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Spaccatura Evi, i sindaci si scambiano un segno di pace

Dopo la mancata unanimità nell’assemblea di lunedì scorso, Enzo Ferrandino e Giacomo Pascale ridimensionano la contrapposizione emersa sull’assetto dell’azienda che gestisce gli impianti idrici e fognari dell’isola

Nessuna spaccatura. Il giorno dopo i sindaci ridimensionano la portata della contrapposizione emersa durante l’assemblea dell’Evi di lunedì scorso sulla nomina del liquidatore dopo l’improvvisa scomparsa del dottor Francesco Condurro, chiamato alcuni mesi fa a gestire l’azienda che si occupa di acquedotti e fognature sull’isola. Si era infatti parlato di un lungo ed estenuante confronto tra i sindaci di Ischia e di Forio, Enzo Ferrandino e Francesco Del Deo, portatori di due diverse visioni sull’immediato futuro dell’ente: il primo determinato a proseguire con l’omonimo studio professionale tramite la figura di Alessandro Condurro, dando continuità al lavoro che si stava svolgendo e che nelle intenzioni degli amministratori isolani dovrebbe portare l’Evi in tempi relativamente brevi all’uscita dallo stato di liquidazione, mentre il secondo con l’appoggio del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale avrebbe voluto affiancare a Condurro un altro liquidatore, individuato nel professor Giovanni Perillo, dal curriculum oggettivamente prestigioso.

Enzo Ferrandino: «Si tratta soltanto di sfumature: il professor Giovanni Perillo svolgerà comunque una funzione di consulenza nell’ambito della questione relativa alla depurazione sull’isola d’Ischia, sia per quanto riguarda i due impianti in fase di progettazione di Casamicciola e Lacco Ameno, e di Forio e Serrara Fontana, sia per quanto riguarda il depuratore in corso di realizzazione e completamento nel Comune di Ischia»

L’esito del confronto, come è noto, si era risolto a favore del primo orientamento, con la conferma dell’assetto costituito da un unico liquidatore, appunto il dottor Condurro, che ha ricevuto il voto favorevole di quattro sindaci. Quanto basta per far pensare a una contrapposizione in grado di far sentire i suoi effetti anche in altri ambiti del contesto amministrativo, e politico, isolano, ma secondo alcuni diretti interessati la questione non va posta in questi termini.

Enzo Ferrandino, dopo aver puntualizzato che già in passato era capitato che i sindaci si trovassero in una situazione di mancata unanimità, ha infatti spiegato: «Si tratta soltanto di sfumature: il professor Giovanni Perillo svolgerà comunque una funzione di consulenza nell’ambito della questione relativa alla depurazione sull’isola d’Ischia, sia per quanto riguarda i due impianti in fase di progettazione di Casamicciola e Lacco Ameno, e di Forio e Serrara Fontana, sia per quanto riguarda il depuratore in corso di realizzazione e completamento nel Comune di Ischia. Dunque, in definitiva la presunta divergenza è davvero minima, nulla di eclatante». Dunque il sindaco di Ischia getta acqua sul fuoco, e più o meno fa lo stesso il suo collega di Lacco Ameno, Giacomo Pascale: «Non c’è stata una spaccatura, ma semplicemente una diversità di vedute. Da come è stata veicolata la notizia, sembrerebbe quasi che alcuni volessero la conferma del liquidatore e altri volevano un diverso liquidatore. Invece non è così. Il liquidatore Alessandro Condurro rappresenta la continuità, visto che inizialmente l’incarico era stato affidato al padre, e su tale continuità noi sindaci siamo tutti d’accordo, anche perché lo studio Condurro sulla parte economico-finanziaria aveva già compiuto un buon lavoro, che fa prevedere l’approvazione del bilancio e quindi la fuoriuscita dallo stato di liquidazione.

Giacomo Pascale: «È solo una diversità di vedute. Il liquidatore Alessandro Condurro rappresenta la continuità, visto che inizialmente l’incarico era stato affidato al padre, e su tale continuità noi sindaci siamo tutti d’accordo. Io e Del Deo non volevamo certo sostituire l’attuale liquidatore, ma nominare un co-liquidatore, il professor Perillo, che potesse occuparsi della parte tecnico-gestionale, visto che a noi serve un rapporto costante con regione Campania e Ministero per quanto riguarda i depuratori e le condotte sottomarine. Tutto qui»

Dunque, sulla figura di Alessandro Condurro nel ruolo di liquidatore c’è l’unanimità di tutti i sei sindaci. La diversità di vedute era su un altro punto, perché nelle more era stata avvertita da due sindaci, cioè Del Deo e Pascale, l’esigenza di affiancare al dottor Condurro un altro liquidatore che potesse occuparsi della fase tecnico-gestionale, competenze che lo studio Condurro non ha. Dunque la nostra idea non era certo quella di sostituire l’attuale liquidatore, ma di nominare un co-liquidatore, in maniera tale da avere un incarico condiviso tra un professionista chiamato ad occuparsi della parte economico-finanziaria (appunto il dottor Condurro) e di un altro professionista, il professor Perillo, che potesse occuparsi come ho detto della parte tecnico-gestionale, visto che a noi serve un rapporto costante con regione Campania e Ministero per quanto riguarda i depuratori e le condotte sottomarine. Questo è tutto: poi la maggioranza dei sindaci ha ritenuto opportuno non nominare un co-liquidatore, ma di prevedere, oltre ad Alessandro Condurro come liquidatore, il professor Perillo come consulente tecnico. Sì, è la prima volta da quando sono in carica che abbiamo fatto ricorso alla votazione, ma è andata così». In definitiva, secondo Ferrandino e Pascale non c’è stato alcuno “strappo”, ma una semplice divergenza su dettagli secondari, che non scalfirebbe il sostanziale accordo sul mantenimento della continuità gestionale.

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