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«Noi con Mazzella. Con Gianluca e Enzo uniti, De Siano dimentichi Ischia»  

 

 di Stefano Arcamone

 

Antonio Buono, leader del trio Sciarappa. Domanda a bruciapelo: con chi vi schierate alle prossime elezioni?

«Partiamo con una certezza: la nostra lista cammina a braccetto con quelle di Salvatore Mazzella. Abbiamo raggiunto l’accordo da tempo. La scelta del candidato sindaco la lasciamo ad altri».

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Ma da Barano si vocifera di un accordo tra Salvatore Mazzella ed Enzo Ferrandino. Implica la nascita di una coalizione?

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«L’ho sentito anche io ma non ne so nulla direttamente quindi non posso rispondere».

Ti dispiacerebbe un’ipotesi di alleanza con Enzo Ferrandino?

«Perché dovrebbe? Facciamo parte della maggioranza nella quale lui è vicesindaco».

Allora mettiamola così: il resto della maggioranza fatica a stare con voi. Siete diventati quelli che controllano le partecipate.

«Che hanno una valenza esattamente uguale a quella degli assessori».

Quindi è come se il vostro gruppo avesse avuto due assessori?

«No, uno e ti spiego. A novembre si doveva fare la Giunta e fu fatto il mio nome. Io non avevo la velleità di fare l’assessore, la politica mi piace farla da dietro le quinte. Quando mi fu chiesto di fare un passo indietro ho accettato. Durante una riunione di gruppo alla quale parteciparono Ferrandino e Montagna fu attribuito un valore ad assessori e presidenti delle partecipate. Ogni gruppo di due consiglieri poteva spendere la sua preferenza. Quando sono stati nominati gli assessori, prendendoci le presidenze delle partecipate ed il CdA delle società abbiamo ottenuto lo stesso valore attribuito a un assessore. Quindi non abbiamo nulla in più degli altri».

Quindi è stata fatta una griglia ed è stato attribuito un valore ad ogni nomina?

«Sì, all’incirca così».

Domenico De Siano candidato sindaco a Ischia: come lo vedresti?

«A me non risulta ma è sicuramente una espressione forte. È stato sindaco, consigliere provinciale, consigliere regionale e senatore»

E sarebbe facile osservare che nonostante tutte queste cariche i benefici dell’isola sono stati…

«…zero. Non posso smentirlo».

Quindi quale potrebbe essere il suo valore aggiunto da sindaco di Ischia?

«Le velleità magari le ha, ma è tutto da vedere. Ischia non è Lacco Ameno».

Vedi possibile un riavvicinamento tra Gianluca Trani ed Enzo Ferrandino?

«Se hanno l’intelligenza politica di farlo, sicuramente possono fare piazza pulita e puntare alla vittoria».

Tu ci staresti in una coalizione con entrambi?

«Potremmo valutare l’ipotesi di andare insieme a loro».

Sempre con Salvatore Mazzella?

«Te lo ripeto: abbiamo un accordo chiuso. Dove è lui, siamo noi».

E Giuseppe Di Meglio che ruolo recita in questa trattativa?

«Potrebbe essere un buon nome».

Anche da trait d’unione tra Mazzella, Enzo Ferrandino e Gianluca Trani, senza una sua candidatura diretta?

«Assolutamente sì».

Fammi una rosa di nomi di possibili candidati sindaci per una coalizione vincente

«Per noi vanno bene tutti e quattro quelli che sono stati fatti (Trani, Ferrandino, Mazzella, De Siano, ndr) ma è una discussione da affrontare. Non abbiamo la velleità di determinare sindaco, vicesindaco o presidente del consiglio. Abbiamo una lista pronta e la stiamo rafforzando e c’è un accordo con Salvatore Mazzella».

Diciamo quindi che c’è un accordo alla baranese: andiamo alle elezioni, vediamo chi prende più voti ed in base a quelli decidiamo?

«Se devi fare un ragionamento politico non lo puoi fare in base alle nomine ma sui programmi».

Quindi per voi andrebbe bene anche De Siano?

«In linea di principio sì».

Però Salvatore Mazzella non sembrava troppo convinto del sostegno al Senatore.

«Se riusciamo ad arrivare ad un accordo del genere, allora è garantito che Domenico De Siano a Ischia non verrà proprio».

Delle due l’una: stai chiudendo ad una candidatura di De Siano oppure no?

«Siccome abbiamo parlato delle trattative tra i baranesi, se le due correnti trovano la sintesi è normale che potremmo essere interessati. So che la stanno portando avanti, vediamo come va».

Si parla molto del ruolo di Barano nella determinazione delle dinamiche politiche del comune di Ischia. Come la vedi?

«Detto con la massima onestà non mi interessa. Facessero la politica su Barano, noi la facciamo su Ischia. Se però riescono a far trovare un accordo alle due anime baranesi, ben venga. Ma si devono fermare a quello».

Passiamo ad argomenti meno prospettici: una valutazione oggettiva sugli ultimi cinque anni di Giosi Ferrandino.

«Il primo quinquennio è stato fatto ad un certo livello. Il secondo lo è stato di meno, forse anche perché il sindaco era a fine mandato».

Secondo te Ferrandino ha pagato lo scotto delle velleità europee?

«Sicuramente. Lo scotto c’è stato».

Il ruolo dell’isola con la terraferma: cambia l’amministrazione ma i finanziamenti continuano ad essere una chimera.

«Abbiamo un sindaco che è il capo dell’amministrazione e dovrebbe garantire in Regione. Chi deve incidere deve essere lui, che ha un maggiore spessore».

Domani vi presentate all’elettorato per chiedere il voto: cosa offrirete per Ischia?

«Abbiamo un obiettivo: presentarci alle elezioni con le due aziende che stiamo governando che finalmente funzionano. Già Ischia Ambiente ha cambiato passo, grazie al lavoro di Luca Montagna e Christian Ferrandino: basta come risposta?».

Quote rosa: sono un problema?

«Magari per gli altri, per noi no. Anzi, ti posso anticipare che la nostra lista sarà composta da undici donne e cinque uomini»

 

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