POLITICAPRIMO PIANO

L’ultima spallata di Enzo: Ischiambiente cambia “padrone”

Scaduto il mandato di Massimo Stilla, il sindaco d’Ischia si prepara ad offrire la poltrona di presidente di cda a Gianluca Trani, che così potrà ultimare il processo di (ri)conquista della società partecipata facendo definitivamente fuori i “Bambeniello’s”. Ecco perché il primo cittadino non teme i mal di pancia degli alleati

Settembre in fondo, non è poi così lontano. Anzi, un’occhiata al calendario basta per capire che è davvero dietro l’angolo. E con il saluto alla stagione estiva, inevitabilmente, si apriranno anche le grandi manovre che condurranno dritto alle elezioni amministrative in programma nel 2022. Dove, inutile negarselo, Enzo Ferrandino viaggia dritto verso la riconferma a sindaco d’Ischia. Per carità, sono ammessi tutti gli scongiuri perché la politica è un qualcosa in profonda e continua evoluzione: ma è altrettanto indubbio che qui per rovesciare l’ordine delle cose servirebbe uno tsunami e forse non basterebbe nemmeno quello. Enzo Ferrandino, dicevamo. In questi caldi giorni di agosto in cui è riuscito anche in parte a staccare la spina, non è sembrato affatto preoccupato dall’operazione di disturbo messa in atto dal collega foriano Francesco Del Deo. Il quale, contattato da qualche imprenditore e non solo, ha avuto un incontro presso un albergo del centro di Ischia nel quale si è ipotizzata anche una sua possibile discesa in campo per la poltrona più ambita del municipio di via Iasolino. Una sorta di “sondaggio” che non ha creato imbarazzo alcuno nella maggioranza, anzi magari l’ha resa ancor più sicura della posizione di predominio rivestita nel paese. Se per smuovere le acque e trovare uno sfidante, hanno commentato i più, bisogna arrivare nella “lontana” Forio, vuol diare che davvero si farà fatica a scovare un avversario.

Intanto però Ferrandino continua a rispettare la sua tabella di marcia verso la primavera dell’anno che verrà ed è pronto a mettere insieme un altro tassello del suo mosaico, una nuova “spallata”. Ancora una volta nel mirino del sindaco c’è la società partecipata Ischia Ambiente, un fortino che dopo aver ricevuto un primo “bombardamento” adesso rischia definitivamente di cadere. Voci di dentro danno per imminente il cambio del vertice dell’azienda, con l’avvocato Massimo Stilla (che peraltro ha sempre svolto il suo compito con la massima professionalità) che potrebbe presto lasciare il posto ad un nuovo responsabile del cda. Per adesso si ignora chi possa essere il prescelto, quel che appare scontato è che ad indicarlo sarà sicuramente il consigliere Gianluca Trani, che dopo il suo ritorno in maggioranza ha subito puntato la “prua” sulla Ischia Ambiente, dove tra l’altro è impiegato anche il fido Ciro Cenatiempo, anche lui esponente del civico consesso e parimenti approdato alla corte di Enzo. L’avvicendamento del presidente – che, è opportuno precisarlo, ha anche una motivazione cronologica, essendo scaduto il termine naturale del mandato di Stilla – significa che automaticamente sarebbero decaduti anche gli altri componenti del cda, ossia Rino Pilato e Maria Rosaria Pinto, che però potrebbero poi essere nuovamente nominati. Circostanza che molto probabilmente si realizzerà. Che nella partecipata il vento stia cambiando lo si avverte in maniera chiara e netta. Non è un caso che, stando a quanto si apprende da fonti interne, l’ex supervisore dell’azienda Andrea Lucibello abbia praticamente marcato visita ininterrottamente da quando è stato deposto dall’incarico, con tutto quello che ne consegue visto che ci troviamo in un periodo di alta stagione. Un’assenza lunga e inspiegabile che però prima o poi dovrà finire.

A proposito, è chiaro che gli eventi che andranno a configurarsi non potranno certo far piacere ad Antonio Mazzella ed al gruppo dei “Bambeniello’s”. Il consigliere pian piano si è visto sfilare lo scettro della società monnezzara che adesso gli sarà definitivamente “strappata” dalle mani. Ma anche in questo caso Enzo Ferrandino non si mostra preoccupato. In fondo il primo cittadino il cerchio lo aveva già chiuso con l’ingresso di Gianluca Trani in maggioranza, che non è stata soltanto un’operazione “benedetta” (ed anche più volte caldeggiata, in un passato più e meno recente) dai “poteri forti” di Barano. Il sindaco è consapevole con le sue liste, i suoi uomini e il suo consenso – cinque anni al governo del paese saranno pur serviti a qualcosa – uniti alla forza elettorale di Gianluca Trani e della lista “sciarappina” guidata da dietro le quinte dallo stratega Antonio Buono, alla fine le elezioni si vincono comunque e il risultato lo si porta a casa. Ecco perché resta chiara e marcata la sensazione che a nessuno convenga sfilarsi per non perdere il posto in “prima fila”. Insomma, adesso avete capito perché non basterebbe nemmeno uno tsunami. Arrivederci, allora, alla prossima puntata.

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