CRONACA

Non c’è più religione, rubati i cestini per la raccolta di cibo canino

In questi contenitori, sarebbero affluiti, per libera offerta dei clienti di alcuni supermercati isolani, prodotti destinati a sfamare i tanti cani e gatti randagi o disabili assistiti dalla onlus PAS Pronatura

Ischia – da tempo immemorabile – non ha mai dato grandi esempi in fatto di sinergie, spirito di aggregazione, “cultura della cooperazione”. Quasi mai, sull’isola verde (ove regnano l’antagonismo, la competizione, il protagonismo, la rivalità, la protervia, la sfrontatezza) siamo riusciti a vedere, sotto un’unica bandiera, gli albergatori, i commercianti, gli agricoltori, i marittimi, i volontari o persino il Rotary Club! I testi di archeologia raccontano che già i primi coloni eubeici – sbarcati a Pithekoussai nel 770 a.C. – fondarono quartieri separati! Tuttavia – malgrado le implicazioni “storiche” – con grande imbarazzo ci apprestiamo a raccontarvi quanto accaduto, nelle ultime ore, in danno di una delle formazioni locali solidaristiche per eccellenza: la “P.A.S. Pronatura – Pan Assoverdi Salv. – L.A.C.”/ONLUS-E.T.S. pubblicamente lodata dall’ex Dir. Dipart. San. Animale di Quarto, Vincenzo Zinno, dal dott. Mario Mariani, ecc.

L’organizzazione, apolitica, riconosciuta con Decr. Pres. Giunta Reg. Campania 1 marzo 1995 n. 1463 (immatricolata, dal 1997 al 2021, nell’albo zoofilo reg. nonché inserita – dopo una lunga gavetta – nell’elenco permanente del “5 per mille”, di cui ai D.P.C.M. 7-7-2016, 23-7-2020) si è sovente fregiata, per varie iniziative, del patrocinio della Prov.-Città Metropolitana di Napoli, dell’Ass. Reg. Cultura, del Min. Ambiente. Anonimi ladri hanno “sgraffignato” i cestini della “P.A.S.”, per la raccolta di cibo canino, allocati in alcuni supermercati isolani, col patrocinio dagli stessi esercizi commerciali. In tali contenitori, sarebbero affluiti, per libera offerta dei clienti, prodotti destinati a sfamare i tanti cani e gatti randagi o disabili assistiti dalla ONLUS, ai quali si stanno aggiungendo gli animali al seguito dei profughi ucraini, in viaggio verso Ischia (cfr. nota Min. Salute, Direz. Gen. San. Anim. DGSAF del 28-2-2022). L’associazione, nata nel 1989 – ammessa nel Registro Unico Naz. Terzo Settore – R.U.N.T.S. – istituito dal D.L.vo 117/17 – si è vista costretta a presentare una denuncia contro ignoti. Notoriamente, all’attualità, il sodalizio “no profit” di via delle Terme – indipendente – non ha alcun addentellato con la “Federnatura – Fed. Naz. Pro Natura Italica” di Torino. Un coacervo (non depositario di nessun “copyright”, vista la diffusione di numerose sigle quasi omonime) che ingloba pure gruppi non prettamente ambientalisti. Come si desume, infatti, dal sito ufficiale www.pro-natura.it, figurano come federate del Club – sorto come “Movimento italiano protezione della natura” – presieduto, per un ventennio, da Corrado Maria Daclon, 60 anni, ideatore della Fondazione Italia-USA (collaboratore dell’On. Giulio Andreotti e “focal point” di progetti finanziati dalla NATO) anche Escursionisti Scontrone, Royal Wolf, Volontari d’Europa, Pro Environment-Legality di Napoli, Pro Casamicciola Terme e, dal 1998, Assomare Assobalneari d’Ischia (quest’ultima, pare, “gemellata” con l’Accademia Kronos). La Federn.-Pro Natura (con “Pro”, “Natura” staccate: 2 parole) pur risalendo al 1948, fu corroborata – nel 1959 – dalla ricostituita “Pro Montibus et Sylvis” di Bologna, una società assorbita, nel 1927, dalla milizia fascista per la sicurezza nazionale (fonte: Wikipedia). “Tra il 1997 e il 2005, le nostre guardie giurate ambientali – spiega Rino Romano, presidente della “P.A.S.”, vincitore (nel 2006) del premio “Ugo Paolino” per la legalità, indetto dal quotidiano “Roma” – collaborarono con la Federnatura Italica. Ma, come risulta, in modo cristallino, dalle modifiche statutarie interne approvate il 6-9-2006, registrate presso l’Ag. Entrate, da molto tempo non abbiamo più rapporti col network piemontese. Conserviamo il marchio “P.A.S. Pronatura”, ai sensi dell’art. 2571 cod. civile.

A tutela dell’immagine del puro volontariato, nel 2005, non esitammo a presentare un ricorso al TAR Campania, Napoli, Sez. I, Pres. Coraggio, contro una camarilla che non possedeva i requisiti per far parte dell’albo zoofilo regionale, da cui fu espunta il 20 marzo 2006. Chi vuole copiare le nostre iniziative, lo facesse altrove! Il pluralismo, in cui crediamo profondamente, è cosa diversa dal sabotaggio. Per quanto ci riguarda, sin dagli anni novanta, abbiamo favorito la nascita di diverse nuove aggregazioni ad Ischia (Verdi sole che ride, Kronos 1991, LAV, Amici della Terra, Gruppo Pionieri Croce Rossa, L.A.C., Difesa Pini, ecc.)”. Sulla base di equivoci – benché chiariti da oltre tre lustri – la componente di una piccola compagine locale (in contrapposizione con la “P.A.S.”) avrebbe addirittura tentato di giustificare l’odioso gesto – stigmatizzato da moltissimi animalisti – che non merita ulteriori commenti! Per pacifica giurisprudenza (Cassaz. Civ. Sez. I, n. 9889/2016) in Italia sono protetti i “marchi di fatto” (diritto di preuso) benché non registra.

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