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Barano, è sempre buio pesto in via Pendio del Gelso

Fiat lux. E’ destinato ad abitare ancora per molto tempo il profondo buio in Via Pendio del Gelso, a Barano. La storica stradina in basoli di granito (costruita nel ’56 che collega il centro collinare con Testaccio) è percorribile solo di giorno, perché l’illuminazione pubblica è scomparsa diversi anni fa e non vi ha fatto più ritorno. Ormai non si contano più le proteste di turisti e residenti all’indirizzo dell’Amministrazione Comunale. L’intera linea elettrica è fuori uso da tempo e non si è ancora riusciti nell’arduo compito di  far accendere tre lampadine.

La capillare operazione di lifting della rete elettrica, che sta illuminando le strade del Comune con la tecnologia al led, non ha ancora toccato la storica stradina. E, intanto, continuano a verificarsi episodi di furto delle pietre a faccia vista che caratterizzano lo storico arredo urbano del luogo, mentre lo stato di degrado fa da spettrale cornice con arbusti cresciuti nelle crepe dei muri e nelle parti di muri divelti. A questo scenario desolante si associa un rigolo d’acqua lurida che di sovente bagna il tracciato di granito ormai avvolto dalla vegetazione incolta.

Luigi Balestriere

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