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NU a Lacco Ameno, Balga e Supereco “idonee” alla gara

LACCO AMENO. Come da copione, Balga e Supereco hanno superato senza problemi il vaglio di ammissione alla gara per il nuovo appalto di gestione dei rifiuti nel Comune di Lacco Ameno. Mercoledì scorso presso gli uffici del Municipio di Piazza Santa Restituta si è proceduto alla verifica dei vari requisiti richiesti dal bando di gara e dal nuovo capitolato, ed entrambe le aziende risultate come uniche partecipanti dopo l’apertura delle buste da parte della commissione di gara hanno dimostrato di essere perfettamente in regola. Unico contrattempo, un “blocco” telematico che ha impedito per vari minuti di verificare il nullaosta da parte dell’autorità anticorruzione. Sarà dunque gara a due per l’appalto il cui importo complessivo ammonta alla bella cifra di 3.767.968,73 euro, per occuparsi dei “servizi di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti solidi ed urbani e raccolta differenziata con il sistema del porta a porta, spazzamento e diserbo delle aree pubbliche, pulizia degli arenili non in concessione, pulizia di griglie e pozzetti stradali e rifiuti cimiteriali e raccolta dei rifiuti presso l’approdo turistico in concessione nel territorio comunale per anni tre”. Com’è noto, proprio la Balga a Lacco Ameno è il “campione uscente”, avendo ottenuto l’ultimo appalto (aprile 2016), nonostante le successive lunghe diatribe giudiziarie, vista la quasi immediata impugnazione da parte della  Team3R, la ditta che aveva in precedenza detenuto il servizio e che nell’ultima gara era giunta al secondo posto. Il ricorso si concluse con una sentenza a dir poco enigmatica, che comunque dichiarò l’annullamento dell’aggiudicazione.  Il Comune del Fungo “prese atto” della sentenza, con cui il Tar illustrò le possibili strade da percorrere per l’ente dopo l’annullamento.  In precedenza il Comune aveva chiesto al Tribunale amministrativo se la sentenza imponesse di aggiudicare l’appalto alla seconda classificata, la Team3R, oppure di procedere a una nuova gara, o ancora ritornare in commissione e procedere a una nuova attribuzione dei punteggi. Nella sentenza chiarificatrice, il Tar stabilì che tocca al Comune di Lacco Ameno portare a termine la fase rescissoria dell’esito della gara, annullato dallo stesso Tribunale. Quest’ultimo  spiegò che l’ente «potrà pertanto discostarsi dal deliberare il “normale” scorrimento a favore della seconda graduata, e procedere così alla riedizione integrale della gara,  solo per motivate ragioni connesse ad un convincente giudizio di non convenienza dell’offerta  diventata di vertice, fatti salvi eventuali accertamenti di fattori soggettivi originari o sopravvenuti, di ostacolo alla stipula del contratto con tale ditta». In sostanza, il Comune avrebbe potuto, come poi ha fatto, evitare di assegnare l’appalto alla seconda, ovviamente con le dovute e argomentate motivazioni, compresa la convenienza economica. Poi venne la gara-ponte, che andò deserta (vista l’evidente mancanza di convenienza per le potenziali partecipanti), nel mezzo le controversie coi dipendenti del cantiere, le varie proroghe di prammatica per evitare l’interruzione del servizio, e adesso, con il nuovo bando, ecco il duello decisivo. Sperando, almeno stavolta, di evitare strascichi nei Tribunali.

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