuni della provincia partenopea ed anche la nostra isola era rappresentata dal momento che negli uffici di Santa Maria La Nova si sono portati il consigliere casamcciolese Nunzia Piro e l’assessore ischitano Rosanna Ambrosino. Tra gli altri da registrare le presenze dell’avvocato Elena Coccia, consigliere metropolitano, e di vari assessori e consiglieri di Napoli e Provincia, tra cui Ottaviano, Villaricca ed altri. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto circa l’attuazione degli interventi sui territori in ordine al contrasto della violenza di genere, sulla necessità  di coordinare gli interventi per intercettare casi di violenza sia in famiglia che sui luoghi di lavoro. La violenza,  talvolta mascherata  e incentivata dallo stesso soggetto debole, è  aumentata sui luoghi di lavoro contestualmente  e quale conseguenza della precarietà  del lavoro. Una sorta di terrificante effetto domino che ha prodotto una reazione a catena che ormai è davanti agli occhi di tutti e che certo non può essere più nascosta.

Nel corso del dibattito è emerso anche  che i primi segnali di disagio sono percepiti a scuola ed è  quindi indispensabile  quanto meno prevedere sin dall’età della formazione didattiva e dunque all’interno dei plessi scolastici dei centri di ascolto oppure adoperarsi e attivarsi con l’intento di sensibilizzare dirigenti scolastici e insegnanti  affinché prestino la massima attenzione nel segnalare anche semplici percezioni di disagio  provenienti  dagli alunni e che poi saranno valutati da operatori competenti. Ai presenti, inoltre, è parsa evidente la necessità  di fare rete con il Pronto soccorso e le forze dell’ordine per prestare aiuto e sostegno a persone che ben difficilmente e spontaneamente  si recherebbero in un centro Anti violenza. Insomma, in casi del genere occorre un’azione sinergica che non può prescindere dalla collaborazione di nessuna delle parti in causa. Inoltre, rimanendo in argomento, è stato convenuto in maniera unanime dai presenti che dette strutture debbano non soltanto insistere sui vari territori ma anche avere altre caratteristiche, quali ad esempio quella di essere facilmente raggiungibili ma anche di essere ubicati in luoghi non troppo centrali, in maniera tale da consentire a tutti di poterli raggiungere in forma anonima e senza finire immediatamente esposto al pubblico ludibrio (e non solo).

Al termine del dibattito si è  deciso di prendere appuntamento  anche con l’assessore regionale Chiara Marciani affinché sulla problematica vi sia la dovuta attenzione anche da parte di Palazzo Santa Lucia, magari attraverso la previsione prima e lo stanziamento poi di fondi specifici. Sono state inoltre programmate  iniziative ad hoc per il prossimo mese di marzo, notoriamente  dedicato alle donne. Infine è  stato evidenziato anche il problema delle donne ammalate di tumore e del fatto  che non tutte possono permettersi una serie di spese necessarie ad esempio per dotarsi di una parrucca o finanche sottoporsi a terapie. La garanzia di  pari opportunità significa rimuovere i  tanti disagi non solo frutto di violenza sessuale o di maltrattamenti  ma connessi al ruolo della donna nella società e nello specifico riferibili alle minori  chances lavorative, alla maternità, alla maggiore forza ed al maggiore impegno richiesto ad una donna per affermarsi nella società, nel lavoro, nella politica.

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