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Calil: a Ischia non siamo entrati in campo

La gara di sabato ha rappresentato un importante trampolino di rilancio per l’Ischia di Di Costanzo mentre ha condannato il Catania all’ennesima delusione stagionale. I rossazzurri sono apparsi molli e perennemente in difficoltà nel corso dei novanta minuti, una squadra troppo brutta per essere vera. Delusione dimostrata da Pancaro nel post partita ma anche dai calciatori, a partire dal difensore Bergamelli che ha commentato così la
gara del Mazzella: “Contro l’Ischia non abbiamo messo l’intensità che serve in Lega Pro. Ora ci sarà la gara col Lecce, che arriva in un momento delicato, ma non è detto sia un male. Dobbiamo tornare a fare il Catania. L’impegno nelle altre partite c’è stato sempre. L’intelligenza di una squadra è che in un momento come questo è essere bravi a resettare tutto ogni partita perché se ti fai influenzare può essere un problema”. Parole di delusione, come quelle pronunciate dal centravanti Caetano Calil. “Ad Ischia non siamo proprio
entrati in campo, abbiamo preso due gol su palla inattiva. Dobbiamo dimenticare questa sconfitta e pensare alla prossima col Lecce per riscattarci. Dobbiamo ancora lottare tanto in questo campionato. Qualcosa non è andato, non c’è come spiegare questa nostra partita, dobbiamo tutti riflettere e pensare a quello che dobbiamo fare. Dobbiamo essere più concreti e cattivi sennò non vinci le partite. Poche occasioni? Non abbiamo creato nulla tranne alla fine. I nuovi devono avere il tempo di inserirsi, anche se il tempo non c’è. Possiamo vincere e perdere con tutti se non ci siamo con la testa. Con il Lecce dobbiamo fare di più”.

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