CRONACAPRIMO PIANO

«Nonno ti aspetto alla posta», e gli rubano 15.000

L’arresto dei due delinquenti di Ponticelli non frena l’epidemia di truffe perpetrate a danno degli anziani. A Perrone con uno stratagemma portata via da un’abitazione l’ingente somma di denaro più oro e oggetti preziosi, i risparmi di una vita di una coppia di 86 e 90 anni. Indagano i carabinieri, i nipoti delle vittime lanciano una raccolta fondi

Adesso non ci sono proprio più dubbi, l’isola d’Ischia è entrata a pieno titolo nel mirino di soggetti senza scrupoli che hanno capito che evidentemente anche un territorio circoscritto come il nostro è “fertile” per perpetrare truffe nei confronti degli anziani. Un reato che negli ultimi due mesi ad Ischia ha subito una paurosa escalation tra raggiri portati a compimenti o magari sventati perché la vittima di turno non ha abboccato o magari ha avuto parenti pronti a intervenire. L’arresto del 24enne Samuel Ciannella e del suo giovane complice di Ponticelli, che avevano appena sottratto 14.800 euro ad un 84enne mettendo in atto l’ormai nota truffa del “maresciallo”, ha fatto passare sotto silenzio un altro episodio di una gravità inaudita e che inevitabilmente finisce per far scattare l’allarme rosso. Vittime manco a dirlo una coppia di anziani di 86 e 90 anni che si sono impossessati di tutti i risparmi utilizzando uno stratagemma che è riuscito. L’uomo si trovava presso la sua abitazione di Casamicciola, nel quartiere di Perrone, quando ha ricevuto la telefonata di una persona che si è qualificata come il nipote. Quest’ultimo avrebbe chiesto al nonno di raggiungerlo presso l’ufficio postale perché a suo dire occorrevano delle firme per portare a compimento una determinata operazione. L’anziano inizialmente ha anche rifiutato l’invito del finto congiunto, poi però davanti alle sue insistenze ha accettato e così ha lasciato casa per dirigersi nella zona di Corso Luigi Manzi.

A quel punto è scattata la seconda parte dell’operazione. Secondo quanto risulta, una persona ha bussato alla porta di casa dove era rimasta la moglie dell’uomo: a quel punto i truffatori, fingendosi amici del nipote, si sono fatti consegnare una cassetta di legno in cui erano custoditi diverse migliaia di euro (la somma complessiva oscillava attorno ai 15.000 euro, bottino di tutto rispetto) oltre a oro e oggetti di valore di famiglia. Dopo essersi accorti della truffa, l’anziana coppia di coniugi ha immediatamente denunciato il fatto ai carabinieri della Stazione di Casamicciola, che hanno immediatamente fatto scattare un’indagine che però si preannuncia lunga e complessa: marito e moglie infatti non hanno saputo fornire elementi utili all’attività investigativa dal momento che l’azione dei truffatori è stata repentina e fulminea. Non è tutto, i militari dell’Arma hanno potuto appurare che nonostante il rione di residenza degli anziani sia particolarmente popoloso, nessuno si è accorto di nulla. Il personale guidato dal comandante Angelo Pio Mitrione avrebbe prelevato le immagini di videosorveglianza di alcuni esercizi ubicati nella zona nella speranza che possano fornire indicazioni utili per arrivare all’identificazione dei responsabili. Gli inquirenti in ogni caso sembrano escludere categoricamente una pista: dietro questo colpo portato a compimento non ci sarebbe la “mano” di Ciannella e del suo complice, che proprio nella medesima zona avevano perpetrato la truffa che li ha poi portati a finire in manette dopo lo spettacolare inseguimento condotto proprio dal comandante Mitrione e dal suo autista sul lungomare casamicciolese. E’ chiaro che però trascorrendo ore e giorni diventa sempre più difficile, per non dire praticamente impossibile, sperare di poter recuperare il denaro e gli oggetti preziosi anche nel caso in cui si arrivi ad acciuffare i truffatori.

Ma oltre al danno, peraltro pesantissimo, in questa vicenda c’è anche la beffa e riguarda lo stato di salute e particolarmente psicofisico dei due coniugi vittima di un così crudele raggiro. Privati nel breve volgere di pochi minuti tanto dei risparmi quanto dei ricordi di una vita, spaventati ed amareggiati per l’accaduto i due ora non escono più di casa per paura e vergogna, una situazione che ha spinto i nipoti a lanciare un appello pubblico ed una raccolta fondi su una piattaforma di crowdfunding che ha raccolto in poche ore diverse centinaia di euro. “I miei nonni risparmiavano per le spese del loro funerale e non meritavano questa cattiveria; mio nonno sta malissimo e non riesce a darsi pace, si sente in colpa per non aver capito subito che lo stavano truffando”, dice uno dei nipoti degli anziani truffati che aggiunge: “Mi appello al buon cuore ed alla coscienza dei casamicciolesi: chi ha visto qualcosa lo riferisca alle forze dell’ordine e se potete, aiutateci con la vostra generosità, noi per il Covid siamo rimasti per mesi senza lavoro”. Assicurare questi bastardi alla giustizia, infatti, sarebbe già una gran bella consolazione. Ma nel frattempo è opportuno rinnovare l’appello ad alzare la guardia e a prendersi cura dei propri anziani. L’impressione è che questa escalation sia ancora ben lungi dal concludersi.

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Lucia65

Io continuo a non capire com’è possibile che le persone (per giunta anziane), possano tenere in casa, al giorno d’oggi, somme di denaro così ingenti!!!!!

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